giovedì 19 gennaio 2012

Storia. Firenze Capitale d'Italia (1865-1871) (sabato, 26 settembre 2009)


sabato, 26 settembre 2009

Storia. Firenze Capitale d'Italia (1865-1871)

  


Firenze capitale del Regno d’Italia (1865 1871)

Dopo la fuga del Granduca Leopoldo II di Lorena in seguito alla “rivoluzione toscana” del 27 aprile 1859 e l’avvento del governo provvisorio che guidò l’ex-Granducato fino al plebiscito dell’11-12 marzo 1860 che decretò a larghissima maggioranza l’annessione della Toscana al Regno di Sardegna, un trattato, la “Convenzione di Settembre” firmata nel 1864 a Parigi tra Italia e Francia di Napoleone III, determinerà i nuovi assetti di Firenze e della Toscana. Infatti quell’accordo, teso a normalizzare i rapporti tra il neocostituito Regno d’Italia e lo Stato della Chiesa, oltre a prevedere nell'arco di due anni il ritiro delle truppe francesi da Roma, in cambio dell'impegno italiano a rispettare l'integrità territoriale dello Stato Pontificio, conteneva una clausola segreta che prevedeva il trasferimento della capitale da Torino a Firenze, come atto simbolico di rinuncia a Roma capitale.
Così dal 1865 al 1871 l’ex-capitale granducale vivrà da protagonista gli avvenimenti politici nazionali scanditi da quattro legislature saldamente guidate dalla destra storica (governi Lamarmora, Ricasoli, Rattazzi, Menabrea e Lanza), dalla malcondotta III Guerra d’Indipendenza (1866) che tuttavia porterà all’annessione del Veneto, dal primo vero grosso scandalo politico dell’Italia post-unitaria, quello della “regìa tabacchi”, dalla sconfitta dei volontari di Garibaldi a Mentana ad opera delle truppe franco-pontificie (1867) ed infine dal risolversi della “Questione Romana” con la Breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870 e la proclamazione di Roma Capitale il 1 luglio 1871.
Il trasferimento della capitale a Firenze non fu indolore: quando fu pubblicata la notizia a Torino, capitale sabauda, scoppiarono gravi incidenti che in due giorni provocarono più di una ventina di morti e centinaia di feriti, mentre il presidente del consiglio Minghetti veniva bruscamente sostituito da Vittorio Emanuele II con il generale Alfonso La Marmora che attuò il previsto trasferimento della capitale. Le polemiche dei piemontesi nei confronti di Firenze non cessarono, ma i fiorentini stessi erano consapevoli che la loro città fosse diventata capitale soprattutto per una “necessità” dettata da accordi politici tanto che anche gli stessi giornali cittadini del tempo, come ad esempio “La Nazione” sono i primi a definirla “capitale provvisoria“. Anche l’editore piemontese Gaspero Barbera, che in quel tempo aveva stabilito la sua attività nella nuova capitale, si schierò dalla parte dei fiorentini offesi: « si pensi a questo compito d'essere capitale che era la cosa peggiore che poteva capitarle!» e Giosue Carducci , dicendosi solidale con quanto detto dal Barbera interviene nelle polemiche affermando: «La Convenzione di settembre e le sue conseguenze hanno creato uno stato di cose che i piemontesi aborrono, che i toscani non desiderano».
Erano i primi del febbraio 1865, quando Vittorio Emanuele arrivava ufficialmente a Firenze, dopo esservi stato informalmente nel 1860 e nel 1861, per prendere il suo posto a palazzo Pitti.
Firenze con la sua struttura non era certamente la più adatta al ruolo che ora le si affidava, infatti al seguito delle corte giunsero in breve in città, che allora contava una popolazione di 150.000, anime all'incirca altri 20.000 abitanti, fra ministri, senatori e deputati, ambasciatori, giornalisti, funzionari d'ogni livello degli organismi burocratico-statali piemontesi.
Fëdor Michajlovič Dostoevskij, fu a Firenze due volte, la prima nel 1863 per soli due giorni e la seconda insieme alla moglie Anna Grigor’evna Snitkina dal dicembre 1868 al maggio 1869 quando vi terminò L’Idiota,così scrisse all’amico N.N. Strachov, suo compagno nel primo viaggio, su Firenze nuova capitale del Regno: “…quei due giorni a Firenze non li passammo male. Adesso Firenze è alquanto più rumorosa e variopinta , la folla nella strade è enorme. Molta gente è affluita alla capitale: la vita è parecchio più cara di prima”.
Ogni palazzo ed ogni casa fiorentini si riempirono e per sistemare i nuovi ospiti si ricorse a ogni escamotage edilizio. Chi ne patì gli effetti peggiori furono i cittadini meno abbienti, infatti i prezzi degli affitti salirono alle stelle e fioccarono gli sfratti tanto da indurre il Comune a far costruire nel 1866, fuori dei nuovi viali di circonvallazione, al di là della porta alla Croce e di quella di S. Frediano, “case” di ferro e legname, praticamente baracche, ma anche questa non fu una soluzione perché i quasi 3000 alloggi costruiti dalla «Societa Edificatrice» che avrebbero dovuto dare una casa a chi non aveva denaro per pagare un fitto alto, furono presi d'assalto da ben altra gente ed anche questi modesti alloggi finirono destinati a chi offriva cifre che non i poveri non avevano.
Malgrado queste difficoltà sociali si volle dare decoro alla nuova capitale ed il noto architetto Giuseppe Poggi che ricevette il prestigioso incarico di studiare il nuovo assetto urbanistico e insieme a Tito Gori, suo collaboratore per le «operazioni geodetiche», preparò con celerità un suo piano di “Risanamento” del quale poi molto rimase sulla carta. Tuttavia tracciò le linee di Firenze come oggi la vediamo: una volta abbattute le mura della parte nord realizzò i Viali di Circonvallazione, con alcune piazze scenografiche come Piazza Beccarla e Piazza della Libertà, dagli edifici raccordati stilisticamente sui lati, mentre al centro restavano in isole pedonali le antiche porte trecentesche. Nel Piazzale Donatello Poggi isolò il “Cimitero degli Inglesi”, circondato da cipressi in un insieme suggestivo che emozionò scrittori e pittori del romanticismo come Arnold Bocklin che vi si ispirò per il suo capolavoro dell'Isola dei morti.
Sempre in questo periodo si completa il quartiere della Mattonaia, che sorge sui terreni che ha come suo centro ideale il bel giardino di piazza D' Azeglio, nel 1873 si realizzerà il mercato di S. Ambrogio; nel 1874 quello di S. Lorenzo con la sistemazione di via dell' Ariento. Muterà poi volto anche il centro cittadino con lo sventramento di interi quartieri fitti di vie e viuzze, come quello del ghetto ebraico, la cui presenza rimane oggi testimoniata dalla foto della collezione dei Fratelli Alinari, per far posto alle attuali Piazza della Repubblica (allora piazza Vittorio), Piazza Indipendenza e Piazza dell’Unità.
Mentre in via della Porta Rossa venivano aperte le prime boutiques all'insegna delle nuove mode parigine, la Firenze elegante che stava uscendo, grazie anche alle passate invasioni francesi, dall'atmosfera un po' bigotta e sonnolenta che aveva per lungo tempo caratterizzato il Granducato lorenese, continuava a far salotto, a organizzare balli, a riunirsi nei palazzi di città e nelle ville della campagna vicina.
Fra i protagonisti il barone belga Adriano Hoogworst con la bella moglie marchesa Aurora Guadagni; i principi Corsini coi loro prestigiosi palazzi del Lungarno e del Prato; i polacchi principi Poniatowsky, musicisti e artisti, con un salotto di, intellettuali; i Bellini Delle Stelle, con la loro casa aperta alle avanguardie letterarie ed con un certo spirito di rivalità con il pomeridiano e “impegnato” «salotto rosso» di donna Emilia Peruzzi in Borgo dei Greci frequentato da Renato Fucini, Edmondo De Amicis ed altri, ed infine i grandi banchieri Fenzi, che da tempo tenevano le fila di quel mondo di stranieri che aveva preso dimora stabile in Firenze, ed ora aprivano le stanze del loro palazzo in stile quattrocentesco di via San Gallo anche alle personalità “forestiere” che arrivavano nella nuova capitale.
Anche nel campo dello spettacolo avvennero notevoli mutamenti, infatti sebbene il nuovo sovrano, grande frequentatore degli appuntamenti mondani all’ippodromo delle Cascine, raramente si facesse vedere agli spettacoli teatrali, crebbe il numero delle sale: mentre la Pergola restava teatro dell’èlite cittadina, e l'antico Teatro de Il Cocomero, prende il nome di Teatro Niccolini,.si creano nuovi spazi con l’inaugurazione del Teatro delle Logge Nuove e del Teatro Principe Umberto nel nuovo quartiere di piazza D' Azeglio, si copre il Politeama che cessa così di essere un teatro all’aperto. Ma rimanevano comunque numerosi i teatri primaverili e estivi: Arena Goldoni, Arena Nazionale, Arena fuori di porta San Gallo, il Grande Serraglio delle Indie oltre la porta al Prato. Vi si rappresentava un po’ di tutto: dall'operetta alla tragedia, dagli spettacoli dei domatori a quelli degli illusionisti, dalle gare sportive di lotta greco-romana, a quelle degli atleti impegnati agli attrezzi e, per rimanere nell’ambito sportivo, Firenze vedrà poi, il 1 febbraio del 1870, svolgersi la prima gara ciclistica in Italia: la Firenze-Pistoia.
Firenze diviene anche capitale della stampa, ricchissimo infatti in quel periodo il settore dell’informazione: basti pensare che nel 1870 alla vigilia della Breccia di Porta Pia, dei 723 giornali pubblicati in Italia, 101 saranno pubblicati in provincia di Firenze. Ai fiorentini “La Nazione” “Gazzetta del Popolo” e “Gazzetta di Firenze” (dove, tra l’altro, dal 1863 comincerà a farsi le ossa di giornalista Ferdinando Martini, che diverrà poi uno dei maggiori esponente della politica e della cultura  italiana)si affiancano con l’arrivo della Corte innumerevoli fogli stampati nel resto d’Italia.
Tra questi “Il Diritto”, organo quasi ufficiale della Sinistra del Depretis, diretto in quegli anni dal pistoiese Giuseppe Civinini, “La Gazzetta Ufficiale”, che al contrario di oggi ospitava notizie di agenzia, documenti delle camere ecc., “L’Opinione”, giornale di ispirazione cavouriana e organo della Destra al potere, la clericale “Armonia”, la “Bandiera del Popolo”, il “Contemporaneo” l’ “Opinione nazionale”, ecc. A Firenze mossero i primi passi anche altre testate tra le quali la “Gazzetta d’Italia” di Carlo Pancrazi, “La Riforma” di Benedetto Cairoli di ispirazione democratica e il “Corriere italiano” di Cesare Correnti e Giuseppe Augusto Cesena, forse il primo caso editoriale dell’Italia unita, in quanto arrivò ad una tiratura di 25.000 copie.
Non mancavano poi anche testate umoristiche come lo “Stenterello” e “l’Asino”, e divennero famosissime penne graffianti come Collodi e Yorick, che contrapponevano uno stile arguto e dissacratore in contrapposizione allo stile pedante e noioso di molte firme illustri.
Anche nel campo culturale la città vedrà importanti novità: il primo gennaio 1866 uscirà la “Nuova Antologia” che rinnoverà il prestigio dell’ Antologia di Giampiero Vieusseux , rivista-vessillo della cultura della nuova Italia, sarà poi fondata la Biblioteca Nazionale Centrale e, dopo quasi quattrocento anni, da quando  Lorenzo il Magnifico aveva trasferito lo Studio fiorentino a Pisa, tornerà l’Università con istituti ed insegnanti prestigiosi .
Giungono nella capitale anche noti scrittori come, ad esempio, Luigi Capuana e Giovanni Verga che  nel 1869 vi scrive la Storia di una capinera, che uscirà a Milano due anni piu tardi, mentre l’appena ventiduenne sottotenente Edmondo De Amicis, che giunge a Firenze come direttore del foglio “L'Italia militare” vi raccoglierà nel 1868 un'inaspettata fama scrivendo bozzetti de La vita militare
In via Larga (oggi via Cavour 21) chiude invece nel 1862, dopo dodici anni di meritata fama in campo artistico e letterario, il “Caffè Michelangiolo”, luogo di ritrovo e di vivaci discussioni degli appartenenti al movimento pittorico dei “Macchiaioli”, tra i più significativi e innovativi della pittura italiana dell’Ottocento: la passione artistica e politica dei pittori, patrioti mazziniani e combattenti garibaldini, delusa dall’assetto che sta prendendo la nuova Italia unita, si esprimerà d’ora in poi in sedi decentrate rispetto alla città e cioè nelle esperienze parallele del litorale di Castiglioncello e fra i casolari degli orti di Piagentina, appena fuori Porta alla Croce, con le spalle significativamente ben volte alla nuova Capitale del Regno e a quelle vecchie mura che saranno nel 1866 distrutte.
A bilancio di questo periodo 1865-1871 si noterà che i fiorentini, non solo per motivi patriottici, generalmente accoglieranno di buon grado gli avvenimenti che nel 1870-71 porteranno la capitale a Roma, dolendosi ben poco della declassazione, felici di tornare “al bel tempo antico” e veder partire quei “forestieri” che spesso sui loro giornali avevano irriso alcune tradizioni popolari della città.

                                                                                 Carlo Onofrio Gori




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Commenti:
 

#1 28 Settembre 2009 - 06:49
Ho visto con piacere che è tornato a scrivere sul blog ed ho letto con molto intresse questo suo nuovo articolo. La saluto cordialmente.
Maria Betti
utente anonimo  (IP: ccdde596c94dfae)

#2 28 Settembre 2009 - 16:53
Bello questo articolo su Firenze capitale! Sei rientrato nel tuo profilo storico. Mi fa piacere che tu sia tornato a scrivere. Ti aspetto in bliblioteca.
Luigi
utente anonimo  (IP: d3934400eca4c94)

#3 28 Settembre 2009 - 17:00
Nel Pd, finito il "votificio" sul Segretario, tante persone sperano che si discuta anche di idee.
Un'idea è che l'acqua è un "bene comune" di fondamentale importanza per la vita: di conseguenza è necessario evitare che la gestione dei servizi idrici(acquedotti, ecc.) sia privatizzata/mercificata(come ha intenzione di fare il disegno di legge regionale sui Servizi pubblici locali, di cui è artefice Agostino Fragai e il Pd toscano, che - per i servizi idrici - prevede un unico Ato per tutta la Toscana e un'unica Spa pubblico/privata da collocare in Borsa(di conseguenza, con la collocazione in Borsa dell'azienda che gestisce gli acquedotti, viene fatto il passo decisivo in direzione della mercificazione dell'acqua).
Nel Pd(nonostante Fragai, a cui la parola "sinistra" da fastidio... come dichiarò in un'intervista molto critica nei confronti di Daniela Belliti e di quello che era l'allora Coordinamento provinciale del Pd), ci sono tante persone che si definiscono con orgoglio "di sinistra": ma, se non riescono a dimostrarlo neanche sull'acqua "bene comune"(e conseguenti scelte programmatiche a livello regionale e locale...) mi chiedo su cosa vorranno dimostrare che - in effetti - dicono e fanno qualcosa "di sinistra".

Giuliano
utente anonimo  (IP: d3934400eca4c94)

#4 28 Settembre 2009 - 17:06
Sabato 3 ottobre a Roma con la CGIL
per la libertà d'informazione

La CGIL rinnova la propria adesione alla manifestazione promossa dalla FNSI(Federazione nazionale della stampa) a difesa della libertà d’informazione e per rafforzare i valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione che garantiscono ad ogni cittadino il diritto inalienabile alla conoscenza e alla informazione completa e plurale.
La manifestazione non si archivia... perché i problemi non sono archiviati.
L’impressionante escalation di questi mesi e di queste ore contro il ruolo di una informazione libera e plurale richiede una reazione adeguata ed immediata e una continuità di mobilitazione successiva.

Per contribuire alla migliore riuscita della manifestazione,
la CGIL di Pistoia organizza il viaggio in pullman con partenze da:
- Pistoia ore 9,30 davanti Breda - Via Ciliegiole
- Montecatini ore 9,15 davanti allo Stadio
- Montale ore 9,15 davanti Circolo Arci
- Agliana ore 9,30 parcheggio Coop
Prenotazioni presso le sedi CGIL della provincia di Pistoia
- Ai partecipanti è richiesto un contributo di 10 euro da versare alla prenotazione.
CGIL, Via Puccini 104 - Pistoia - 0573 3781

La mia opinione:

La manifestazione del 3 ottobre, per la libertà d'informazione, è contro ogni tentativo del potere politico(il governo del Re della mistificazione) e del potere economico di ridurre i pochissimi spazi che sono rimasti per un'informazione plurale.
Oltre a questo, a mio parere, sarebbe di fondamentale importanza anche un appello ai giornalisti per dirgli: se avete una coscienza ed un etica professionale, non scrivete(per compiacere il padrone del vostro giornale o per vostra pigrizia...) solo quello che vuole il potere politico/economico(che spesso esprime "una propaganda unica").
Per esempio, le guerre degli ultimi anni..., non è vero che avevano come motivazione la lotta al terrorismo e la difesa della democrazia, ma per imporre "un potere imperiale" e per il controllo delle materie prime.
Troppi giornalisti(di quasi tutti i giornali) hanno raccontato, come pappagalli, giorno dopo giorno, una montagna di menzogne... quelle che vuole il sistema di potere politico/economico/finanziario a livello mondiale.
Giuliano
La mia homepage: http://Gutente anonimo  (IP: d3934400eca4c94)

#5 01 Ottobre 2009 - 07:16
Per dare un futuro diverso all'Italia (e a ciascuna comunità locale), la tua partecipazione, la tua intelligenza, le tue proposte, possono essere di grande aiuto... perchè solo con la collaborazione costruttiva di tante persone possiamo farcela.

Dopo l'assemblea nazionale di Sinistra e Libertà a Napoli,
per accelerare il percorso democratico di ricostruzione di un Partito di Sinistra che guarda al futuro, l'ASSOCIAZIONE PER LA SINISTRA della provincia di Pistoia
promuove un'ASSEMBLEA PUBBLICA
con FRANCESCO INDOVINA
docente presso la Facoltà di Pianificazione del Territorio dell'Università di Venezia.

GIOVEDÌ 1 OTTOBRE - ORE 21
nel CIRCOLO GARIBALDI, Corso Gramsci 52, Pistoia.
Tutte le persone interessate sono INVITATE!
(Nel corso dell'Assemblea, chi vuole... potrà prendere la
CARTA DI ADESIONE a SINISTRA E LIBERTA'
(con la garanzia che sarà invitato a tutte le riunioni che verrano convocate per discutere e prendere decisioni - con il criterio "una testa un voto" - su come preseguire insieme il percorso per ricostruire "una comunità politica organizzata" a Sinistra).
utente anonimo  (IP: 67c48a33ff59350)

#6 03 Ottobre 2009 - 20:04
Grazie Carlo! Grazie a Dio! aspettavo questa ripresa.......mi fà molto piacere. L'articolo è interessante (come
sempre). Un abbraccio Filomena
utente anonimo  (IP: 1670c449fdb8dfa)

#7 04 Ottobre 2009 - 16:33
Carissimo Carlo, da appassionato di storia ti ringrazio per questo bel post su Firenze capitale. Continua così, hai tutta mia stima! In gamba!!!!
Mario
La mia homepage: http://MARIOutente anonimo  (IP: 33301c968af6832)

#8 06 Ottobre 2009 - 06:36
Sono passati 2 anni e 8 mesi dal 31.1.2007, quando la Regione Toscana, le Province ed i Comuni dell’area Firenze/Pistoia firmarono il "Protocollo d’intesa sui rifiuti", che stabiliva l’impegno di realizzare il 55% di raccolta differenziata entro il 2010; la Giunta Regionale, nel 2008, ha addirittura elevato questo impegno al "65% entro il 2012" e Claudio Martini(in un’intervista del 7.3.08) ha sostenuto la scelta della raccolta differenziata con la modalità "porta a porta" e dichiarò che la Regione, per sostenerla, avrebbe stanziato "25 milioni di euro ogni anno" per 4 anni(il mio ottimismo del marzo 2008 derivava da quì, cioè mi ero detto: "Se è il Governatore della Toscana e autorevole esponente del Pd, Claudio Martini, a sostenere che la modalità giusta e sostenibile è quella della R.D. "PORTA A PORTA" e se davvero - nei prossimi 4 anni - la Regione stanzierà 100 milioni di euro per sostenerla e generalizzarla... - che è poco meno dei 120 milioni di euro che il massimo oppositore di una diversa politica sui rifiuti, cioè Alfredo De Girolamo Presidente della Cispel Toscana - ritiene indispensabili... e lo dice per scoraggiare il cambiamento...) allora - anche tra i Presidenti di Provincia, Sindaci e Assessori - verrà preso più in considerazione di Rossano Ercolini... e si attiverà quella volontà politica che è necessaria per avviare una politica davvero diversa sui rifiuti").
E’ arrivato il momento di fare un bilancio: in quasi 3 anni quasi niente è stato fatto per generalizzare (con la necessaria gradualità) la raccolta differenziata "porta a porta" e anche l’impegno di stanziare "25 milioni di euro l’anno" è stato clamorosamente smentito nel Bilancio preventivo del 2009(circa 8 milioni) e in quello triennale 2008/2010(32 milioni di euro).
Clamoroso è anche il disimpegno delle Province dell’area metropolitana e della stragrande maggioranza dei Comuni: all’"Ato Toscana Centro" è stato affidato il compito di elaborare un nuovo Piano Industriale, ma non è stata data nessuna indicazione programmatica su come cambiare i Piani Industriali dei tre Ato preesistenti. Quindi il Piano Industriale in corso di elaborazione, rischia di essere la somma di quelli vecchi (superati dai nuovi obbiettivi che la Regione e loro stessi hanno annunciato).
Se la volontà di potenziare davvero la raccolta differenziata “porta a porta” fosse stata sincera, erano necessarie due scelte programmatiche prioritarie(su cui destinare la maggior parte delle risorse finanziarie e delle competenze professionali necessarie): chiedere alle aziende pubbliche per il trattamento e la raccolta dei rifiuti(Publiambiente, Quadrifoglio, Asm, Cis, ecc.) di approvare piani per l’estensione graduale ma generalizzata di questa modalità di raccolta; inoltre, la priorità assoluta nella destinazione delle risorse per investimenti doveva diventare la rapida costruzione degli impianti necessari al riciclaggio effettivo della raccolta differenziata dei rifiuti organici e dei rifiuti secchi.
Invece di fare queste scelte e lavorare coerentemente, le recenti dichiarazioni dell’Assessore regionale Anna Rita Bramerini dimostrano che hanno in testa solo la realizzazione del nuovo inceneritore a Case Passerini(che assorbirebbe gran parte delle risorse destinate a investimenti, togliendole alla priorità di costruire gli impianti indispensabili per il riciclaggio effettivo della R.D.).
In questo bilancio fallimentare risulta chiaro anche perché nel 2008 hanno deciso di elevare l’obbiettivo della raccolta differenziata dal 55% previsto per il 2010 al 65% previsto per il 2012: il primo obbiettivo coincideva con l’appuntamento delle elezioni regionali e quindi hanno ritenuto che spostandolo al 2012 era "politicamente conveniente", perché allora le elezioni saranno passate, il Presidente e gli Assessori saranno nuovi… e potranno dire “siamo arrivati da poco… non è colpa nostra, dateci tempo, più tempo di quello stabilito da chi ci ha preceduto e non ha fatto niente”.
Questa è la politica di chi parla di "grandi sfide" e poi si limita a fare propaganda contro il cosiddetto “fronte del NO”: intanto, la Recoplast di Agliana ha chiuso da oltre 9 mesi, 49 operai sono senza lavoro e (nonostante la grande necessità di questo tipo di impianti) i rifiuti secchi (con una raccolta differenziata ferma a poco più del 30%), hanno grandi difficoltà a trovare una destinazione nel territorio della regione e portarli fuori significa aumentare i costi economici a carico delle famiglie e anche l'inquinamento.

Giuliano Ciampolini, dell'Associazione per il Partito Sinistra e Libertà della provincia di Pistoia.
utente anonimo  (IP: 10749641f4e7212)

#9 07 Ottobre 2009 - 07:06
Venerdì 9 ottobre alle ore 18.30, allo Spazio di via dell'ospizio-Libreria, Galleria d'arte, Sala da tè si terrà l'incontro con l'autore MASSIMO CARLOTTO, in occasione della presentazione del libro "L'amore del bandito. Il ritorno dell'alligatore"
La mia homepage: http://SPAZIOutente anonimo  (IP: 815b257c88a60dd)

#10 09 Ottobre 2009 - 18:15
Sabato 17 ottobre, a Roma MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTACGIL & ARCI di Pistoia organizzano la partecipazione: Partenza BUS: ore 9 davanti alla Breda, Via Ciliegiole - Pistoia Prenotazioni: entro le ore 12 di giovedì 15 ottobre, presso
CGIL via Puccini 104 Pistoia, tel. 0573 3781 - ARCI via G. da Verrazzano 11, Bottegone. Contributo: 15 euro a persona, da versare alla prenotazione.
La mia homepage: http://cgilutente anonimo  (IP: f5d7ecaf392f45a)

#11 15 Ottobre 2009 - 06:47
  La violenza è il terreno naturale dei fascisti... e imitarli significa diventare simili a loro.   Giusta la solidarietà a chi è accusato ingiustamente di aver fatto l'incursione squadrista dentro la sede di Casa Pound a Pistoia, ma nessuna comprensione verso chi l'ha fatta, perchè si tratta di un gesto squadrista di chi ha il culto della violenza (simile a quello dei fascisti).  Aggiungo che, a mio parere, questa azione squadrista - oggettivamente - contribuisce a suscitare ulteriori simpatie per Casa Pound e per l'estrema destra fascista(facendoli passare per vittime della violenza proveniente da persone che si definiscono di sinistra).  Oggi non siamo nel '43/45: le idee politiche/ideali di Sinistra.... e l'antifascismo possono affermarsi solo con le argomentazioni e con la forza diragioni capaci di conquistare consensi e partecipazione democratica(la violenza, a mio parere, nella società italiana nata dalla Resistenza antifascista, è sempre stato il terreno di chi è a corto di idee capaci di conquistare consensi ed è il terreno naturale dei fascisti... che l'esercitano perchè fa parte della loro ideologia e nell'esercitarla possono contare anche sulle complicità interne agli apparati repressivi dello Stato).   Giuliano.
La mia homepage: http://GIULIANOutente anonimo  (IP: a5705561b64065c)

#12 17 Ottobre 2009 - 10:07
Newsletter n. 57

Questa settimana
La difesa dei diritti dei migranti è la difesa della democrazia

Sabato 17 a Roma manifestazione nazionale contro il razzismo

Lucca, "Donna di denari": 500 firme, voci, testimonianze dentro il caos della scuola, nel tempo della Gelmini
Il valore dell'esperienza di Lucca

Sinistra e libertà incontra i cittadini di Sciangai
Venerdì 16 alle 16.30 nel popolare quartiere di Livorno

Per difendere la Costituzione e promuovere le adesioni a SeL: domenica 18 nelle piazze
Il volantino per banchetti, volantinaggi, ecc. Nel sito nazionale di SeL i luoghi delle iniziative

Legge elettorale della Toscana: depositate 2500 firme per due referendum consultivi
Ripristino delle preferenze e riduzione del numero dei Consiglieri

SINISTRA DEMOCRATICA TOSCANA
La mia homepage: http://SDTutente anonimo  (IP: d0f882b923ba223)

#13 26 Ottobre 2009 - 12:50
Lunedì 26 OTTOBRE - ALLE ORE 21 nel Circolo "Garibaldi", Corso Gramsci 52, a Pistoia. (Introduzione affidata a Elisabetta Querci Aldo FediOdg: 1)Proposta di un Documento (da inviare in tutta la Toscana e in tutta Italia) sulpercorso costituente/democratico che vogliamo, per dare vita al Partito Sinistra e Libertà: discussione, eventuali modifiche e approvazione;
2) Autocandidature(con garanzia di partecipazione e impegno) e approvazione delCoordinamento provinciale delle persone aderenti a SeL3) Formazione di alcuni Gruppi di lavoro tematici(con adesione volontaria); 4) Iniziative politicheda promuovere in provincia di Pistoia, nel mese di novembre 2009.   Siete INVITATI/E a PARTECIPARE e vi chiediamo anche di estendere l'invito ad altre persone(di vostra conoscenza) che ritenete siano interessate a Sinistra e Libertà.   Fraterni saluti. Giuliano Ciampolini, postino provvisorio
utente anonimo  (IP: bb4bcd669dfab02)

#14 01 Novembre 2009 - 10:02
Campagna nazionale "SALVA L’ACQUA" Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua lancia una campagna contro i recenti provvedimenti governativi volti alla privatizzazione dell’acqua IL GOVERNO PRIVATIZZA L’ACQUA e I BENI COMUNI
Con un decreto del 10 settembre scorso (D.L. 135/09, Art. 15) il Governo regala l’acqua ai privati: sottrae ai cittadini l’acqua potabile, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati.
Entro il prossimo 24 novembre, il decreto che privatizza l’acqua potrebbe diventare legge.
  Si tratta della definitiva mercificazione di un bene essenziale alla vita Si tratta della definitiva consegna al mercato di un diritto umano universale Si tratta di un provvedimento inaccettabile! IMPEDIAMOLO ! PER FIRMARE ANDARE ALL'INDIRIZZO: http://www.acquabenecomune.org  OPPURE:http://www.petizionionline.it/petizione/campagna-nazionale-salva-lacqua-il-governo-privatizza-l-acqua-/133
La mia homepage: http://sautente anonimo  (IP: 079e4652ae721f4)

#15 02 Novembre 2009 - 18:20

In occasione della manifestazione Reutlingen a Pistoia (6-8 novembre 2009) e della ricorrenza del ventennale della caduta del Muro di Berlino, sabato 7 novembre alle ore 16.30 nell’Auditorium della Biblioteca San Giorgio sarà presentato il libro Caduti dal muro (Vallecchi, 2009) di Tito Barbini e Paolo Ciampi.
A seguire, alle ore 18, nell’atrio della biblioteca, sarà inaugurata la
Mostra curata dalla Scuola di giornalismo Zeitenspiegel Reportageschule Günter Dahl dal titolo Quando è caduto il muro. Ricordi italo-tedeschi del 9 novembre.
Biblioteca San Giorgio
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#16 04 Novembre 2009 - 07:32
  A PISTOIA, GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE, ORE 17: INCONTRO CON MYRIAM MARINO  CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DI PISTOIA   COMITATO PISTOIESE PER LAPALESTINA  GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE ORE 17 BIBLIOTECA S. GIORGIO - VIA PERTINI PISTOIA   PRESENTANO IL LIBRO GABBIE DI MYRIAM MARINO  L'autrice è una scrittrice ebrea che, dopo la seconda Intifada, ha aderito alla rete "Ebrei contro l'occupazione" e per il suo gruppo partecipa a incontri pubblici, dibattiti e varie manifestazioni. Da qualche anno è entrata nel direttivo dell'ass. Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese che si occupa di adozioni a distanza di bambini palestinesi orfani o feriti e promuove e cerca di far conoscere la vasta e straordinaria cultura palestinese.
Oltre all'attività per queste associazioni, continua a scrivere e a pubblicare di tanto in tanto qualcosa e si occupa del suo lavoro di modellista di gioielli.   "Miriam Marinosogna un mondo semplicemente senza armisenza guerrepiù giusto e colorato, il mondo possibile nel quale tutti noi ci riconosciamo ed al quale viene dedicato il pensiero costante che l'umanità possa realizzare solo attraverso la giustizia, la promessa di pace. Abbiamo bisogno di ponti, non di muri". Dalla prefazione diYousef Salman, delegato della Mezzaluna Rossa Palestinese in Italia.   Nella stessa serata sarà presentata anche la "Breve storia della Palestina" curata dalComitato Pistoiese per la Palestina e edita dal Centro di Documentazione di Pistoia
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#17 07 Novembre 2009 - 17:20
Allora Carlo? E' un pezzo che qui non s legge niente....dai!
Luigi
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#18 08 Novembre 2009 - 18:24
Caro professore, spero stia bene e anch'io vorrei dirle che aspetto con fiducia che dopo tanto tempo torni a regalarci qualche suo sempre simolante articolo.
Buone cose.
Maria Betti
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#19 11 Novembre 2009 - 18:41
IL DIRITTO AL LAVORO E LA CRISI: ESIGIAMO RISPOSTE !   SABATO 14 NOVEMBRE - A ROMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLA CGIL ore 14: da Piazza della Repubblica a Piazza del Popolo Partenza dei pulman da: Pistoia: Breda ore 8,30 - Agliana: COOP ore 8 Pescia: Mercato V. ore 7.45 - Montecatini: Stadio ore 8 - Monsummano: P.za Giusti ore 8. Prenotazioni presso le sedi della Cgil entro giovedì 12 novembre.   Sinistra e Libertà aderisce e invita alla più ampia partecipazione.
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#20 15 Novembre 2009 - 09:07
"Qui si parla di noi..."
La documentazione locale tra identità e globalità
Seminario di studi
Mercoledì 2 dicembre 2009 - Biblioteca Forteguerriana - Sala Gatteschi
Piazza della Sapienza, 5 - Pistoia
Sono aperte le iscrizioni al seguente indirizzo:
http://www.comune.pistoia.it/forteguerriana/form_iscrizione.html
Per ragioni organizzative possiamo accogliere fino a 100 iscrizioni, in ordine cronologico di arrivo.
Informazioni: Laura Tovaglia – Tel. 0573- 371462
Il tema del convegno è molto vasto e si presta ad approcci diversi: per questo le voci che intervengono non sono solo quelle dei bibliotecari, degli archivisti e dei documentalisti, cioè di coloro che hanno il compito istituzionale di raccogliere, ordinare e far conoscere ciò che a livello locale è stato ed è prodotto, ma anche quelle di coloro che da tale documentazione traggono materia di studio, cioè gli storici, gli antropologi, i sociologi, gli urbanisti, ecc.
Il concetto stesso di documento locale oggi non è più quello di una volta: le nuove tecnologie offrono strumenti fino a poco tempo fa non pensabili e chiedono a chi tratta questo materiale un continuo ripensamento sul proprio ruolo.
In un mondo dove le distanze stanno scomparendo, così come rischia di scomparire la memoria di ciò che eravamo, vorremmo continuare a costruire luoghi reali e virtuali dove si possa continuare a dire "qui si parla di noi..."
Programma
Sessione del mattino:
Ore 9.30 - Saluto delle autorità:
Paolo Cocchi - Assessore alla Cultura Regione Toscana
Rosanna Moroni - Assessore alla Cultura Comune di Pistoia
Ivano Paci – Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Paolo Baldi - AIB Toscana
Ore 10 – Inizio lavori - Coordina: Chiaretta Silla – Regione Toscana
Interventi di:
Rino Pensato
Biblioteca oggi: locale e/è globale
Stefano Gambari – Biblioteca della Casa della memoria e della storia – Roma
La Casa della memoria e della storia in Roma, laboratorio di una memoria "attiva"
Pietro Clemente – Università di Firenze
Conoscenza locale e antropologia culturale: i punti di vista nel luogo

Simonetta Soldani – Università di Firenze
Circuiti virtuosi cercansi. La documentazione locale alla prova della contemporaneità
Diana Toccafondi – Soprintendenza archivistica per la Toscana
[Titolo da definire]
Ore 13 – Renzo Berti, Sindaco di Pistoia, e Ivano Paci, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, inaugurano la sala di documentazione locale intitolata a Cosimo Rossi Melocchi
Ore 13.30 - Buffet
Sessione del pomeriggio
Ore 15.00 – Tavola rotonda - Coordina: Fabrizio Leonardelli - Biblioteca comunale di Trento
Partecipano:
Daniele Ronzoni – Biblioteca di Abano Terme
Donatino Domini – Biblioteca Classense
Claudio Maria Tartari- Biblioteca Isimbardi. di Milano
Denise La Monica Laura Benassi – Scuola Normale. LARTTE
Anna Maria Sciortino – Biblioteca dell’Identità toscana
Carlo Vivoli – Archivio di Stato di Pistoia
Giuliano Pinto – Società Pistoiese di Storia Patria
ore 18.00 - Conclusione dei lavori: Maria Stella Rasetti – Servizio Biblioteche e attività culturali del Comune di Pistoia
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#21 20 Novembre 2009 - 07:35
Venerdì 20 Novembre, ore 18.00, presso Lo Spazio di via dell'ospizio si terrà la presentazione del volume Lezioni di filosofia (Gli Ori 2009, pag. 232) di Roberto Carifi.
Edito grazie al contributo della Banca di Pistoia, questo libro raccoglie in stampa le 12 lezioni di filosofia organizzate dalla libreria Lo Spazio di via dell'ospizio e qui tenute dall’autore nell’autunno 2007-primavera 2008. La presentazione del volume si svolgerà dunque nel medesimo luogo dove le lezioni furono tenute. Anche se molto probabilmente la libreria non riuscirà ad accogliere tutti coloro che vorranno partecipare, si è scelto in questo modo, di indicare simbolicamente la chiusura di un percorso. Il ciclo che idealmente si conclude con questa presentazione, è stato un progetto che, grazie alla   
      
Venerdì 20 Novembre, ore 18.00, presso Lo Spazio di via dell'ospizio si terrà la presentazione del volume Lezioni di filosofia (Gli Ori 2009, pag. 232) di Roberto Carifi.
Edito grazie al contributo della Banca di Pistoia, questo libro raccoglie in stampa le 12 lezioni di filosofia organizzate dalla libreria Lo Spazio di via dell'ospizio e qui tenute dall’autore nell’autunno 2007-primavera 2008. La presentazione del volume si svolgerà dunque nel medesimo luogo dove le lezioni furono tenute. Anche se molto probabilmente la libreria non riuscirà ad accogliere tutti coloro che vorranno partecipare, si è scelto in questo modo, di indicare simbolicamente la chiusura di un percorso. Il ciclo che idealmente si conclude con questa presentazione, è stato un progetto che, grazie alla poeticità e, nello stesso tempo, alla immediatezza delle parole di Roberto Carifi, ha avvicinato un pubblico ampio e variegato alla profondità di significative tematiche filosofiche del nostro tempo. Accanto ad autori ampiamente riconosciuti come centrali e determinanti nella filosofia contemporanea (Heidegger, Wittgenstein, Jaspers, Levinas, Weil, ecc.), Carifi ha offerto un excursus di nomi e filosofie ancora poco studiate (Scuola di Kyoto, Piero Martinetti, Pareyson..). Così come il ciclo di lezioni è stato un momento di  riflessione e confronto che ha visto un gran numero di partecipanti, il libro sarà indubbiamente uno strumento originale e utile per avvicinarsi ai temi profondi e alle figure centrali del pensiero filosofico contemporaneo. Il volume è corredato dalla serie di fotografie di Alessandro Mencarelli, quelle stesse immagini che hanno ispirato il fotografo ad ogni incontro tenuto in libreria e ad ogni lettura a cui lui stesso ha dato voce.
Alla presentazione parteciperanno oltre a Roberto Carifi e Alessandro Mencarelli,Massimo Baldi, autore della prefazione del volume, e Andrea Amadori, presidente della Banca di Pistoia.


LO SPAZIO di via dell'ospizio
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#22 20 Novembre 2009 - 09:59
Comune di Pistoia, Assessorato alla Cultura   Biblioteca San Giorgio   Leggere, raccontare, incontrarsi     Sabato 21 novembre, ore 17,.00 Auditorium Tiziano Terzani, Biblioteca San Giorgio, via Pertini   Presentazione del libro di Andrea Ottanelli, Romano Pagliai I ragazzi della FIOM. Storie di operai pistoiesi   Dalla viva voce dei protagonisti uno spaccato di vita sindacale, sociale, politica della più importante fabbrica della città, le Officine Meccaniche Ferroviarie Pistoiesi, già San Giorgio, poi Breda Ferroviaria Pistoiesi e oggi AnsaldoBreda   Interverranno Daniele Quiriconi, Segretario provinciale CGIL Alberto Cipriani, Presidente dell’Università del tempo libero
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#23 20 Novembre 2009 - 10:09
Domani, sabato 21 novembre alle ore 16.00 presso la Biblioteca Comunale di Sesto Fiorentino presentazione il volume di Carlo Grassi intitolato Sesto Com’era. Il libro edito da Settemari in collaborazione con Sestoidee, racconta la storia di Sesto dalle origini fino ai nostri giorni e si sofferma sui toponimi, sui soprannomi e sulle leggende metropolitane della cittadina alle porte di Firenze. Si tratta di storie e storielle vere o come dice l’autore “ben inventate”, una serie di aneddoti che non mancheranno di suscitare anche l’interesse dei lettori che non conoscono la Piana Fiorentina.   Carlo GrassiSesto com’era Settemari srl pp. 144 – Euro 6,90   redazione@microstoria.com
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#24 17 Marzo 2011 - 10:49
A proposito di questo post ringrazio per questo messaggio su Fb:

  • Carlo Alberto07 gennaio Carlo Alberto
    • Firenze capitale d'Italia. Ho letto su Internet "il sunto" da Lei fatto su Firenze Capitale d'Italia, la stoia breve di quel periodo, Poggi ed i Viali, firenze ingrandita ecc.
      E' stato un periodo breve ma intenso, non ho notizie di quello che farà Firenze per ricordare i 150 anni dell'Unità d'Italia, ma credo che sia una delle città più interessate o forse più "obbligate" a fare delle commemorazioni particolari.
      Sarebbe interessante riportare quella pagina che ho trovato su Internet da un lato per fare conoscere in breve ai Fiorentini che non ne sanno molto e dall'altro per vedere di stimolare il Comune di Firenze a fare e non poco. Grazie per l'attenzione, Carlo Alberto Donatini il sito era:http://historiablogori.splinder.com/post/21387620
    • Storia. Firenze Capitale d'Italia (1865-1871) | historiablogori historiablogori.splinder.com Firenze capitale del Regno d’Italia (1865 1871) Dopo la fuga del Granduca Leopoldo II di Lorena in seguito alla “rivoluzione toscana” del 27 aprile 1859 e l&rsq, Questo e' il mio blog su Splinder. Blog: un web log. Un Sito web a meta strada tra un dia Condividi
  • Carlo Onofrio Gori12 gennaio Carlo Onofrio Gori
    • E' stata la prima capitale dell'Italia unita e mi sembrava giusto farlo sapere...fai pure quello che può esser utile e poi fammi sapere. Saluti e buon lavoro.
      Carlo
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#25 30 Marzo 2011 - 17:59
Utente: galatigalati 


> L'utente galati ti ha aggiunto come amico. Clicca qui per aggiungere galati come amico.     La ringrazio seppur con imperdonabile ritardo per la Sua cortesia e attenzione.
Carlo O. Gori
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#26 30 Ottobre 2011 - 19:36
Microstoria n° 62 - NTE - Nuova Toscana Editrice   www.nte-edizioni.it/books/169/index.html ... 34 Quando Firenze divenne la San Pietroburgo d'Italia di Carlo Onofrio ...
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