giovedì 19 gennaio 2012

Politica. Berlusconi vince e la sinistra perde. Alcune domande interessanti e le risposte di Augias e Serra (domenica, 21 giugno 20099


domenica, 21 giugno 2009

Politica. Berlusconi vince e la sinistra perde. Alcune domande interessanti e le risposte di Augias e Serra

  


Politica. Berlusconi vince e la sinistra perde. (3) Alcune domande interessanti e le risposte di Augias e Serra

Continuo sulla falsariga degli argomenti  dei due post precedenti e, nettamente tralasciando il nuovo “caso”  Berlusconi-D’Addario, riporto qui quattro interessanti domande poste su “Repubblica” e su “Il Venerdì di Repubblica” del 19 giugno 2009 da alcuni elettori del centrosinistra a Corrado Augias (la prima) ed a Michele Serra (le altre tre) con le risposte dei due noti giornalisti.
Da notare che in questo caso mi pare (scusatemi se sbaglio) si tratti di  domande poste da elettori di sinistra diciamo così, “benestanti”, e non da operai cassaintegrati e disoccupati o da giovani disoccupati o da pensionati che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. A mio avviso le risposte di Augias e Serra sono interessanti ed in larga parte condivisibili, ma mi pare omettano il fatto che la spiegazione del perché la sinistra (o meglio il centrosinistra) perda, mi pare (e non voglio fare il populista!) stia soprattutto nel fatto che essa, quando è stata al governo, non ha saputo dare risposte adeguate alle esigenze dei ceti più disagiati.
                                                                                                                                   Cog      

Egr. Dr Augias, ho un problema esistenziale, forse potrà aiutarmi. Sono un imprenditore di Varese di 43 anni, quindi non ho fatto il famoso '68. Anni fa ho avuto dei guai fiscali e grazie alle leggi berlusconiane in pratica non mi è successo niente; infine vivo nella zona più leghista d'Italia. Insomma dovrei essere un tipico elettore della Lega oppure un berlusconiano «interessato». Invece sto male perché non riesco a capire come nel XXI secolo, in una democrazia solida, si possano votare persone con una cultura e una statura politica di livello così mediocre. Se mi sforzo riesco a trovare una motivazione in quel mix tra folclore e ignoranza nelle valli lombardo venete, oppure l' opportunismo di alcuni e la paura del diverso di altri. Ma nemmeno questo spiega i milioni di voti a Berlusconi. Milioni, capisce? Come li giustifica? Ignoranza? Opportunismo? Paura? Scarse informazioni sul passato del nostro tycoon? Ho il curriculum del perfetto berlusconiano, perché non riesco a votarlo mentre milioni di miei concittadini lo fanno?  Franco Frattini bulgaria@alias-trade.com
Caro Serra, nel mio Comune in provincia di Roma ci sono state le elezioni. La lista di sinistra in cui era candidato ha perso per 60 voti dopo quindici anni di amministrazione. Capisco l'ondata di destra che sta avvolgendo l'Europa, ma non riesco a digerire quelli che sono andati in giro per il Paese a festeggiare con le bandiere con la croce celtica. In Consiglio starà all'opposizione, ma non so proprio da dove cominciare.
P.S. Per lei e normale che in maggioranza sette persone su otto abbiano la terza media e noi quattro dell'opposizione siamo laureati?  Arialdo De Petris  e-mail
Che rimanga fra noi, ma il mitico «radicamento sui territorio» mi sembra la fantozziana «cagata pazzesca». E’ troppo facile, in una fase storica dominata dalle incertezze della globalizzazione e dall'immigrazione di massa, essere «vicino alla gente» sostenendo che è meglio avere un vicino italiano piuttosto che magrebino, se non ci fossero loro ci sarebbe più sicurezza e più lavoro ... Aldo Fagioli  Bologna
Leggendo i risultati delle Europee, mi chiedevo come mai conti dell'attuale crisi mondiale provocata dagli eccessi del capitalismo li debbano pagare comunque i partiti di sinistra, che da sempre avvertivano che poteva finire così. Forse ho capito. I bambini sono per  loro natura anarchici, impulsivi e ingordi, e, se lasciati senza regole, finiscono col fare casino e danni. In quel caso noi ci rivaliamo sugli insegnanti che non hanno vigilato e sui genitori che non hanno educato, non certo sui bambini stessi. Il concetto è lo stesso: il capitalismo (anarchico, impulsivo e ingordo) ha finito per fare casino e danni, e l'elettorato con chi se la prende? Non con il capitalismo fanciullo, ma con i partiti-educatori che non lo hanno educato a dovere. Leonardo e-mail
In realtà alla domanda del signor Frattini si è tentato più volte di rispondere. Si sono provati nell'esercizio sociologi, psicologi di massa , interpreti dei flussi d' opinione, scrittori. Posso provare a riassumere i vari argomenti scalettandoli secondo la mia opinione.
Al primo posto metterei le insufficienti informazioni. I nostri connazionali che conoscono, hanno cioé letto o udito, le cose cui il signor Frattini accenna, sono pochissimi. Pochi i giornali che le hanno scritte, pochissimi o nessuno i telegiornali che ne hanno parlato. Intere categorie di italiani (anziani, istruzione medio-bassa, residenti in provincia) non hanno mai sentito parlare della Banca Rasini né sanno, per venire all’oggi, su quali prove l'avvocato inglese Mills e stato condannato. Secondo: da molto tempo il paese e sottoposto ad un lavaggio del cervello televisivo, ore al giorno per anni e anni, le cui conseguenze non sono state ancora pienamente valutate. Questo fattore, sommato al precedente e alle scarse letture, dà già buona parte del risultato totale.
Terzo: l'indiscutibile abilità dell'uomo, la sua furbizia istintiva che gli consente di intercettare i flussi profondi del sentimento nazionale. Non a caso qualcuno lo ha definito l' “Arcitaliano”.
Quarto: la sua capacità di far risaltare le promesse nascondendo la povertà dei risultati, rinviando sempre ad un imprecisato futuro la vera soluzione dei problemi.
Morale: se il paese avesse un'informazione più libera, il gioco sarebbe molto più difficile. Corrado Augias
Sono tre delle tante, tantissime lettere post-elettorali. Partiamo dal post scriptum del lettore De Petris: sinistra con la laurea, destra con la licenza media (e qualche croce celtica). Se fosse statisticamente indicativo, condannerebbe la sinistra alla sconfitta eterna: i laureati sono una netta minoranza anche nei Paesi più avanzati. E confermerebbe la fondamentale accusa che la destra, sentendosi sempre più popolare, rivolge alla sinistra: siete diventati una minoranza con la puzza sotto i1naso. Il lettore Fagioli sostiene che e molto facile essere «vicini alla gente» assecondandone le paure e l'egoismo, e per questo la destra vince. Il lettore Leonardo aggiunge che la sinistra e impopolare perché impopolari sono le regole. Sono concetti che condivido in buona parte. Ma se aiutano a capire le difficoltà e lo spaesamento della sinistra, rischiano di essere consolatori e, aggiungo, conservatori. Perché tendono ad attribuire alla leggerezza e alla distrazione «del popolo» un fallimento che e in buona parte delle classi dirigenti (non solo di sinistra).
Avere solo la terza media non è un torto. E’ una condizione di debolezza. Essere razzisti non è una posizione di forza. E’ una posizione di debolezza. Una sinistra coraggiosa e generosa dovrebbe essere capace di dirlo e di ridirlo, anche sfidando l'impopolarità, proprio a quel popolo che si e via via convinto che la cultura faccia schifo e i diritti umani siano uno sfizio da professori fighetti. Molte delle parole d'ordine di Obama erano considerate, fino a un paio d'anni fa, tipiche di una minoranza perdente. Le élite intellettuali urbane incapaci di sintonizzarsi con la pancia del Paese. Oggi quella cultura, quelle idee «impopolari», hanno vinto le elezioni e sono al governo del primo Paese del mondo. Anche esse laureati non è un torto ... Michele Serra


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Si inaugura la mostra "Via col Valzer": un'esposizione sull'abito da ballo nella seconda metà dell'800. Iniziativa realizzata con la Biblioteca Marucelliana

 

Lunedì, 22 Giugno alle ore 17, nel Salone Monumentale della Biblioteca Marucelliana, Mina Gregori inaugura la mostra: "Via col Valzer: L'abito da ballo nei figurini del Fondo Gamba 1850-1870", curata da Isabella Bigazzi, ricercatrice del Dipartimento di Storia delle arti e dello spettacolo, e da Rossella Todros.
Nella Saletta delle esposizioni della Biblioteca, i figurini, facenti parte della collezione di più di 15.000 fogli donati dal Conte Carlo Gamba, saranno disposti nelle vetrine ad illustrare, con la grazia tipica di questo genere di incisioni acquerellate, le variazioni della moda dell'abito da ballo femminile dal 1850 al 1870, un lasso di tempo che comprende il periodo di Firenze capitale.
Durante l'inaugurazione saranno proiettati in sala una selezione di scene di balletto a cura di Silvia Castelli e Gabriella Gori e brani di film a cura di Cristina Jandelli. La mostra resterà aperta fino all'11 luglio 2009 secondo gli orari della Biblioteca.
L'esposizione si avvale del contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze; vi hanno collaborato, oltre all'Università e la Biblioteca, altre due importanti realtà culturali fiorentine: l'Istituto d'Arte di Porta Romana e la Galleria del Costume.
L'abito da ballo era quello nel quale si concentrava la maggiore importanza rappresentativa, come la mostra ben evidenzia, presentando fogge più semplici per le giovani signorine e di grande sfarzo per le signore. Le forme vanno dalle romantiche crinoline, alla fastosità degli abiti del 1860-65, fino alla moda della "tournure" che ne modifica la struttura, spostandone l'ampiezza sul dietro arricchito da drappeggi, fiocchi e strascico. Ma l'origine di questa "mise" da "ballo di sala"e dell'acconciatura dei capelli sembra però essere dettata ed influenzata da quella del costume teatrale, ossia dal tutù, bianco costume simbolo del balletto romantico, creato dal litografo ed incisore francese Eugène Lami ed apparso per la prima volta sulle scene dell' Opéra nel marzo 1832 ne "La Sylphide", consacrato dieci anni più tardi dal balletto "Giselle".
In mostra, un tutù per "Giselle" realizzato su bozzetto di Anna Anni dalla Sartoria Teatrale Cerratelli, prestato eccezionalmente per l'inaugurazione dalla Fondazione omonima di San Giuliano Terme, e un altro tutù, prestato dal Teatro del Maggio Musicale fiorentino de "La Sylphide", che saranno messi a confronto con due riproduzioni di abiti storici, realizzati rispettivamente dagli studenti della classe IV A della sezione di costume dell'Istituto d'arte di Firenze Porta Romana, e da Simona Gori, laureata in Cultura e Stilismo della moda. Saranno esposti anche un ventaglio da ballo, scarpette, libri e riviste attinenti al tema e due riproduzioni in miniatura realizzate in carta e con materiale "povero".
Il catalogo a cura di Isabella Bigazzi e Rossella Todros, è edito da Aida di Firenze, e contiene scritti di Maria Falciani Prunai, Direttrice della Biblioteca, di Rossella Todros con inediti sul conte Carlo Gamba, donatore della collezione di figurini, di Isabella Bigazzi sulla moda e la seduzione dell'abito da ballo nel complesso sistema della ritualità sociale ottocentesca, di Silvia Castelli e Gabriella Gori sulla nascita del tutù, di Simona Gori sull'abito da ballo ottocentesco. Seguono le schede sui figurini della stessa Simona Gori, accompagnate da illustrazioni a colori, e le schede sui due abiti che alla Galleria del Costume saranno esposti per tutta la durata della mostra.

 La URL di questa notizia è:
  http://www.unifi.it/printMDN.php?bid=2287


Simona Gori
S_AID-ART977


Commenti:
 
#1 21 Giugno 2009 - 11:10
 
....sono d'accordo soprattutto con quanto esprimi nella tua introduzione a questo post. Saluti.
Luigi
utente anonimo  (IP: e903d6dee878b8f)
#2 21 Giugno 2009 - 11:31
 
Petizione

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;
Al Presidente della Camera dei Deputati Fini;

per conoscenza a Repubblica, Il Manifesto, Liberazione, Corriere della Sera.

I valori fascisti della Guardia nazionale Italiana, la ormai rinominata ronda nera (o feccia nera) sono ormai realtà. L'ultimo aggiornamento è la pubblicazione, nel loro sito internet, di link al "M.S.I -Destra Italiana" e al neonato "Partito Nazionalista Italiano". Partiti politici che fanno impaurire anche le formiche.
Il programma del Partito Nazionalista Italiano prevede, tra l'altro, di "impedire ogni nuova immigrazione di non-italiani. Noi chiediamo che tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977 vengano costretti a lasciare immediatamente il territorio nazionale". Neanche Forza Nuova era arrivata a tanto.
Il programma dell' M.S.I- Destra Italiana si rifà a quello di Almirante, e del suo originario MSI. Si tratta sempre di neofascismo, di razzismo, di xenofobia e di ignoranza cronica.
Pensiamo che questo non sia un esperimento di democrazia: dare potere a queste ronde nere, e a tutte le ronde in generale, è un affronto allo stato della democrazia, un ritorno allo squadrismo fascista che non porterò nulla di buono: sia per la destra che per la sinistra. Cosa saremo costretti a vedere in futuro? Ronde che picchieranno gli oppositori alle loro idee politiche, che siano essi italiani o stranieri? Oppure minacce alla cittadinanza per imporre comportamenti da seguire piuttosto di altri? Chi ci difenderà da questi esseri? Vogliamo risposte precise.

Per questo motivo abbiamo creato una Petizione che vi invitiamo a firmare e inoltrare agli amici. La petizione è inoltrata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente della Camera Fini. Inoltre chiediamo che i giornali rendano nota questa notizia.

http://firmiamo.it/noallaguardianazionaleitaliana

Lista parziale di siti/blog che linkano a questa petizione
http://www.fotolog.com/lacice
http://projectkgz.forumfree.net/?t=31874264
http://rockedintorni.forumfree.net/
http://www.eugualemcalquadrato.ilcannocchiale.it/
http://urukhaizeitung.blogspot.com/2009/02/tendenza-al-ribasso-del-livello-di.html
http://www.blogitalia.it/leggi_blog.asp?id=51269
http://esperanto.typepad.com/
http://viceversa.megablog.it/item/ancora-morti-sul-lavoro
utente anonimo  (IP: e903d6dee878b8f)
#3 23 Giugno 2009 - 16:54
 
Comune di Pistoia, Assessorato alla Cultura
Associazione "Damaris" e il Gruppo "Arcobaleno su Pistoia"

Martedì 23 Giugno 2009 - alle ore 21.30
in Piazzetta Romana(vicino a Via degli Orafi) a Pistoia
(intima e raccolta è il luogo ideale per ascoltare musica)
Ingresso libero

Concerto sotto le stelle per ricordare Stefano
Una serata in memoria di Stefano Palandri

Duo Pianistico di Firenze
Sara Bartolucci - Rodolfo Alessandrini
pianoforte a quattro mani

Matteo Bartoletti, clarinetto.
Giovanni Guastini, pianoforte
(musiche di Chopin, Schumann, Chausson, Addinsell, Morricone, Piazzolla)


Stefano Palandri ci ha lasciato lo scorso settembre all'età di 60 anni.
Noto ingegnere, in città era conosciuto come professionista e per il suo impegno civile e politico di persona libera che ha sempre detto pane al pane in difesa delle proprie idee.
La sua passione era la Musica, da sempre. Aveva stretto una profonda amicizia con diversi musicisti e aveva collaborato attivamente alla stagione VenerdìMusica.
Rimane nel cuore di chiunque l'abbia conosciuto, per tutti era il “Pandy” e per tutti incontrarlo significava ricevere un sorriso.
Vogliamo ricordarlo con lo stesso affetto e serenità che lui ci ha donato.
Giuliano
utente anonimo  (IP: 3ac3cb96cde3c53)
#4 25 Giugno 2009 - 14:47
 
Solidarietà... significa anche partecipare....
per farla "sentire" a chi ne ha bisogno
e per dare un futuro degno alla nostra comunità locale !

Venerdì 26 giugno - ore 21,15
Piccolo Teatro "Mauro Bolognini" a Pistoia

"Operai sul palcoscenico: "Vi raccontiamo la vita"
(Dalla fabbrica al palcoscenico: si improvvisano attori gli operai della Radicifil.
Coordinamento a cura di Lorenzo Gori, fotografo e di Marta Quilici, giornalista)

Prima della rappresentazione teatrale - alle ore 19,30 -
verrà inaugurata una MOSTRA DI VIGNETTE(disegnate da Simone Zini)
e di FOTO(di Massimo Conti e Michele Bianchini, tutti operai della Radicifil)
Alle ore 20 sarà offerto ai partecipanti... un aperitivo
curato dalla Bottega "L'Acqua Cheta" del Commercio Equo e Solidale di Pistoia.
Lo spettacolo e la mostra sono state rese possibili
grazie al Patrocinio del Comune di Pistoia e ad un contributo finanziario della Cgil

E' facile parlare di solidarietà con gli operai in lotta
per difendere il loro diritto al lavoro.
Molto più difficile, per chiunque, è esprimerla davvero e concretamente.

Avendo lavorato per tanti anni in aziende tessili che, ad un certo punto, hanno deciso di fare licenziamenti o di chiudere... mi resta facile immedesimarmi nelle preoccupazioni dei lavoratori della Radicifil, della Mas, della Recoplast, ecc. e delle loro famiglie.

Tenere uniti i lavoratori di ciascuna di queste aziende... è di fondamentale importanza per imporre una contrattazione che consenta un esito positivo(la ripresa produttiva e la salvaguardia dell'occupazione) e per ottenere soluzioni "collettive" che riducano la sofferenza sociale provocata da queste decisioni padronali.
Capisco benissimo che tutto questo è molto difficile... perchè in queste situazioni le preoccupazioni e la crescente disperazione lasciano facilmente il passo alle soluzioni individuali che ciascuno può trovare.

Ebbene, in queste situazioni... il tarlo della divisione dei lavoratori... può essere ostacolato anche dalla solidarietà di tante persone che capiscono che stargli vicini... in tutte le possibili occasioni... è importante per scoraggiare la divisione e il cedimento: nel farlo dobbiamo sapere che non si tratta "solo" di solidarietà... ma anche di difendere un patrimonio professionale e produttivo da cui dipende il futuro della nostra comunità locale e quindi si tratta del futuro di tutti ed in particolare dei nostri figli e nipoti.

Giuliano
utente anonimo  (IP: 264aabab9ca4ffd)
#5 30 Giugno 2009 - 05:50
 
Appello
“BASTA CON I G8. I POVERI VOGLIONO CONTARE”

Dall’ 8 al 10 di luglio gli 8 potenti della terra si riuniranno a L’Aquila per definire, senza l’ascolto dei cittadini che rappresentano, e secondo il proprio esclusivo interesse, le sorti di un pianeta dove milioni di persone al mondo continuano a morire per fame e per mancanza di accesso all’acqua e dove più di un miliardo e mezzo di persone viene sfruttata per un euro al giorno.
Il G8 in questi ultimi anni ha accumulato un fallimento dietro l’altro.
Per ovviare , si moltiplicano gli incontri tematici e si fa spazio ai nuovi ricchi. Ma resta un luogo di relazioni tra potenti. E i poveri restano esclusi dalle decisioni.
I beni comuni che servono alla vita(cibo, acqua, aria, salute) vengono privatizzati e diventano sempre più cari ed inaccessibili.
I diritti valgono sempre di più per le merci che per il genere umano.
Il sistema economico-produttivo consuma la natura senza né proteggerla né rigenerarla, mettendo a rischio la vita dell’intero pianeta. E quando la violenza economica non basta, i potenti scatenano la repressione contro i movimenti sociali o la guerra contro interi popoli.
Eppure basterebbe investire anche solo il 2% del PIL mondiale per invertire radicalmente la rotta, basterebbe tagliare la spesa militare.
Cose semplici che l'economia di mercato non fa.
Questo è il sistema che il G8 promuove, protegge ed organizza.

Non ci sentiamo rappresentati da un sistema neoliberista, individualista e di guerra che prima ci ha imposto le sue ricette e poi vuole farci pagare le crisi che esso stesso ha creato.
Dalla mensa dei ricchi del G8 fatta di gossip, di false promesse e delle bugie di sempre, gli epuloni lasceranno cadere qualche briciola per vendere in TV un' immagine di bontà che serve a loro per continuare tutto come prima.
Ma c'è di più , per noi il G8 a L’Aquila è una offesa al popolo aquilano ed abruzzese.
Si viene nel luogo del dolore e della ricostruzione non per risolvere i problemi ma per allargare ad 8 o a 22 la passerella mediatica.
Vogliamo che la contestazione al vertice, sia “diffusa” sul territorio nazionale, “generalizzata” sui grandi temi globali e locali ed “interconnessa” con le vertenze sociali del territorio.
I movimenti sociali, a partire da Genova, riconoscono il valore dell’interdipendenza, ma non la globalizzazione del neolibelismo che ha causato anche la grande crisi economica che stiamo vivendo.
Anche in Molise è atterrata la globalizzazione del neolibelismo, che soprattutto nella sua declinazione individualista, ha frantumato i tempi e gli spazi della vita, sfilacciando il tessuto sociale. La ricostruzione sociale, resa evidente nelle catastrofi, è uno dei paradigmi su cui tutte le società, piccole e grandi, dovranno confrontarsi, pena il dissolvimento del senso della comunità e dell’“economia delle relazioni”.
Vi diamo appuntamento a Bonefro, presso il centro comunitario(villaggio dei terremotati), il 3 Luglio prossimo alle 10,30, per la conferenza stampa delle associazioni promotrici del forum alternativo, per affrontare il tema della ricostruzione sociale e materiale a 7 anni dal terremoto(31.10.2002). Ci uniremo ai terremotati aquilani che porteranno anche la loro testimonianza.
Le catastrofi naturali, sociali, politiche sono sempre più il paradigma delle economie iperliberiste che lucrano sulle disgrazie e che si appropriano delle risorse del territorio mortificando ogni strumento democratico e di partecipazione popolare.
Per questo motivo alle 16,00 del 3 Luglio affronteremo il tema “L’economia della catastrofe”, focalizzando l’attenzione sulla vertenza rappresentativa del Molise: il terremoto di San Giuliano di Puglia e degli altri paesi del cratere e cercando di allargare il nostro sguardo ed il nostro cuore ai conflitti e/o “emergenze” mondiali, aventi tutti, in comune, una componente ambientale e di sospensione dei diritti e della giustizia, come quello emblematico degli immigrati e del conflitto palestinese.

Adesioni pervenute fino al 22 giugno 2009:
L’ufficio pace dell’Agesci, l’Associazione “dalla parte degli ultimi”, la Fondazione Milani, Libera Molise, il Forum del 3° settore, Brigata di solidarietà attiva, l’Ufficio regionale di Pastorale sociale e del lavoro abruzzese e molisano, “Il Ponte”, “La Fonte”, “Il bene comune”, "ENERGIA per i Diritti Umani", "0874 Altra Informazione in Movimento", "Comitato Promotore per la MARCIA MONDIALE”, l'Associazione culturale "Padre Giuseppe Tedeschi Onlus, Pax Christi
Per adesioni inviare a: lafonte2004@virgilio.it - ilpontemolise@tin.it - direttore@ilbenecomune.it
utente anonimo  (IP: 21a3e1319809bd8)
#6 30 Giugno 2009 - 20:39
 
E' un pezzo che scrivi pochissimo. ma che ti succede?
Ciao
ALEX
utente anonimo  (IP: 2f910216318be30)
#7 30 Giugno 2009 - 22:15
 
Tragedia a Viareggio. I ferrovieri: "Si pensa solo all'Alta Velocità"
Se mi dovesse capitare, nei prossimi giorni... qualcuno che parla male della sinistra ecologista... penso che lo tratterei male !
Gli direi: informati e impegnati un po' anche tu... in difesa dei "beni comuni" e del "bene comune"... invece di fare critiche senza senso a tutto e a tutti... per giustificare il tuo disimpegno egoistico, qualunquistico e menefreghistico.

Giuliano
utente anonimo  (IP: 2f910216318be30)
#8 15 Luglio 2009 - 15:24
 
Caro professore, sono, come sa, una sua fedele lettrice ed è un po' di tempo che non leggo niente qi sul suo blog e se permettee mi sono un po' preoccupata. Sta bene? Oppure è forse in vacanza all'estero? Mi faccia sapere mi raccomando!
Cordialissimi saluti.
Maria Betti
utente anonimo  (IP: 33753f3e0469c13)
#9 17 Luglio 2009 - 16:15
 
Comune di San Marcello
Assessorato alle politiche culturali

Scrivere, leggere e far di conto.
Presentazione di libri alla presenza degli autori.
(Nella Sala Consiliare del Comune, alle ore 21,15)

Giovedi 16 Luglio 2009
SULLA LINEA DEL FUOCO
STORIE DI PARTIGIANI, SOLDATI E GENTE COMUNE
SULLA LINEA GOTICA PISTOIESE 1943-44
di Daniele Amicarella
Testimonianze dirette del tempo di guerra sull’Appennino Pistoiese

Giovedi 23 Luglio 2009
LESSICO DEL RAZZISMO DEMOCRATICO
LE PAROLE CHE ESCLUDONO
di Giuseppe Faso
Accanto a un linguaggio razzista ignorante, ve ne è un altro più pericoloso ed efficace...
Lunedi 27 Luglio 2009
IL CROCIFISSO TRA POTERE E GRAZIA
DIO E LA CIVILTA’ OCCIDENTALE
di Paolo Farinella
La convivenza civile e democratica dell’Italia e dell’Europa
di fronte alle sfide epocali nel passaggio tra il 2° e il 3° millennio

Mercoledi 29 Luglio 2009
L’AMORE E’ ...
di Maria Pia di Pace
L’amore tra due donne può parlare al cuore di tutti noi

Venerdi 7 Agosto 2009
L’IMPERATRICE SISSI, LA FIGLIA "SEGRETA"
di Angela Micaelli Battani
Ci introdurranno tra le pagine della storica vicenda la dott.ssa Caterina del Vivo del Gabinetto Vieusseux e il prof. Cipriani dell’Università di Firenze

Domenica 23 Agosto 2009
LA PRIMAVERA DI BOTTICELLI
di Sura Bizzarri
La Primavera di Botticelli non è quella esposta agli Uffizi

Sabato 29 Agosto 2009
GIUDICARE LA VITA
di Jacqueline Monica Magi,
Daniela Toschi e Marina Cirese

Tre storie di donne
Data da destinare
DI ME... DI MIA MADRE
di autori vari
utente anonimo  (IP: 4d316f86cd3498d)
#10 17 Luglio 2009 - 16:38
 
Salvare il Belpaese: un libro appena uscito, scritto da Franca Canigiani che attende occasioni di presentazioni anche nel pistoiese.
Per l'importanza dei temi che affronta, spero che - nel mio indirizzario - ci siano persone che vogliono e possono presentarlo tramite iniziative pubbliche.
Nella scheda di presentazione si afferma che "Un coro (quasi) unanime chiede mani più libere sul territorio per non impedire all’Italia di “crescere” e invoca la realizzazione di grandi (inutili) opere dai costi finanziari insostenibili....": per esempio, io continuo a pensare che l'intenzione di realizzare la terza corsia nell'autostrada A11 è una vera e propria assurdità(considerando che il trasporto su gomma andrebbe ridimensionato, considerando il costo enorme per realizzarla, considerando che quando sarà realizzata probabilmente con ci sarà più la quantità di automobili che ci sono oggi, considerando che ci sono ben altre e più importanti priorità...) e bisognerebbe provare a farlo capire anche a Claudio Martini, Agostino Fragai, Federica Fratoni, ecc. ecc. cioè a tutti coloro che - con le loro scelte nelle Istituzioni dove svolgono un ruolo di governo - decidono il futuro delle nostre comunità locali e della Toscana.
Giuliano
utente anonimo  (IP: 4d316f86cd3498d)
#11 24 Luglio 2009 - 05:00
 
DOCUMENTO APPROVATO DAL CPF DI PISTOIA DEL PRC IL 21.07.2009

Il Partito della Rifondazione Comunista di Pistoia giudica positivamente l’avvio di un processo federativo delle forze politiche che alle ultime elezioni europee hanno costituito la Lista Comunista e Anticapitalista, percorso lanciato dalla grande assemblea tenutasi a Roma lo scorso 18 luglio. Pensiamo sia una necessità per tutti, per tutto il Paese, il rilancio di uno schieramento di sinistra autonomo capace di organizzare una forte opposizione al governo delle destre ed un’alternativa alle politiche sociali ed economiche disastrose portate avanti da anni a questa parte e che oggi, di fronte ad una crisi mondiale devastante e senza eguali, mostrano la loro natura fallimentare ed antipopolare.
Siamo convinti che questo progetto unitario, in netta controtendenza rispetto alla dissennata rincorsa alla frammentazione degli ultimi anni, possa avere un futuro solo se saprà suscitare le energie e la passione del popolo della sinistra. Occorre quindi che questa ambiziosa operazione non rimanga imprigionata nelle segreterie dei partiti ma coinvolga sin dall’inizio tutti i territori del nostro Paese: non solo i soggetti politici che hanno lanciato questa proposta ma tutte le realtà associative e di movimento, gli attivisti e i singoli cittadini che non si rassegnano alla scomparsa di una sinistra che sappia fare il suo mestiere.
Per questo invitiamo tutte le forze politiche della sinistra del nostro territorio, appartenenti o meno alla Lista Comunista e Anticapitalista e tutti i cittadini interessati, a lavorare insieme su alcune questioni concrete (la crisi economica e il lavoro; la difesa della Costituzione; la sicurezza fuori dalle risposte demagogiche della destra; il tema dell’energia, del nucleare e delle fonti rinnovabili; la sanità; la scuola pubblica e la cultura eccetera) per ricreare dal basso un clima unitario e una capacità di elaborazione politica comune di tutti coloro che si ritengono di sinistra.

(Approvato all’unanimità) 
utente anonimo  (IP: 4e7dfd9ba7689cd)
#12 04 Settembre 2009 - 17:17
 
Associazione per la Sinistra della provincia di Pistoia.

"Noi pensiamo che sia questo il momento di avere coraggio e lungimiranza per riempire il vuoto politico che si è creato nella Sinistra italiana ormai da troppo tempo, pena la dispersione dell’energia civile e della volontà di partecipazione di quei cittadini che avvertono la pericolosa deriva della situazione politica italiana e chiedono che la Sinistra, una nuova Sinistra, torni a far sentire la propria voce in modo coerente e comprensibile".

Carissimi/e, siete invitati/e a partecipare all'ASSEMBLEA PUBBLICA che abbiamo promosso per sabato 5 settembre, nel Circolo Arci di Pontenuovo(Via Montalese, Pistoia) con il seguente Programma:

Dalle ore 15, sul tema "SPAZIO ALLE IDEE... PER LA SINISTRA DEL FUTURO" , dopo due brevi introduzioni dei "liberi pensatori": Marcello Buiatti(Ordinario di Genetica presso l'Università di Firenze: vedi in fondo a questa e-mail) e Ezio Menchi, si svolgerà una discussione sui grandi problemi dell'epoca contemporanea e della società italiana e sulle idee di una Sinistra che guarda al futuro(siete invitati/e a portare il vostro contributo al dibattito... tenendo conto che verrà dato un tempo di 5 minuti, in modo da consentire tanti interventi).

Dalle ore 19,30 alle 21, ci sarà la CENA SELF-SERVICE(insieme alla musica del Gruppo "DI TERRA IN TERRA"): è anche questa un'occasione importante di convivialità amichevole e festosa(il costo per la cena dovrebbe essere di 10 euro a persona ed è necessaria la prenotazione, rispondendo a questa e-mail o telefonando a Giuliano 334 7604779 oppure anche tramite un sms, entro giovedì 3 giugno).

In attesa e sperando in un'ampia partecipazione, un caro saluto.
Il Coordinamento provvisorio dell'Associazione per la Sinistra
utente anonimo  (IP: ae299f094cb05ab)

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