giovedì 19 gennaio 2012

Storia della letteratura. Giuseppe Giusti, poeta del Risorgimento. Addio Morgan (mercoledì, 19 maggio 2010)


mercoledì, 19 maggio 2010

Storia della letteratura. Giuseppe Giusti, poeta del Risorgimento


Giuseppe Giusti: “E trassi dallo sdegno il mesto riso”

In questo 2010 varie iniziative hanno ricordato il bicentenario della nascita (1809-1850) del poeta Giuseppe Giusti, oggi finalmente ritenuto il più acuto interprete critico dellasocietà toscana negli anni del Risorgimento. I tre saggi di questo libro cercano infatti di delineare un Giusti fuori dai canoni ufficiali della critica letteraria per lunghi anni corrente. 
Giampiero Giampieri, nel suo saggio, Un poeta 'moderno' nella Toscana dell' 800, che apre il  volume, individua in Dante e nel Parini i maestri letterari e morali della sua formazione e scrittura poetica del Giusti. Sottolinea più volte l' artificiosità della distinzione, operata dalla critica letteraria accademica, tra poeti minori e maggiori dell'800. L'autore rifiuta e confuta la definizione crociana del Giusti "poeta prosastico". Che cosa vuol dire poesia prosastica si chiede il Giampieri? 
"Il primo Eliot- quello dei Poems- infatti scriveva componimenti satirici e discorsivi che si costruivano "assorbendo e distruggendo nel medesimo tempo gli altri testi dello spazio intertestuale". Il procedimento, tipico del genere satirico, acquista naturalmente, in un poeta del '900, una complessità nuova, ma non così nuova da escludere che nel Giusti( discepolo di Dante, come fu anche Eliot) “si respiri una certa lontana aria di famiglia”. 
Anche sulla satira, Giampiero Giampieri, tratteggia il lato innovativo del poeta toscano. La satira giustiana è terapia morale, purificazione. E' salvazione per coloro che sono "sommersi", incerti sulla via da intraprendere. 
Angeli evidenzia la fama del Giusti in Europa a Londra. Le sue poesie piacciono ai lavoratori per la carica civile e sociale. Mazzini, esule a Londra, ne parla nelle sue lettere alla madre ed al suo segretario Lamberti nel 1842 e nel 1845. Il Brindisi di Girella, Per l'incoronazione, La cronaca dello stivale, vengono pubblicate sul giornale del Mazzinil'Apostolato Popolare, nel 1842.
L'altro aspetto, che l'autore del saggio, Giuseppe Giusti testimone del tempo, ci fa conoscere è la collocazione europea del poeta, sia per quanto riguarda la conoscenza e partecipazione agli avvenimenti storici che investiranno l'Italia e l'Europa negli anni 1848-49, sia per la conoscenza della cultura letteraria europea che emerge nella sua opera poetica e in prosa. Non più il dilettevole poeta provinciale degli Scherzi, ma un acuto osservatore delle trasformazioni economiche e sociali della rivoluzione industriale europea. 
Il saggio di E. Carfora, Giuseppe Giusti e la Valdinievole, rappresenta uno studio nuovo ed originale, fresco di studi d'archivio, sulla storia della famiglia Giusti a partire dalla fine
del XVI secolo fino a tutto il settecento dove giganteggia la figura del nonno paterno, Giuseppe Giusti senior, presidente del Buongoverno sotto il granducato di Pietro Leopoldo I. Importanti anche le figure minori che hanno inserito il Giusti in posti chiave nell'amministrazione della cosa pubblica. 

L'altra parte del saggio è dedicato alle celebrazioni del primo centenario della nascita del poeta, nel 1909. Molto interessante per la conoscenza, che tale celebrazione suscitò, per i conflitti politici tra F. Martini da una parte e l'opposizione democratica e socialista dall'altra.
Uno spaccato nuovo sulla figura del Giusti che merita di essere letto anche in questa chiave politico-letteraria. 

                                                                          Carlo Onofrio Gori


2007, Conferenza B. S. Giorgio, PistoiaAttenzione: il post di questo blog è riproducibile parzialmente o totalmente soloprevio consenso o citazione esplicita dell'autore e del sito web.
Luigi Angeli, Emanuel Carfora, Giampiero Giampieri, Giuseppe Giusti, "E trassi dallo sdegno il mesto riso", Pistoia, Settegiorni Editore, 2010, pp. 143 Euro 10

Il libro può essere acquistato nelle edicole e librerie della provincia di Pistoia, oppure esser richiesto al Museo della città e del territorio P.zza F. Martini 51015 Monsummano Terme (PT) o a Settegiorni Editore, via Porta San Marco, 2 51100 Pistoia.


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Amici che se ne vanno: Morgan

Morgan mi è improvvisamente morto ieri 29 maggio 2010. E' stato con me e con le gatte Mina e Bina per circa tre anni.  A differenza delle mie carissime gattepurtoppo non emetteva suoni comprensibili, ma si faceva capire benissimo lo stesso, ed era sempre pronto a darmi il suo grande affetto e così mi ha aiutato tantissimo, anche e soprattutto in momenti per me molto difficili. Per questo era il mio migliore amico: un piccolo, ma per me importantissimo compagno  di un breve tratto di "strada", nel "viaggio".Indimenticabile!
Ciao Morgan

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