giovedì 19 gennaio 2012

Auguri (martedì, 02 gennaio 2007)


martedì, 02 gennaio 2007

Auguri

  

Buon 2007 a tutti!

...ci sentiamo presto...a fine gennaio!!!





Commenti:
 
#1 05 Gennaio 2007 - 16:43
 
Caro Professore, colgo l'occasione per rinnovarLe con molto piacere i miei auguri e ringraziarLa di tutti i preziosi consigli che mi da.
Ci vedremo prossimamente in biblioteca quando verrò a Pistoia.
Con stima e affetto.
Mariabetti
utente anonimo  (IP: 3589f931ef53935)
#2 05 Gennaio 2007 - 17:16
 
UN’ALTRA CITTÀ È POSSIBILE:
APPELLO ALLE PISTOIESI E AI PISTOIESI DI BUONA VOLONTÀ
Viviamo sempre piú a disagio in una città e in un territorio che vediamo, giorno dopo giorno, sempre piú degradato e impoverito dei suoi beni piú preziosi.
Abbiamo assistito in questi anni a una progressiva degenerazione dell’amministrazione della cosa pubblica, sempre piú estranea ai bisogni reali delle persone, e che sembra essere al solo servizio di una ristretta cerchia di affaristi senza scrupoli.
L’unico aspetto che viene curato da chi ci amministra è l’immagine, la loro logora immagine che viene imbellettata con ogni sforzo possibile, nell’illusione che la finzione possa coprire la realtà.
La realtà della nostra città e del nostro territorio è sempre piú allarmante:
tumori sono cresciuti del 20% in dieci anni.
L’acqua che ci viene fornita è potabile solo in virtú di una deroga che viene prorogata di anno in anno dal governo regionale, complice quella nazionale.
Tutte le decisioni piú importanti - sulla nostra salute, i nostri servizi, le nostre infrastrutture - sono prese altrove, ben lontano dalla nostra città e da ogni forma di partecipazione democratica.
La frenetica e insensata attività edilizia promossa dalle ultime amministrazioni, riempiendo ogni spazio verde, confiscato ogni residuo spazio comune, rendono piú difficile la nostra mobilità e il nostro vivere civile.
Questo saccheggio del territorio viene reso possibile e facilitato dalla prepotenza e dall’arroganza di chi ha amministrato - dalle scelte legate al traffico, alla sede del nuovo ospedale, tutto è stato fatto sopra e contro la gente.Tutto sarà poi pagato dalle cittadine e dai cittadini: dalla nostra salute alle nostre tasche.La sovranità appartiene al popolo: ci appartiene, dobbiamo riprendere in mano il nostro futuro, evitare nuove povertà, ulteriori degradi.
Vogliamo proporre alle pistoiesi e ai pistoiesi di buona volontà, e renderli partecipi, un programma per il futuro del nostro territorio: un programma da costruire e da decidere insieme
Per i nostri beni comuni:
la salute, il lavoro, l’acqua, l’emergenza, l’educazione.
Per il nostro territorio:
la difesa dei nostri luoghi e dei nostri tempi.
Per la nostra sovranità democratica:
SENZA LA GENTE NON SI DECIDE NIENTE

Cari saluti,
Mario Monforte
utente anonimo  (IP: 3589f931ef53935)
#3 12 Gennaio 2007 - 08:13
 
Riceviamo, condividiamo e inoltriamo la dichiarazione del Consiglio Mondiale della Pace sull’esecuzione di Saddam Hussein.

Trad.

Il World Peace Council esprime la sua indignazione e profonda disapprovazione per l’esecuzione di Saddam Hussein, un atto di vendetta politica contro il popolo iracheno, che mira a giustificare l’invasione e l’occupazione anglo-americana dell’Iraq. Saddam Hussein ha commesso molti crimini ed errori politici e avrebbe dovuto essere processato soltanto dal popolo iracheno. Il processo pagato e orchestrato dagli Usa a Bagdad non solo è stato tutt’altro che equo, ma è servito in definitiva a nascondere la complicità degli Usa e dei suoi alleati europei con il regime di Saddam Hussein.
Il World Peace Council esprime, inoltre, la sua seria preoccupazione per i piani delle forze di occupazione di divisione dell’Iraq in piú parti , secondo gli interessi imperialistici nella regione.
Il World Peace Council chiede il completo ritiro di tutte le forze di occupazione e ribadisce il suo sostegno al popolo iracheno nel suo legittimo diritto a resistere all’occupazione.
La Segreteria del WPC
2 gennaio 2007 
utente anonimo  (IP: 3589f931ef53935)
#4 16 Gennaio 2007 - 13:09
 
Carissimo Carlo,
per te ed i tuoi lettori: in molte città italiane, ieri è iniziata la raccolta delle firme a sostegno di una "Legge d'iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico" (vedi su www.acquabenecomune.org e leggi il testo integrale della legge e la relazione che l'illustra).
Qualcuno dirà "..... ma come, dopo le 43.000 raccolte in Toscana a sostegno di una legge... che proponeva al Consiglio Regionale Toscano la stessa scelta..... e a maggioranza - Ds, Margherita, Sdi e destra berlusconiana - l'hanno respinta, ora ci riproviamo ?": SI, ci riproviamo, perché è una causa giusta e - come per tutte le cause giuste - chi la condivide deve, cioè è necessario, impegnarsi fino a quando non sarà realizzata !
Qualcun altro dirà "....ma come, questo impegno è scritto persino in quelle 281 pagine del Programma di governo dell'Unione, allora perché è necessario raccogliere le firme per presentare al Parlamento una legge d'iniziativa popolare ?": perché, pur essendoci questo impegno in quel PROGRAMMA DI GOVERNO (insieme ad altri impegni altrettanto importanti, per esempio quello per eliminare il lavoro precario e senza diritti) dobbiamo insistere, alzando la voce di quelli che stanno in basso, perché in alto.....(anche nel Governo Prodi e nella sua maggioranza parlamentare) ci sono orecchie abituate a sentire di più la voce dei poteri forti.... quelli che vorrebbero privatizzare e mercificare tutto.
Anche a Pistoia, nei prossimi giorni, cercheremo di costituire un Comitato unitario che si impegna a mettere i banchetti per raccogliere le firme (probabilmente il sabato mattina al MERCATO di Pistoia e porteremo i moduli anche nelle Segreterie Comunali dei Comuni): ma, per stare ai banchetti, per raccogliere le firme, sono necessarie persone che trovano dentro di se le ragioni per destinare a questa causa qualche ora del proprio tempo libero, persone che - come diceva Don Milani - dicono "I CARE" (cioè, "mi importa".... impegnarmi per difendere un bene comune fondamentale come l'acqua.

Carissimi saluti.

Giuliano
utente anonimo  (IP: 3589f931ef53935)
#5 16 Gennaio 2007 - 13:58
 
LETTERA DI INVITO
alla Riunione che avrà luogo presso la sede del Centro Studi “Cultura e sviluppo” - Via Puccini , 80 - Pistoia - Mercoledì 17 Gennaio ore 21:00
TEMA:
UN’ALTRA CITTÀ È POSSIBILE- SENZA LA GENTE NON SI DECIDE NIENTE
PROMOTORI
cittadini di buona volontà di Pistoia
singoli cittadini appartenenti ad aggregazioni politiche,
singoli cittadini appartenenti a Comitati di Pistoia e dell’area metropolitana,
singoli cittadini appartenenti ad associazioni culturali e gruppi socialmente attivi di varia natura
tecnici ed esperti tutti ugualmente impegnati per un’alternativa democrativa all’attuale maggioranza che governa l’amminitrazione di Pistoia.
PERCHE’
Critica radicale all’attuale amministrazione di Pistoia
Abbiamo sperimentato che la gestione della cosa pubblica è diventata sempre piú estranea ai bisogni reali delle persone. Condividiamo la necessità di un nuovo modo di amministrare (basato sui principi della partecipazione, della trasparenza e della riduzione dei costi della politica) e riteniamo necessario mantenere alta l’attenzione nei confronti dei servizi alla persona (servizio sociali, servizi educativi, attività culturali).
Problemi evidenziati
Ci sentiamo sempre piú a disagio a vivere in una città e in un territorio che vediamo, giorno dopo giorno, piú degradato e impoverito. L’uso dei beni comuni è vissuto da buona parte della città come un vero e proprio saccheggio del territorio reso possibile e facilitato dalle scelte dall’amministrazione attuale: pensiamo in particolare a quelle legate all’urbanizzazione selvaggia del Viale Adua, al traffico e mobilità, alla scelta dell’insediamento del nuovo ospedale e del PIP in zona Bottegone, alla sparizione degli ultimi spazi verdi, al degrado del centro storico, tutto è stato fatto sopra e contro la gente. L’unico aspetto che viene curato da chi ci amministra è l’immagine, nell’illusione che la finzione possa coprire la realtà, ma tutto sembra essere al servizio d’interessi che non sono quelli dei cittadini senza alcuna sensibilità ad una vera crestita culturale ed educativa della nostra città, senza alcuna intenzione di ascoltare e risolvere i problemi che singoli e Comitati evidenziano in continuazione.
Si pongono come urgenza radicali trasformazioni con attenzione alla qualità della vita di ogni singola persona ed in particolare della nostra stessa salute., insieme alla salvaguardia di beni comuni come l’acqua e il nostro territorio.
Consideriamo che:
Tutte le decisioni piú importanti - sulla nostra salute, i nostri servizi, le nostre infrastrutture - sono prese altrove, ben lontano dalla nostra città e da ogni forma di partecipazione democratica.
I tumori sono cresciuti del 20% in dieci anni.
L’acqua che ci viene fornita è potabile solo in virtú di decisioni tecniche
L’attività edilizia promossa dalle ultime amministrazioni, riempiendo ogni residuo spazio comune e verde, ha reso piú difficile la nostra mobilità e il nostro vivere civile.
PROPOSTA: un’importante occasione di incontro e discussione
Ci rivolgiamo a tutti i cittadini di buona volontà che si riconoscono critici nei confronti dell’amministrazione attuale, per renderli partecipi della volontà di costruire un programma per il futuro del nostro territorio, un programma da costruire e da decidere insieme, anche in vista delle prossime elezioni amministrative.
Intendiamo quindi riunirsi per individuare insieme le questioni da approfondire convinti che la città ci appartiene e che per evitare nuove povertà e ulteriori degradi dobbiamo riprendere in mano, collettivamente ed in modo organizzato, il futuro del nostro territorio ed il controllo della cosa pubblica.
Chi interessato a partecipare è altresì invitato a diffondere detto invito anche chi non è raggiungibile di indirizzo e-mail.
INFO:
comitaticittadini@virgilio.it Comitati Riuniti Pistoia-Sud
0573-358604 - Biancangela, Nadia

utente anonimo  (IP: 3589f931ef53935)
#6 16 Gennaio 2007 - 16:52
 
A tutti:
i recenti eventi pratesi, che hanno portato in prigione per … furto alcuni investitori e speculatori immobiliari d’assalto (fra cui un noto finanziatore del ds) operanti a Prato e che hanno rimesso in discussione il progetto della locale Multisala (per cui Martini in persona aveva varato una deroga ad hoc della propria stessa legislazione) non costituiscono una sorta di “sfortuna” o “incidente di percorso” - da lasciare alla scarsa memoria della “gente” e da rimettere via via al dimenticatoio, nel silenzio dei media, cosa su cui conta la «classe politica», e locale e regionale -, bensí la frana che ha colpito la classica “punta dell’iceberg”: e l’iceberg è il cosiddetto «modello toscano», fatto di investimenti e speculazione nello spazio urbano, e in opere, megaopere, inceneritori, rigassificatori, etc., in cui riciclare i capitali disinvestiti dalla crisi perdurante (altri 15.000 posti di lavoro “a rischio”) e rispetto a cui non è stato fatto che poco o niente, nonché stabilito in collusione fra “soliti noti” e ristretta «classe politica», dominante da sempre nel complesso della regione.
È invece necessario dare la massima pubblicizzazione a tale evento - peraltro, previsto e annunciato dai nostri compagni pratesi da almeno tre anni - e assumerlo come “leva” per mettere in discussione dalle radici il tipo di «modello», di gestione, di «classe politica», di funzionamento extra- e anti-democratico delle istituzioni sotto gestione della stessa: si tratta di porre concretamente sul tappeto il nodo della realtà di Prato e della conurbazione FI-PO-PT, ma anche della conurbazione LI-costa, e piú in generale della Toscana, il nodo dei cittadini ridotti sempre piú a sudditi (mentre, va ricordato e ribadito, svanisce il ruolo legislativo e gestionario delle stesse assemblee elettive, con i sindaci sempre piú simili, una volta eletti, a “podestà”, e con un “governatore” che fa e disfà).
Su ciò dovremo concentrare le nostre forze, aprendo un’opera sia di pubblicizzazione, sia di confronto con le forze politiche della sinistra (e dunque su che cosa vuol significa “fare l’Unione” anche in Toscana, con il “governatore” Martini, con «Toscana [sedicente] democratica» e i suoi presidenti di provincia e i suoi sindaci), sia di rapporto con ciò che opera e che si muove, ossia l’insieme dei Comitati, convogliando tale processo politico nel Convegno - di denuncia, analisi e proposta - che terremo a Prato (slittandolo di una decina di giorni rispetto al 24 febbraio, onde procedere prima nel modo piú fattivo possibile).
Sarà convocato al piú presto possibile la prima riunione di preparazione del Convegno stesso, in relazione anche ai sopraindicati incontri e lavori di coinvolgimento.
Cari saluti,
16 gennaio 2007
Per L’Area della sinistra toscana,



Mario Monforte 
utente anonimo  (IP: 3589f931ef53935)
#7 25 Gennaio 2007 - 07:26
 
Caro Carlo,

visto che non hai nuovi post, trasmetto qui, per te ei tuoi lettori, questo interessante comunicato:

LE SCELTE SBAGLIATE DELLA POLITICA



Dalla conferma delle proprie ragioni non sempre nascono grosse soddisfazioni: ce ne rendiamo conto proprio in questi giorni, mentre, quasi increduli per il puntuale avverarsi delle profezie di molti - tutte assolutamente inascoltate - viene a galla il vero volto di quella parte dell’imprenditoria pratese che per anni ha fatto il bello e il cattivo tempo, e che, non piú paga dei profitti derivanti dal settore tessile, ha deciso di investire nel «mattone» con spregiudicatezza e voracità.



Quello che è venuto a galla in questi giorni non ha sorpreso nessuno, perché oramai sono anni che questi fatti, e questo metodo oramai divenuto sistema, sono cosa nota.



I pratesi da tempo si sono accorti che sul territorio cittadino sono calati interessi fortissimi e che le scelte urbanistiche sono per lo piú finalizzate a garantire il massimo accaparramento di territorio ancora libero a quella imprenditoria che, se prima almeno investiva nel lavoro, contribuendo in tal modo anche a una redistribuzione di ricchezza all’interno del distretto tessile, adesso ha deciso che è piú comodo, facile e redditizio, investire i propri (e a quanto pare anche i nostri) capitali nel «mattone».



Questo scenario potrebbe anche spiegare la determinazione con cui alcuni progetti, che hanno fatto inorridire la città, sono stati portati avanti, arrivando addirittura a modificare leggi regionali, che altrimenti ne avrebbero impedito la realizzazione.

Perché questa classe politica, queste nostre amministrazioni locali, ma anche regionali, hanno deciso di investire su questa parte di classe imprenditoriale?

Possibile che solo a questa classe politica non sia venuto alcun sospetto, mentre tutti immaginavano?

Le risposte sono sicuramente piú sconcertanti delle domande, ma proprio per questo occorre fare un punto fermo su quanto è accaduto e da lí ripartire.

La città non può piú attendere, lo stato di degrado è troppo radicato, il livello di speculazione edilizia è troppo evidente e sfacciato, le scelte impopolari sono troppe e troppo insistenti: i cittadini hanno il diritto e il dovere di pretendere chiarezza.



Quanto è accaduto non è stato un “incidente di percorso”, ma il fallimento di un “sistema”, che non è solo economico/imprenditoriale, ma anche politico/amministrativo: è fallito il “modello urbanistico toscano”, fatto di investimenti e speculazioni nello spazio urbano, e di opere e megaopere (inceneritori, multisale, parcheggi, gassificatori, alte velocità, tranvie, ecc.) capaci di permettere l’investimento di capitali a nessun rischio e a grossi e ingiustificati profitti, sottraendoli al sistema produttivo e alla creazione di posti di lavoro; è fallita la classe politica/amministrativa che ha puntato sull’imprenditoria sbagliata e che ha sottratto sempre maggiore sovranità ai cittadini, e questo e tanto piú evidente proprio dove le popolazioni si sono organizzate per ostacolare questi disegni speculativi.



Quanto accaduto dimostra che le scelte fatte senza il necessario consenso e controllo delle popolazioni, oltre a essere impopolari, sono anche pericolose per chi le fa e per chi le subisce. Chiediamo pertanto al Sindaco, alla Giunta, all’Amministrazione Provinciale e anche al “Governatore” Martini di rendersi disponibili per avviare confronti reali sia sulle scelte che vengono fatte sui territori e che puntualmente escludono le popolazioni, sia sul ruolo che la politica dovrà giocare nella ridefinizione di un diverso modello toscano.





Prato 22 gennaio ’07



Coordinamento dei Comitati Per la Salute della Piana

Coordinamento Comitati dei Cittadini 
utente anonimo  (IP: 3589f931ef53935)
#8 30 Gennaio 2007 - 13:03
 
Con questa lettera di invito desideriamo chiamarti a partecipare all’apertura del FORUM PROGETTUALE SULLA CITTA', che sarà inaugurato con una Assemblea pubblica il giorno 3 Febbraio presso il Palazzo Provinciale di Pistoia - Sala Nardi - Piazza San Leone, alle ore 15,30.
Il Forum è rivolto a tutti i cittadini di buona volontà, componenti di associazioni, comitati, gruppi e singoli che si riconoscono critici verso l'attuale amministrazione comunale e desiderano impegnarsi in modo sinceramente democratico per il rinnovamento della città e la tutela del suo territorio. L’intento è richiamare l’attenzione della città su questioni che singoli, gruppi e associazioni sino adesso si sono impegnati ad affrontare, molto spesso nella piú totale indifferenza della nostra Giunta, ed è molto importante farlo in un momento come questo, in cui molti, anche in vista delle amministrative 2007, sono sollecitati a promuovere o sottoscrivere programmi di sviluppo futuro.
Come cittadini impegnati in Comitati siamo convinti che la gente non debba essere chiamata ad esprimere un parere solo tramite il voto. Forse ora come non mai a Pistoia è necessario offrire un segnale di critica ferma e costruttiva rispetto ad un modo di gestire l’amministrazione pubblica e la città in completa assenza di dialogo e coinvolgimento dei cittadini. Questo per noi è indice di una condizione di emergenza democratica alla quale è necessario far corrispondere una positiva e vitale reazione da parte della società civile, a partire dall’affermazione della partecipazione stessa.
La partecipazione reale, la conoscenza e l’informazione sono elementi che garantiscono ai cittadini la possibilità di essere compartecipi della gestione del territorio e delle scelte che li riguardano, per riconquistare il senso di appartenenza alla comunità locale ed ai luoghi dove viviamo. Con questo Forum non intendiamo costituire un coordinamento di comitati e associazioni, che devono sentirsi autonomi rispetto a questa iniziativa, ma offrire alla società civile un’occasione di formazione alla partecipazione, per dare voce e forza a temi di interesse per i partecipanti.
Intendiamo pertanto contribuire a titolo personale con aderenza e concretezza a questo percorso, senza dimenticare che quello che ci accomuna è appunto una critica sostanziale all’attuale amministrazione comunale, e la convinzione che qualsiasi programma che riguardi la collettività, non deve dimenticare la centralità della persona, la tutela della qualità della vita e la salvaguardia del territorio e dei beni comuni.
La proposta che sarà avanzata nell’apertura del Forum è quella di incontrarsi in luoghi sparsi nel comune, diffondere in modo “stellare” la vera informazione e discutere apertamente e concretamente intorno a tavoli tematici, partendo dai bisogni delle persone, con l'ambizione di costruire insieme soluzioni, non solo riguardo a questioni localmente definite, ma anche e soprattutto intervenire su quello che in modo preoccupante sembra essere il disegno complessivo già scelto per la città.
Il Forum programmatico sulla città è un contenitore per la discussione ed il confronto, un’ occasione di sperimentare la partecipazione e la democrazia. Con il contributo e – soprattutto – la verifica di tutti possiamo affrontare questioni sia locali che generali, come l’assetto urbanistico e le linee di “sviluppo” della città e del territorio comunale, ed altri aspetti che dovranno essere delineati in ragione dei contributi di tutti, sciogliendo un costume secondo il quale sono solo i partiti e le loro segreterie a dover ridisegnare per tutti la città.
Voglia quindi di essere protagonisti e di contare come persone e cittadini, che sanno cosa vogliono per contribuire alla gestione della propria città e si organizzano nella convinzione che sia necessario tutelarla di fronte a scelte amministrative che hanno dimostrato poco rispetto delle persone, del territorio e dei beni comuni.
I rappresentanti del Coordinamento dei Comitati di Montesecco, Contro Cordoli e Barriere e Comitati dell'area metropolitana
Biancangela Fabbri, Nadia Orsini, Michelangelo Bolognini 
utente anonimo  (IP: 3589f931ef53935)
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