giovedì 19 gennaio 2012

Storia. 1967-1969: “repubblica conciliare” pistoiese, prematura e discussa anticipazione del “compromesso storico (sabato, 25 luglio 2009)


sabato, 25 luglio 2009

Storia. 1967-1969: “repubblica conciliare” pistoiese, prematura e discussa anticipazione del “compromesso storico

  


La “repubblica conciliare” pistoiese, 1967-1969: una prematura e discussa anticipazione del "compromesso storico"

Il Presidente della Provincia di Pistoia, il socialista Vincenzo Nardi fino ad allora a capo di una giunta minoritaria di centrosinistra, aprì seduta del 17 dicembre 1968, con questa affermazione: “la dichiarazione programmatica che ho l'onore di fare è frutto della elaborazione di una commissione della DC, del PSU e del PCI”. Nasceva così ufficialmente la cosiddetta “repubblica conciliare” la cui portata, forse anche al di là delle stesse intenzioni dei protagonisti che indubbiamente ne intuivano l'eccezionalità, ebbe subito rilievo nazionale. Un esperimento politico, di lunga  gestazione e breve vita, clamoroso ed inconsueto per periodo in cui si svolse perché per la prima volta in Italia dal 1947, seppur a livello di governo locale, cadeva la pregiudiziale anticomunista e democristiani, comunisti e socialisti, tornavano a collaborare nella gestione della cosa pubblica. Si era nel clima della contestazione studentesca del ’68 ed alla vigilia dell’ “autunno caldo” operaio del ’69, ma tutti i maggiori quotidiani e periodici italiani, spesso con le loro migliori firme, come ad es. quella di Vittorio Gorresio su «La Stampa» di Torino, dovettero occuparsi anche di Pistoia che, come gran parte della “provincia” italiana, aveva fino ad allora vissuto in modo un po’ attutito gli echi delle grandi svolte che si andavano profilando in seguito ad eccezionali eventi di portata internazionale, non ultime le “aperture” giovannee del Concilio Vaticano II. In sostanza la città si trovò, forse suo malgrado, proiettata nel ruolo per lei inconsueto di “laboratorio politico”.
Infatti il discusso e singolare accordo pistoiese fu trovato soprattutto perché, nel pur positivo trend dell’economia locale negli anni che avevano fatto seguito al “miracolo” industriale italiano, incombevano due gravissimi problemi pratici: il più grave riguardava la SACA, cooperativa di trasporti pubblici nata a Pistoia nell'immediato dopoguerra e operante anche nelle province di Lucca, Massa e Firenze, dichiarata in procedura fallimentare per un forte dissesto finanziario dovuto ad un lungo e sfortunato contenzioso con la Lazzi; l’altro problema concerneva la più importante industria pistoiese, la Breda, il cui continuo stillicidio di personale faceva paventare la liquidazione, malgrado le Partecipazioni Statali ne avessero più volte promesso il rilancio. La positiva soluzione di questi problemi, visto il quadro politico locale, non poteva prescindere dalla governabilità di Comune e Provincia che poteva essere assicurata solo dall' impegno di un ampio arco di forze politiche.
Ma vediamo per sommi capi di riassumere la lunga e complessa vicenda. L'avvento dei governi di centrosinistra (DC-PSI-PSDI-PRI) ed il conseguente processo di unificazione socialista (PSI+PSDI) finì per mettere in crisi nel 1967, sotto la spinta dell' “uomo forte” della socialdemocrazia pistoiese, il potente on. Antonio Cariglia,  la tradizionale collaborazione fra PCI e PSI a livello locale. Caddero le giunte monocolori PCI (fino ad allora sostenute dall'esterno dal PSI) al comune (sindaco Corrado Gelli) ed alla provincia (presidente Luigi Nanni), ma mentre la prima venne poi salvata in extremis dagli stessi socialisti,  la giunta provinciale fu definitivamente affossata (11.9.67) e sostituita (25.9.67) da una giunta minoritaria di centro-sinistra capeggiata da Vincenzo Nardi. Il socialista Nardi, figura prestigiosa della Resistenza pistoiese ed integerrimo democratico, si rese ben presto conto di non poter governare se non facendo appello alla collaborazione del PCI, e dopo alterne vicende di scontri e lunghi mesi di trattative, il capogruppo Beragnoli, rispose (30.12.67) annunciando in consiglio il voto favorevole dei comunisti, vista la necessità di evitare la gestione commissariale,  avvertendo, però, che si aspettava in un futuro ravvicinato la costituzione di una “nuova maggioranza” di cui doveva far parte il suo partito. Ormai la giunta comunale comunista era condizionata dall'approvazione socialista, mentre la giunta provinciale di centro-sinistra era condizionata dall'approvazione comunista.
L'inedita intesa tra DC, PCI e PSU era praticamente avviata, anche se ufficialmente il patto non sarà sottoscritto che nel dicembre dell'anno successivo.
Una nuova crisi tuttavia sopravvenne nel corso del 1968, soprattutto in seguito agli effetti locali del cattivo esito elettorale del neonato Partito Socialista Unificato alle politiche di quell'anno, e dopo lunghe e complesse trattive si arrivò finalmente e ufficialmente alla  soluzione “conciliare” che vide il comune sostenuto dall'esterno dal PSU e dalla benevola astensione DC e la provincia di centrosinistra sostenuta dall'esterno dal PCI mediante il famoso “accordo programmatico” che impegnava i tre partiti a permanenti consultazioni ed ad una collaborazione qualificante volta alla difesa delle autonomie locali, dell'occupazione ed allo sviluppo economico provinciale. I principali effetti pratici di tali trattative ed accordi avevano nel frattempo già visto la felice conclusione della “questione SACA”, con il Consiglio provinciale promotore del Consorzio Pistoiese Trasporti-COPIT (costituito, inizialmente, da rappresentanti della Provincia e del Comune capoluogo) e successivamente vedranno l'avvio a definitiva soluzione della “vicenda Breda” con un nuovo stabilimento ed un ampio piano di sviluppo progettati e garantiti dalle Partecipazioni statali. Principali protagonisti dell'intesa e di questi suoi positivi risultati furono uomini di sincera fede democratica e di buona volontà come i DC Alberto Turco, Luciano Stanghellini, Vittorio Brachi, Florio Colomeiciuc, Angiolo Bianchi, Delio Chiti e Giovan Carlo Iozzelli, i comunisti Spartaco Beragnoli, Franco Monti, Vasco Mati, Luigi Filippini e Sergio Tesi, i socialisti Nardi e Luigi Franconi. La “repubblica conciliare” fu soprattutto un accordo politico-amministrativo e contingente, tuttavia si caricò strada facendo (o fu caricato principalmente a livello nazionale) di significati politici ben più ampi. In sede locale trovò il sostegno soprattutto dalla composita corrente dorotea della DC, ma venne fieramente avversato dalla destra di quel partito e dai fanfaniani. Anche l'ala carigliana del PSU, come, ovviamente, i liberali e le destre  ne furono strenui avversari paventandone il “contagio” a livello nazionale, mentre nelle ACLI e nell'area del dissenso cattolico (“Cineforum pistoiese”) ed a sinistra, nel PSIUP,  e perfino in parte della stessa base del PCI,  si vide nell'operazione  semplicemente un incontro di potere fra comunisti e cattolici.
Il direttore de “La Nazione” Enrico Mattei attaccò subito e con pervicacia  l' esperimento definendolo spregiativamente “repubblichetta conciliare”, appoggiato nella sua azione dalla stampa nazionale benpensante,  conservatrice e dal neofascista “Lo Specchio”. Anche il settimanale diocesano “La Vita”, criticando fermamente l'accordo e mortificando i cattolici che lo avevano voluto, non  brillò certo per spirito lungimirante, all'altezza delle “aperture” giovannee.
Si mossero invece a sostegno dell'iniziativa alcuni esponenti nazionali dei partiti coinvolti e giunsero a Pistoia i democristiani della corrente di “base” Galloni e Donat Cattin, i comunisti Modica e Napolitano ed il socialista Giolitti. Ben presto però l'avvento alla segreteria nazionale DC di Flaminio Piccoli (ossessionato da una possibile “spaccatura” della DC) e del fanfaniano Otello Verreschi a quella locale, determinarono la fine dell'esperienza “conciliare” pistoiese: i democristiani presenti in giunta furono via via isolati e sconfessati dal loro stesso partito e, dopo alcuni mesi di agonia, la “repubblica conciliare” pistoiese cessò quando, nella seduta del consiglio provinciale del 6 settembre 1969, a bilancio appena approvato, gli stessi furono costretti a rassegnare le dimissioni.

                                                                                                                                                                                                
                                                                                      CarloOnofrio Gori 

Originale dell'articolo di Carlo Onofrio Gori, Questo compromesso non s’ha da fare , pubblicato sul n. 37 (lug.-ago.2004) di: 




Questo articolo è riproducibile parzialmente o totalmente previo consenso o citazione esplicita dell'Autore.
                                                           Carlo Onofrio Gori  cog@interfree.it


Commenti:
 

#1 27 Luglio 2009 - 12:47
Carissimi/e, invitarvi ad un PRESIDIO - giovedì 30 luglio, ore 17(andrebbe bene anche alle ore 18, fino alle 19) in Piazza Duomo a Pistoia(di fronte alla Prefettura) - e aspettarmi una partecipazione significativa... temo che sia una speranza destinata ad essere delusa(tanti sarete gia in vacanza e per quelli che sono a casa... ci pensa il solleone ad essere più convincente).
Eppure, talvolta, per decidere di partecipare... persino in un caldo pomeriggio, basta un po' di quella "vecchia talpa" che una volta si chiamava "la coscienza", che scava... e ripete "guarda che, per pensare bene a se stessi e al proprio BEN-ESSERE... bisogna pensare anche al BEN-ESSERE della propria comunità... perchè se le cose vanno male... le conseguenze negative si ripercuotono su tutti).
Come sapete, anche nella provincia di Pistoia e in Toscana hanno chiuso tante aziende e tra queste(per fallimento), la Recoplast di Agliana: eppure, se c'è un'azienda che è estremamente necessaria, che deve essere riaperta urgentemente(tramite un nuovo assetto imprenditoriale), che può funzionare in modo redditivo(a seguito di investimenti per modernizzare gli impianti, prendendo ad esempio il Centro Riciclo di Vedelago) e avendo la sicurezza che il lavoro non gli mancherà per moltissimi anni... questa è proprio la Recoplast, per riciclare i "rifiuti secchi"(plastica in particolare) provenienti da circa 700.000 abitanti dell'area metropolitana da Firenze a Pistoia(anzi, in quest'area, oltre alla riapertura della Recoplast... è necessario che sia costruita anche un'altra azienda simile, perchè gli abitanti che "producono" "rifiuti secchi" sono circa 1 milione e mezzo).
Insomma, partecipare al Presidio... significa contribuire alla difesa di 50 posti di lavoro e di un'azienda estremamente necessaria al riciclaggio vero della raccolta differenziata: tutti i cittadini che vogliono una politica diversa sui rifiuti(anche per non pagare i costi derivanti dallo smaltimento dei propri rifiuti fuori dalla regione toscana) è importante che lo affermino pubblicamente tramite la propria partecipazione.
Anche la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia, i Comuni, non devono limitarsi alla solidarietà: è necessario un grande impegno per trovare subito una soluzione(cioè uno stabilimento industriale vuoto e adatto all'attività produttiva della Recoplast), verificando anche un'eventuale disponibilità azionaria delle aziende pubbliche che raccolgono e smaltiscono i rifiuti, per formare il nuovo soggetto imprenditoriale e chiedendo alla Fidi Toscana il massimo sostegno finanziario possibile... per gli investimenti che sono necessari.
Sarebbe bello, giovedì pomeriggio, affacciarsi in Piazza Duomo a Pistoia e vedere "un'oasi di partecipazione" che rinfresca tante coscienze... eccessivamente rinsecchite dalla grande desertificazione umana e culturale dilagata negli ultimi anni.

Giuliano(chi vuole partecipare... per non dimenticare... mettetevi un cartello ben visibile in casa)
utente anonimo  (IP: 33301c968af6832)

#2 30 Luglio 2009 - 08:43
Una vicenda di storia politica "d'altri tempi" che portò Pistoia sulle prime pagine dei giornali e chemolti avevano dimenticato. Hai fatto bene a riproporla ed a tornare (malgrao il caldo)....al tuo blog!
Complimenti e a presto.
Luigi
utente anonimo  (IP: 6cb29231e4c5f15)

#3 31 Luglio 2009 - 08:27
Caro professore, sono contenta che sia tornato a scrivere, ho letto con interesse questo suo articolo che, come ha giustamente detto il sig. Luigi, riporta a problematiche "di altri tempi", comunque interessanti per chi è appassionato, come noi, di storia. Purtroppo, e questa è l'amarezza, la storia, maestra di vita, e lo dico da insegnante, oggi dovrebbe rivelare molto alla gente... sarebbe utilissima, molti la seguono in tv o comprando dvd, ma dai comportamenti correnti sembra che pochi apprendano la lezione che ne deriva!
Comunque grazie, professore, ed auguri!
Maria Betti
utente anonimo  (IP: 3ac3cb96cde3c53)

#4 02 Agosto 2009 - 07:50
Da pochi giorni, sulla recinzione di un cantiere(all'inizio di Via Montalese, di fronte a Panorama) è apparsa una scritta: "Affogateci nel cemento, merde!".
Immaginando a chi sia indirizzata, indubbiamente è una critica espressa in toni estremi, ma le parole iniziali esprimono bene uno stato d'animo presente anche nella città di Pistoia nei confronti di un eccesso di crescita urbanistica dissennata, di una cementificazione che, da Viale Adua a Bottegone, ha consumato tanto suolo pistoiese, privando la cittadinanza del verde e degli spazi pubblici che per legge alla cittadinanza erano dovuti.
Lo apprendiamo dalla vicenda di via Cammelli: respingendo il progetto il Consiglio Comunale stesso ha riconosciuto non solo che in quel progetto non erano previste sufficienti dotazioni di verde, di parcheggi, ecc., ma che nel Comune esiste un deficit di 48 ettari di spazi pubblici perchè sono state sottovalutate le quote di tali spazi a carico dell'edilizia privata.
L'edilizia privata è cresciuta così a dismisura anche grazie a questo sconto: palazzi e palazzoni sono potuti crescere anche dove avrebbero dovuto esserci aree di uso comune. E nonostante questo eccesso di crescita edilizia è stata trascurata la necessità di una politica organica per l'edilizia residenziale pubblica, destinata alle fasce sociali più disagiate(assumendosi, chi ha governato la città, la responsabilità di non avere speso ingenti risorse a disposizione per questo tipo di edilizia).
Anche nel nuovo Regolamento urbanistico si indica come prioritaria la necessità di aprire una stagione che porti all'incremento dell'Edilizia Residenziale Pubblica(di qualità e a canone sociale).
Con le opportunità che i Comuni avranno, a seguito dello sblocco di 143 milioni di euro del "Piano di Edilizia Sociale" che il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato in questi giorni, è necessario pensare ad interventi che non vadano a concentrare cemento e disagio in quartieri già caratterizzati per alta densità abitativa e problematicità sociale(come alle Fornaci), ma capaci di pianificare con l'edilizia popolare luoghi a misura di un abitare armonico e sano.
All'anonimo poeta della via Montalese diciamo: per ora "ci hanno affogato nel cemento".

Associazione per la Sinistra di Pistoia
utente anonimo  (IP: 224b5ccde90584d)

#5 02 Agosto 2009 - 08:56
Vi anticipiamo le iniziative che si svolgeranno nel corso della Festa de l'Unità del Partito democratico di Bologna.

Presso lo spazio ANPI

Mostra sui 65 anni di storia dell' ANPI

La mostra sarà visitabile tutte le sere di apertura della festa, dalle 19.30 alle 23.30; all' interno dello stand sarà inoltre possibile iscriversi all' ANPI e acquistare le pubblicazioni dell'associazione.

Presso la libreria della festa

Presentazione dei volumi:

domenica 30 agosto ore 21.00

Massimo Storchi, " Il sangue dei vincitori. Saggio sui crimini fascisti e i processi del dopoguerra (1945-46)", Aliberti, 2008

Con Paola Zagatti, ISREBO

martedì 15 settembre ore 21.00

Simona Salustri, La nuova guardia. Gli universitari bolognesi tra le due guerre (1919-1943), Clueb, 2009

Con Brunella Dalla Casa, ISREBO

venerdì 18 settembre ore 21.00

Luciano Casali - Dianella Gagliani (a cura di), La politica del terrore Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna, L'ancora del Mediterraneo, 2008

Con Mauro Maggiorani, direttore ISREBO

Presso lo spazio del sindacato

Sabato 12 settembre ore 21.00

Presentazione del dvd Lo stato di eccezione sul processo per le stragi di Monte Sole

Alla presenza del regista Germano Maccioni e dello sceneggiatore Loris Lepri

http://www.lostatodieccezione.com/

Presso Spazio donna

Mercoledì 16 settembre ore 21.00

Presentazione del libro di Patrizia Dogliani Il fascismo degli italiani. Una storia sociale, Utet, 2008

Con Elda Guerra e Giorgio Tonelli

Cordiali saluti
ANPI provinciale Bologna

ANPI - ANPPIA
Via della Zecca 2
40121 Bologna (BO)
Tel. 051.235615 /051.231736
Fax 051.235615
utente anonimo  (IP: 224b5ccde90584d)

#6 08 Agosto 2009 - 05:57
Dopo quella di Livorno, bella e riuscita, ancora una festa di Sinistra e Libertà in riva al mare: Marina di Massa, Parco pubblico di Ricortola, dal 7 al 16 agosto. Il programma delle iniziative politiche.

Scegli i cinque temi che ritieni più importanti e sui quali basare le campagne di Sinistra e Libertà da settembre in poi. 16 temi per 5 campagne, da scegliere on line.

Le sindacaliste di Funzione pubblica e Fiom della Cgil hanno promosso una petizione on line. Innalzamento dell’età pensionabile: fermiamo questa ingiustizia.

Un commento di Betty Leone a margine dell’indagine Istat sulla povertà. Non si vince la povertà con politiche caritatevoli.

Un italiano ed una donna straniera si sposano a Palazzo Vecchio. Nasce un’assurda polemica. Un matrimonio perfettamente legale e giusto: quella donna potrà vivere senza paura. L’intervento di Alessia Petraglia.

Il governo bistratta anche la cultura. Le consigliere Giovannini e Petraglia presentano una mozione. Il Consiglio regionale della Toscana approva una mozione per il ripristino del Fondo unico per lo spettacolo.

Buone ferie e arrivederci a settembre.

Sinistra Democratica Toscana
utente anonimo  (IP: 5857dffb3d7ad39)

#7 10 Agosto 2009 - 14:47
Caro Carlo, ti mando anche qui un saluto. Ho letto questo tuo post con interesse: 1967-1969, almeno quella era politica. Oggi? Che dire?
A proposito ho seguito su una mail list alla quale sono associato (DEportatimaipiu@googlegroups.com) il dibattito sviluppatosi su questo interessante quesito:

Cari amici e compagni della lista,

pensate che il presidente del consiglio Silvio Berlusconi rispetti l'articolo 54 della Costituzione ?
Mi piacerebbe avere qualche vostro parere
marcella de negri

Articolo 54

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.


L'hai vista anche tu? Hai visto l riposte? Interessante... no?

Ciao e se non sei ancora in vacanza, vacci!
Alex
La mia homepage: http://ALEXutente anonimo  (IP: e7f52cc826b61ca)

#8 12 Agosto 2009 - 17:02
Carissimi/e, di seguito invio alcune significative riflessioni sulla "situazione italiana".
In quella di Don Luigi Ciotti c'è una frase che, a mio parere, dovrebbe essere meditata da tutte le persone che vogliono difendere la democrazia, i beni comuni, i diritti, l'ambiente, la pace e la convivenza pacifica: "... l’indifferenza e la rassegnazione sono i mali peggiori per un popolo che vuole realmente cambiare le cose".
Il Re degli imbroglioni è nudo(ormai lo sanno persino le persone che l'hanno votato perchè esprimeva al meglio gli egoismi individuali e quella mentalità prepotente che, come dice Marco Revelli, "sta avvelenando, passo dopo passo, anche il nostro immaginario collettivo").
Per "cacciarlo" è necessaria una grande volontà d'iniziativa politica e di dialogo verso la parte più onesta e democratica degli italiani che l'hanno votato e soprattutto verso quella parte di popolo italiano di sinistra che non va più a votare perchè è profondamente deluso, sconcertato e scoraggiato: purtroppo non sembra che il Pd e l'Idv abbiano la capacità di sviluppare l'iniziativa politica e l'opposizione democratica che sarebbe necessaria.
Il Pd è impegnato in un dibattito congressuale dove non emergono le diversità di contenuti programmatici tra chi sostiene Franceschini e chi sostiene Bersani(un appello: se ci sono... qualcuno mi aiuti a capirle): l'impressione è che si stanno aggregando "cordate" in base a logiche di potere(basta guardare anche alla Toscana... dove Andrea Manciulli - quello che nelle ultime elezioni ha sostenuto la parte più conservatrice del sistema di potere del Pd e le conseguenti logiche spartitorie, delle postazioni di potere, tra ex Ds e ex Margherita - sostiene Bersani(mentre i suoi alleati di pochi mesi fa - Agostino Fragai, Lido Scarpetti, Caterina Bini, Gianfranco Venturi, Federica Fratoni, ecc. sostengono Franceschini).
E anche chi (come Vannino Chiti, Renzo Berti, ecc.) non ha ancora dichiarato chi intende sostenere(dicendo che non vogliono partecipare ad un "votificio" e che occorre discutere di contenuti programmatici... ma poi anch'essi non dicono niente proprio sui contenuti), penso che abbiano preso una posizione attendista... per scegliere quando sarà più chiaro di oggi chi vincerà il Congresso del Pd... cioè per salire sul carro del vincitore.
Da questo quadretto deprimente emerge sempre più che, in Italia, è necessario ricostruire un Partito di Sinistra nuovo e credibile ed è necessario anche scuotere dal torpore e dallo scetticismo il popolo della sinistra.
In questo senso, sabato 5 e sabato 12 settembre, ci sono due appuntamenti diversi e importanti in provincia di Pistoia, che cercano di rispondere a queste necessità e siete tutti/e invitati/e a partecipare:
Sabato 5 settembre - ore 15,30
nel Circolo Arci di Pontenuovo
ASSEMBLEA PUBBLICA
promossa dall'Associazione per la Sinistra
sul tema:
SPAZIO ALLE IDEE, PER LA SINISTRA DEL FUTURO.
(Incontro aperto a tutte le persone che chiedono UN'ALTRA POLITICA)

Giuliano
utente anonimo  (IP: ba34555c8bb477d)

#9 20 Agosto 2009 - 05:43
Il 23 agosto del 1927 negli Stati Uniti vennero uccisi, innocenti, Sacco e Vanzetti colpevoli di essere italiani, in primo luogo, e poi anarchici.
Vanzetti faceva il pescivendolo, Sacco era un calzolaio: il fatto di essere degli immigrati di nazionalità italiana, di essere anarchici e impegnati al fianco dei lavoratori nelle lotte per la difesa dei loro diritti ne sancì la loro condanna e morte.
In questi giorni cade l'82° anniversario della loro morte e mi permetto di ricordare il mio libro, recentemente edito con la prefazione di Giuliano Montaldo, il quale offre un'ampia biografia con l'utilizzo di moltissime fonti inedite - sui due anarchici e ci rimanda a problemi di estrema attualità : immigrazione, razzismo, intolleranza e pena di morte.

Cordiali saluti.

Lorenzo Tibaldo

Sotto un cielo stellato
Vita e morte di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti

Prefazione di Giuliano Montaldo

claudiana srl
utente anonimo  (IP: bb4bcd669dfab02)

#10 21 Agosto 2009 - 06:05
In occasione del 1° anniversario della scomparsa del Maestro Jorio Vivarelli

la Fondazione e il Comune di Montale

invitano la S.V. alla presentazione del documentario DVD

Jorio Vivarelli scultore: la materia della vita

a cura di Veronica Ferretti e di Leandro Giribaldi che presenteranno il filmato

Martedì 1 settembre 2009 – ore 21.00

Villa Colle Alberto – Via Risorgimento, 123

Fognano, Montale

La Sua presenza è particolarmente gradita.
utente anonimo  (IP: 3ac3cb96cde3c53)

#11 28 Agosto 2009 - 14:59
Caro Carlo, è un pezzetto che non ti sento e che non scrivi: ....vacanze? Fammi sapere.
Mario
La mia homepage: http://MARIOutente anonimo  (IP: 2cc9cd6f87eca99)

#12 05 Settembre 2009 - 07:10
Lo Spazio di via dell'Ospizio

Domenica 6 settembre ore 18.30, inaugurazione mostra fotografica
"Le vite degli altri"

fotografie intorno al mondo

a cura della associazione Amici di Francesco
utente anonimo  (IP: 2f910216318be30)

#13 06 Settembre 2009 - 07:02
Caro Becherelli, leggo ora purtroppo con grandisimo ritardo (di solito non ho spesso occasione di tornare sui post già pubblicati) il Suo commento del 10 Giugno 2009 - 21:00 al mio post su "Pippo" di lunedì, 27 novembre 2006.
La ringrazio per l'attenzione e Le faccio i miei sinceri complimenti per il Suo interessante blog e per questo post: ovviamente il permesso che cortesemente mi chiedeva è senz'altro, e con gioia, accordato.
Buon lavoro e tante buone cose.
Carlo O. Gori
La mia homepage: http://historiablogori.splinder.com Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utentegorca49

#14 06 Settembre 2009 - 08:18
a S.V. è invitata al


SEMINARIO DI STUDIO

LA VALORIZZAZIONE DEI TRENI STORICI IN TOSCANA
IL FUTURO DEL DEPOSITO ROTABILI STORICI DI PISTOIA

Pistoia, sabato 19 settembre 2009 Auditorium T. Terzani, Biblioteca San Giorgio Pistoia, via Pertini

Con il patrocinio di

Comune di Pistoia
Associazione Amici di Groppoli
Associazione Toscana Treni Storici

Con la collaborazione e il sostegno di

Camera di Commercio Industria, Agricoltura e Artigianato di Pistoia

In collaborazione con

Associazione
Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale


Ore 9.15 - Introduce e coordina

Gian Piero Ballotti, Presidente dell’Associazione Amici di Groppoli

Saluti e interventi

Silvia Ginanni, Assessore all’Urbanistica del Comune di Pistoia

Rinaldo Incerpi, Presidente C.C.I.A.A. di Pistoia

Neri Baldi, Presidente dell’Associazione Toscana Treni Storici - Italvapore

Ore 10.15 - Relazioni

La conoscenza: storia e memoria

Stefano Maggi, Università di Siena
LINEE E TRENI STORICI: UN PATRIMONIO DELLA TOSCANA

Andrea Ottanelli, Direttore di “Storia Locale”
PISTOIA E LA FERROVIA. LA STAZIONE E GLI IMPIANTI DI
SERVIZIO. GENESI ED EVOLUZIONE

La valorizzazione: esperienze e proposte

Fabio Malavasi, Presidente del Museo ferroviario piemontese
L’ESPERIENZA DEL MUSEO FERROVIARIO PIEMONTESE

Gianluca Giovannelli, Università di Firenze
LA PROPOSTA DI UN PARCO-MUSEO DEI TRENI STORICI

Ore 12.00 - Interventi

Federica Fratoni, Presidente della Provincia di Pistoia
Giorgio Petracchi, Presidente dell’Associazione Storia e Città
Renato Covino, Presidente AIPAI

Ore 12.40 - Conclusioni

Riccardo Conti, Assessore al territorio e alle infrastrutture
della Regione Toscana

A conclusione dei lavori è prevista
una breve visita al Deposito rotabili storici di Pistoia
cui seguirà un buffet all'interno della rimessa
gestita dall'Associazione Toscana Treni Storici
per la manutenzione delle locomotive.


Info
Comune di Pistoia, Segreteria dell’Assessorato all’Urbanistica
Tel. 0573 371564
m.geri@comune.pistoia.it
Provincia di Pistoia
REGIONE
TOSCANA
La mia homepage: http://deskutente anonimo  (IP: 33301c968af6832)

#15 12 Settembre 2009 - 06:15
Domenica 13 settembre - ore 21,30
CONTRO L'OMOFOBIA
FIACCOLATA A PISTOIA
"GAY E’ OK ! STOP OMOFOBIA!"

Dopo tutti gli avvenimenti e azioni omofobe contro le persone e la comunità LGBT, un gruppo di persone e di associazioni ha deciso di organizzare una fiaccolata in ricordo di tutte le vittime per Omofobia e per tutte quelle persone che hanno ricevuto attacchi solo perché ritenuti diversi, malati o semplicemente non conformi alla società.
La fiaccolata inizierà dal Parterre di Piazza Mazzini dove ci sarà il ritrovo dalle ore 21:30, con partenza intorno alle 22 e il percorso sarà il seguente:
- Partenza Parterre di Piazza S.Francesco(Conosciuta come Piazza Mazzini)
- Proseguire per via Bozzi, via Curatone e Montanara, via Buozzi, piazza Gavinana, via Cavour, Piazza S.Leone, via Roma. Arrivo in piazza Duomo.
La fiaccolata dovrebbe durare una 30 ina di minuti, più o meno.
Preghiamo ogni singolo partecipante di:
- Venire vestiti con una Maglia/T shirt bianca, vi forniremo poi del materiale come manifesti se vorrete indossarli
- Se volete portare striscioni o cartelloni da tenere in mano o da indossare vi preghiamo di non scrivere frasi offensive o non reali verso cariche pubbliche, amministrative o religiose.
Tutti coloro che parteciperanno alla fiaccolata, singoli o associazioni o gruppi, dovranno aver presente i seguenti valori:
- Prima di ogni cosa, vi deve sempre essere il rispetto per la singola persona in quanto tale, nessuno è diverso, nessuno è superiore. Siamo tutti uguali.
- Uguaglianza, rispetto e libertà;
- L’omofobia e la transfobia sono due metastasi della nostra società da eliminare.

Associazioni promotrici:
- Associazione Culturale Apois www.apois.it
- Arcigay La Giraffa Pistoia
- Coordinamento Laico Pistoia
.................................................
L'Associazione per la Sinistra della provincia di Pistoia
aderisce e invita alla più ampia partecipazione.
utente anonimo  (IP: d260aae6e4c04f9)

#16 12 Settembre 2009 - 06:18
Agliana-Quarrata, Pistoia, di nuovo Pistoia... e poi a Roma ed a Napoli(TUTTO in DIFESA della COSTITUZIONE).

Domani, ore 18, da Agliana parte la MARCIA PER LA GIUSTIZIA AGLIANA-QUARRATA.

Domenica 13/9 - ore 21,30 - a Pistoia c'è una fiaccolata CONTRO L'OMOFOBIA.

Martedì 15/9 ore 18, a Pistoia(sul Globo) c'è un Presidio in difesa della libertà d'informazione.

Sabato 19/9, a Roma c'è una manifestazione in difesa della LIBERTA' D'INFORMAZIONE.

Domenica 20/9, a Napoli, forse inizierà il cammino per un Partito di Sinistra che guarda la futuro.

Giuliano
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#17 19 Settembre 2009 - 06:57
Il 20 settembre, alle ore 21.00 presso la Festa per l'unità dei comunisti e della sinistra d'alternativa (Casa del popolo di Bottegone), sarà in scena lo spettacolo "L'estate di Simone", diretto da Lorenzo Gori e Marta Quilici, interpretato dagli operai radicifil, in un testo parzialmente modificato. Riteniamo particolarmente qualificante che nella nostra festa venga effettuato uno spettacolo che mette in scena il dramma della crisi economica e della perdita del posto di lavoro, per cui invitiamo tutte e tutti a non mancare all'evento

Rifondazione Comunista Bottegone
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#18 21 Settembre 2009 - 05:50
Ordine del giorno di Francesco Maringiò, Alfio Nicotra:

Obama rappresenta ad un tempo discontinuità e continuità. È giunto alla presidenza al momento in cui scoppiava la grande bolla finanziaria, che rendeva manifesta la crisi capitalistica e quando la politica estera di Bush manifestava evidenti segni di fallimento sui fronti principali da lui aperti – Iraq, Afghanistan, Medio Oriente – ed era incapace di contenere il movimento di emancipazione in America Latina. Obama viene eletto presidente quando gli USA sono costretti a ridisegnare la loro politica estera ma non vi è alcuna rinuncia al militarismo con la disseminazione di basi militari in tutto il mondo (di recente ben 7 in Colombia, chiaramente volte contro i paesi come il Venezuela e la Bolivia, per non parlare da noi della base di Vicenza) e l’aumento del contingente militare in Afghanistan.

L’Afghanistan continua ad essere centrale nella strategia USA, che qui ha trascinato con la NATO anche la UE. E proprio sull’Afghanistan è necessario attivarsi sin da subito per essere i promotori di un vasto movimento per la pace che coinvolga comitati ed associazioni, rivendicando l’immediato ritiro delle truppe italiane e della NATO dall’Afghanistan, unendo la lotta contro le politiche interventiste e di guerra alle sempre più gravi questioni sociali.

L’assurdità di aver voluto svolgere in un paese in guerra ed occupato militarmente delle elezioni – sui cui brogli si è espressa addirittura l’Onu – dimostra che non è possibile esportare con le armi la democrazia ma che è necessario avviare prima un processo di pace e riconciliazione nazionale basato sull’autodeterminazione del popolo afghano.

Pertanto il Prc si impegna a promuovere, insieme con i soggetti della Federazione e i movimenti e reti contro la guerra, un forte movimento di massa, dotato possibilmente di forme di coordinamento stabili, con la costruzione di comitati coordinati nazionalmente che sfocino in manifestazioni locali e centrali.

Francesco Maringiò, Alfio Nicotra
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#19 23 Settembre 2009 - 12:34
Venerdì 25 settembre, alle ore 18, presso Lo Spazio di via dell'ospizio, Libreria-Galleria d'arte-Sala da tè, verrà presentato il volume del pistoiese Paolo Albani "Dizionario degli istituti anomali del mondo" (Quodlibet, CompagniaExtra, 2009, pag. 286, euro 14,50). Oltre all'autore, parteciperanno alla serata Jean Talon, traduttore tra gli altri di Henri Michaux e Georges Perec, e direttore insieme ad Ermanno Cavazzoni della collana Compagnia Extra per l'editore Quodlibet, e Matteo Prati direttore di Psicologia cacopedica, rivista di fantascienza interiore e miseria terrestre e fondatore del Centro Studi Patologie Inapparenti.

Il Dizionario degli istituti anomali del mondo descrive e documenta l'attività di strampalatissime associazioni, club, partiti, accademie, scuole o simili dalle finalità a volte ridicole, a volte insensate o stupide oltre ogni dire, che però sempre insegnano qualcosa sulla specie umana, e la sua indefessa agitazione mentale. Istituto di Demenza Volontaria, Agenzia Generale del Suicidio, Istituto Scientifico per il Regresso Umano, Camera di Scrittura per Inoperosi, Collegio della Sragione, Centro per la Diffusione delle cognizioni inutili, Società Segreta di Letteratura Portatile, per fare qualche esempio.
Alcuni di questi istituti sono esistiti o esistono, altri sono allo stato ancora di ipotesi avanzata da qualche pensatore, da qualche scrittore non ortodosso, da aspiranti scienziati e aspiranti capipopolo.
utente anonimo  (IP: 5857dffb3d7ad39)

#20 24 Settembre 2009 - 06:58
Documento conclusivo dell’Assemblea di Sinistra e Libertà di Napoli
Parte la costruzione della nuova forza della sinistra italiana

image "E' costituito il Coordinamento Nazionale di Sinistra e Libertà, composto da membri in rappresentanza dei partiti fondatori e delle tante elettrici e dei tanti elettori non iscritti a nessun partito o movimento.

Il coordinamento è composto da Daniela Brancati, Paolo Cento, Gim Cassano, Lisa Clark, Marco di Lello, Claudio Fava, Grazia Francescato, Umberto Guidoni, Gianni Mattioli, Gennaro Migliore, Riccardo Nencini, Mauro Palma, Michele Ragosta, Luca Robotti, Simonetta Salacone, Giuliana Sgrena, Nichi Vendola, Alessandro Zan.
All'interno del coordinamento verranno conferiti incarichi di lavoro.

Entro il 15 ottobre dovranno essere costituiti i Coordinamenti Regionali di Sinistra e Libertà, che potranno avere fino ad un massimo di 11 membri e scelti con gli stessi criteri.

Al fine di sostenere l'azione politica di Sinistra e Libertà, viene istituita una specifica Carta di Adesione al costo di 10 euro per i giovani fino a 18 anni e 30 euro per tutti gli altri.

Vengono istituiti 2 gruppi di lavoro (uno sul programma e l'altro su regole e partecipazione) e Forum tematici inerenti le campagne già varate. La partecipazione ai Forum è libera e individuale.

I Gruppi di lavoro sono costituiti da 60 membri ciascuno.
Nel mese di Dicembre si terrà la Conferenza Programmatica di Sinistra e Libertà.

E' stata assunta la proposta di inserire il termine ECOLOGIA, in luogo dei 3 simboli attualmente presenti nel semicerchio inferiore, nel simbolo di Sinistra e Libertà.

Tutte queste decisioni saranno sottoposte a verifica nella prossima Conferenza Programmatica di dicembre.

All'indomani delle prossime elezioni regionali si terrà il Congresso fondativo di Sinistra e Libertà." 
utente anonimo  (IP: 9aaf6b289af71e0)

#21 26 Settembre 2009 - 07:28
Sabato 3 ottobre a Roma con la CGIL
per la libertà d'informazione

La CGIL rinnova la propria adesione alla manifestazione promossa dalla FNSI(Federazione nazionale della stampa) a difesa della libertà d’informazione e per rafforzare i valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione che garantiscono ad ogni cittadino il diritto inalienabile alla conoscenza e alla informazione completa e plurale.
La manifestazione non si archivia... perché i problemi non sono archiviati.
L’impressionante escalation di questi mesi e di queste ore contro il ruolo di una informazione libera e plurale richiede una reazione adeguata ed immediata e una continuità di mobilitazione successiva.
Per contribuire alla migliore riuscita della manifestazione,
la CGIL di Pistoia organizza il viaggio in pullman con partenze da:
- Pistoia ore 9,30 davanti Breda - Via Ciliegiole
- Montecatini ore 9,15 davanti allo Stadio
- Montale ore 9,15 davanti Circolo Arci
- Agliana ore 9,30 parcheggio Coop
Prenotazioni presso le sedi CGIL della provincia di Pistoia
- Ai partecipanti è richiesto un contributo di 10 euro da versare alla prenotazione.
CGIL, Via Puccini 104 - Pistoia - 0573 3781

La mia opinione:

La manifestazione del 3 ottobre, per la libertà d'informazione, è contro ogni tentativo del potere politico(il governo del Re della mistificazione) e del potere economico di ridurre i pochissimi spazi che sono rimasti per un'informazione plurale.
Oltre a questo, a mio parere, sarebbe di fondamentale importanza anche un appello ai giornalisti per dirgli: se avete una coscienza ed un etica professionale, non scrivete(per compiacere il padrone del vostro giornale o per vostra pigrizia...) solo quello che vuole il potere politico/economico(che spesso esprime "una propaganda unica").
Per esempio, le guerre degli ultimi anni..., non è vero che avevano come motivazione la lotta al terrorismo e la difesa della democrazia, ma per imporre "un potere imperiale" e per il controllo delle materie prime.
Troppi giornalisti(di quasi tutti i giornali) hanno raccontato, come pappagalli, giorno dopo giorno, una montagna di menzogne... quelle che vuole il sistema di potere politico/economico/finanziario a livello mondiale.
Giuliano
utente anonimo  (IP: d0f882b923ba223)
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