venerdì 20 gennaio 2012

Storia. Pistoia e Garibaldi: storia di un monumento (lunedì, 07 febbraio 2011)


lunedì, 07 febbraio 2011

Storia. Pistoia e Garibaldi: storia di un monumento

  

Pistoia e Garibaldi: storia di un "tormentato" monumento equestre2451220541_5d447e2a25_b

Il 17 luglio 1904 in Pistoia veniva (finalmente!) inaugurato il monumento a Garibaldi. L' atmosfera era di festa e vedeva la rilevante partecipazione di reduci garibaldini giunti da varie città d'Italia. In Piazza S. Domenico venne scoperta una statua equestre in bronzo dell'Eroe, posta su un massiccio basamento in marmo, opera dello scultore bolognese Alessandro Garella e fusa nella pistoiese Fonderia Lippi. Il "finalmente" iniziale ci sta tutto; infatti ben ventidue anni erano trascorsi dalle prime entusiaste proposte volte all'erezione del monumento, venute subito dopo la morte del Generale nel 1882, e l'effettiva inaugurazione! Questo più che ventennale ritardo non può non incuriosire; crediamo quindi meriti soffermarsi un po' su questa storica circostanza. 
I rapporti di Pistoia con Garibaldi risalivano al 1860: Pietro Beccarelli, un bracciante della frazione di Saturnana, si imbarcava sul "Piemonte" mentre la nave sostava per rifornirsi ad Orbetello e l'11 maggio il pistoiese sbarcava con i "Mille" a Marsala . Successivamente ed a più riprese altri 250 pistoiesi partecipavano alla Campagna Meridionale.
Ad uno di questi, Giuseppe Civinini (1835-1871), poi giornalista e politico noto a livello nazionale, furono affidati importanti responsabilità nell'intendenza dell’esercito garibaldino. Il giovane pistoiese si distinse per competenza e correttezza tanto che divenne segretario del Generale. Lo seguì nel 1862 sull'Aspromonte, ne condivise la prigionia al Varignano e l'esilio a Caprera e fu nuovo vicino a lui, nel pieno della mischia, a Bezzecca nel 1866.
Un altro famoso garibaldino, il colonnello Stefano Dunyov (1816-1889), ungherese di lontana origine bulgara, divenne cittadino pistoiese d'adozione dal 1872 e non poche epigrafi, poste da municipalità e governi (una anche recentemente da parte dell'Ungheria) all'altezza della sua abitazione in via Verdi n. 19, ne commemorano l'eroica figura.
Al n. 40 della centralissima via della Madonna un'altra lapide ci ricorda che Garibaldi nel luglio 1867, in un clima di entusiasmo popolare, visitava per la prima volta la città. Il Generale non poteva immaginare che di lì a poco, il 24 settembre, avrebbe di nuovo, suo malgrado, fatto sosta a Pistoia, nell'allora importante stazione ferroviaria, mentre veniva tradotto prigioniero ad Alessandria dopo un ennesimo, fallito, tentativo di liberare Roma dal potere temporale dei papi ed unirla all’Italia. In quel frangente i garibaldini ed i democratici pistoiesi si dirigevano verso la stazione nel vano tentativo di liberare l'Eroe. 
Ne seguiva una vera e propria sollevazione cittadina protrattasi fino al giorno 26.
Di lì a poco, il 20 ottobre, ben sessantasei pistoiesi prendevano parte alla sfortunata impresa di Mentana.
Il culto di Garibaldi, già vivo dagli anni Sessanta ed alimentato dalle fresche notizie delle sue gesta di eroe nazionale e nel contempo cosmopolita, era enorme e non solo in Italia. Dopo la scomparsa dell'Eroe, nel 1882 , assumeva, a livello popolare, la forma di una "immaginazione mitica e la forza di un sentimento religioso attivo".
Anche i moderati ed i clericali, fieri avversari del Generale in vita, non potevano più "parlar male di Garibaldi", ma cercavano esorcizzarne la figura di socialista (favorevole, tra l'altro, alla Comune di Parigi) di sostenitore delle società operaie di mutuo soccorso e di massone anticlericale, proponendone una rivisitazione in chiave unitaria e nazionale.
Indubbiamente il socialismo di Garibaldi fu più umanitario e gradualista che scientifico o anarchico (nel periodo della Prima Internazionale non fu certo in sintonia con Marx e nemmeno col collettivismo di Bakunin) ed inoltre il Generale era stato costretto per lungo tempo a sacrificare i suoi realistici e concreti ideali sociali alla suprema causa dell'Unità e dell'Indipendenza nazionale. Tuttavia per i democratici ed i radicali la figura di Garibaldi era e permaneva una bandiera che non poteva e non doveva essere impugnata da quelli che, in vita, l'avevano tenacemente avversato!
Le divergenze politiche sulla persona dell'Eroe si manifestarono quindi anche a livello cittadino quando, nel 1882, da parte dei garibaldini pistoiesi, pur di far presto, si pensò di dedicare al Generale un "busto posato su una colonnetta di bronzo" alla cui modesta spesa poteva sopperire una sottoscrizione popolare. A tale proposta i moderati contrapposero, forse non a caso, il progetto di un costoso monumento concepito in chiave universalistica "grande e solenne" ed i cui tempi di realizzazione sarebbero stati, presumibilmente, molto dilatati. Fra i due "partiti" avvennero interminabili dispute col risultato che non fu dato corso a nessun progetto. Il dibattito, mai veramente sopito, riprese improvvisamente vigore dopo ben dieci anni, nel 1892, anno di nascita del Partito Socialista, quando i socialisti pistoiesi costituirono un nuovo comitato, tendente, pur di avere finalmente il monumento, a riproporre la realizzazione di un'opera semplice, finanziata solo con i fondi raccolti fra i lavoratori. Tuttavia anche questa iniziativa, lodevole, ma decisamente di parte, non poteva, fatalmente, che essere boicottata dai moderati.
Alla fine del secolo, il culto di Garibaldi venne ormai accettato anche dall'iconografia ufficiale monarchico-umbertina; si affermò definitivamente il filone celebrativo e monumentalistico e in Pistoia quasi tutti concordarono sul progetto di un monumento imponente.
I contrasti politici, apparentemente sopiti, però insorsero nuovamente sulla questione dell'ubicazione della scultura. Sulla prime apparve vincente la tesi, sostenuta da ben due commissioni e dal Consiglio comunale, di chi proponeva una sua sistemazione in piazza del Duomo, ma le forze moderate e clericali, anche attraverso due petizioni, manifestarono una decisa opposizione. La disputa si protrasse ancora per circa quattro anni, finché tutti i contendenti, dato il notevole costo dell'opera preventivata, furono costretti ad accettare il concorso finanziario della Cassa di Risparmio, ma era un contributo condizionato dal fatto che il monumento non dovesse essere assolutamente collocato in piazza del Duomo.
Il Consiglio comunale, dopo ulteriori defatiganti discussioni che impegnarono vari gruppi di esperti e dopo aver respinto varie ipotesi di collocazione (Piazza Mazzini, Piazza Stazione, ecc.) scelse finalmente piazza S. Domenico, allora più defilata rispetto ad oggi, (poi denominata piazza Garibaldi) dove il monumento fu finalmente collocato nei primi mesi del 1904, ma non senza un ulteriore strascico di ricorsi giudiziari e traversie burocratiche.
Il 2 giugno 1909, cinque anni dopo l'inaugurazione, "i reduci garibaldini pistoiesi" fecero porre alla base dell'opera una corona in bronzo con al centro un fascio littorio, simbolo allora comunemente usato dalle associazioni democratiche ed operaie. Curiosamente qualche antifascista pistoiese, dopo la caduta del regime mussoliniano, non avendo evidentemente ben considerato l'iscrizione, proporrà senz'altro di toglierlo. Quel fascio "democratico" era stato scambiato, in una comprensibile furia iconoclasta, per uno dei tanti fasci a suo tempo apposti dal P.N.F. su edifici e monumenti, divenuti ormai simboli di un regime che in effetti non aveva certo esitato ad appropriarsi a fini propagandistici anche della figura del Generale. Indubbiamente una sorta di "appropriazione indebita" testimoniata in sede locale dal settimanale fascista "Il Littorio" sulle cui pagine, il 5 giugno 1932, si era giunti a scrivere: "Non abbiamo più tra i piedi tribuni, e retori e faziosi a snaturare la leggenda garibaldina a farsene materia incandescente per i comizi di piazza e per le apostrofi operettistiche di Montecitorio....L'Italia fascista è com'Egli la volle nelle sue solitarie meditazioni di Caprera".                    
Segnali innegabili che le dispute fra moderati e radicali, fra destre e sinistre, sull' "appropriazione" della figura di Garibaldi - naturalmente, non solo prerogative pistoiesi - venivano da lontano e sarebbero proseguite a lungo!
                                                                                       
                                                                                                                                                                      Carlo Onofrio Gori  
  

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carlo.onofrio.gori@facebook.com



Sintesi di articoli già pubblicati:
Carlo O. Gori, Pistoia terra di garibaldini. Il rapporto tra l’Eroe dei Due Mondi e i pistoiesi dalla spedizione dei Mille al recente restauro del monumento equestre, in"Microstoria", n. 26 (nov.dic. 2002);
Carlo O. Gori, Pistoia e Garibaldi: storia di un "tormentato" monumento equestre, in "Camicia rossa"n..4 (nov. 2002-gen. 2003)

Conf. Massa C. 06.11.2010 (7a)Attenzione: il post di questo blog e questi articoli sono riproducibili parzialmente o totalmente solo previo consenso o citazione esplicita dell'autore e del sito web e/o rivista.


LAMPORECCHIO Mostra al Teatro Comunale

Domenica 27 febbraio ore 18.00 Inaugurazione della Mostra nell'ambito delle celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia

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Commenti:
 

#1 07 Febbraio 2011 - 10:16
 
Appello - Ricostruire il Partito Comunista
Un manifesto politico con le prime 1000 adesioni
"Alle comuniste e ai comunisti comunque collocati - a quelli che come noi sono o sono stati in vario modo militanti, dirigenti, sostenitori dell'esperienza ventennale di Rifondazione, o che ad essa hanno guardato con interesse - la condizione drammatica in cui si trova il movimento comunista in Italia, a rischio di dissoluzione, richiede di esprimersi senza reticenze: il progetto originario di Rifondazione è giunto al capolinea. Dopo lo scioglimento del Pci non sono state gettate le fondamenta adeguate su cui ricostruire un nuovo partito comunista all'altezza dei tempi"
ricostruireilpartitocomunista@gmail.com
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#2 07 Febbraio 2011 - 10:44
  Ringrazio di nuovo tutti gli amici che hanno voluto commentare e si sono complimentati per per il post su Italia Donati  di http://historiablogori.splinder.com, in particolare, oltre a Mara Poli, la sig.ra Paola Lovisolo che ha gentilmente e nuovamente (dopo aver pubblicato quello sui Macchiaioli) voluto pubblicare anche questo mio scritto sul bellissimo e interessantissimo blog culturale-letterario che invito tutti a "frequentare":    http://viadellebelledonne.wordpress.com/     Lo stesso invito per un altro bello e recente blog dell'amico Fabio "deneva" Gandolfi di cui riporto il post iniziale: Ciao a tutti.Benvenuti.Come inizio vorrei parlare di un concetto che secondo me è molto importante:la necessità.Riflettevo su questo dopo che ieri,scendendo dall'autobus,come spesso accade c'era gente che si era piazzata in mezzo alle porte dell'uscita pur non dovendo scendere e altra che,pur essendo di fianco a me,ha voluto per forza scendere dalla mia parte costringendomi a urtare tutti e a rendermi difficoltosa la discesa.Riflettendo su questo episodio,ho pensato come Schopenhauer abbia ragione quando dice che il mondo è un'esplosione di irrazionalità (criticando l'idealismo di Hegel) e la storia non insegni proprio nulla,compiendo l'uomo sempre atti di sopraffazione e rimanendo sempre uguale a se stesso. Se siamo spinti,dunque,come dice S.,dalla necessità che è cieca e irrazionale,puro istinto di sopravvivenza,è tutto molto squallido,non trovate ?
  http://amiciesistenzialismo.blogspot.com/
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#3 11 Febbraio 2011 - 16:12
Domenica 13 febbraio, a partire dalle ore 15,30
in Piazza Gavinana (Globo) a Pistoia
 (portate un ombrellino, è prevista "pioggia leggera")   Se non ora, quando?
Interventi di donne della nostra provincia.
I temi scelti ruoteranno su tre argomenti:
LIBERTA' 
(intesa come libertà delle donne dal punto di vista sociale e personale);
BELLEZZA (immagine della donna, "uso" del corpo delle donne...);
LAVORO (donne e lavoro).
   Appello di 92 donne pistoiesi (* vedi elenco di seguito) partecipare! (l'invito è rivolto alle donne e agli uomini)
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione,
 di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando?  E' il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.   Alberta Bresci, Alessandra Pastore, Alessandra Visani, Ana Maria Costantini, Anna Maria Monari, Anna Pomposi, Anna Stromillo, Annalisa Bartolozzi, Antonella Cotti, Arianna Rafanelli, Carla Contini, Cecilia Turco, Chiara Innocenti, Cinzia Salvini, Claudia Vicinelli, Corina Iuresi, Cristina Mazzanti, Cristina Palandri, Cristina Pelagalli, Daniela Belliti, Daniela Bernardi,  Daniela Carboni, Daniela Orsini, Daniela ...
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#4 12 Febbraio 2011 - 10:52
Carissimo, ti (ri)leggo sempre volentieri, anche se questo è un tuo "vecchio" articolo ma siamo nel clima, agitato purtroppo, delle giuste e sacrosante celebrazioni del 150nario e hai fatto bene a riproporlo. Passa dalla biblioteca. Ciao
Luigi
utente anonimo  (IP: da338daacf7b75e)

#5 13 Febbraio 2011 - 11:37
Ancora commenti sul mio post su Italia Donati, pubblicato, dopo quello sui "Macchiaioli" , dalla gentilissima e brevissima Paola Lovisolo sul bellissimo blog di viadellebelledonne, grazie a tutti:

9 commenti (+add yours?) ---------------------------------------------------------------------------------------------------  maria gisella catuogno feb 04, 2011 @ 17:18:33 Non conoscevo questa drammatica vicenda, pur essendo nel mondo della scuola e non lontana dai luoghi della “persecuzione” alla povera Italia! Grazie dunque all’autore e a Paola che ha pensato (bene) di proporcela. ---------------------------------------------------------------------------------------------------   marinaraccanelli feb 04, 2011 @ 19:27:56 una storia, questa, davvero emblematica sotto tutti gli aspetti; la vicenda finì in tragedia per Italia Donati e altre, ma per tutte le maestre della neonata Italia il lavoro e la vita furono una lotta strenua e quotidiana. Partivano dal nulla, senza sussidi didattici, con alunni che parlavano incomprensibili dialetti, figli di analfabeti: la lingua italiana era parlata solo in Toscana e poco più, l’analfabetismo era oltre al 90 per cento. Perfino le classi sociali medio-alte, che sapevano scrivere in italiano (ma quello letterario) non lo parlavano. E’ a queste modeste ma energiche “maestrine” che dobbiamo la diffusione della lingua italiana parlata e scritta, e la lotta contro l’analfabetismo non sarebbe mai stata vinta senza di loro! marina --------------------------------------------------------------------------------------------------- clelia pierangela pieri feb 05, 2011 @ 14:30:57 Nulla da aggiungere, se non ringraziare. Ho letto con vero interesse. Grazie. --------------------------------------------------------------------------------------------------- antonella pizzo feb 05, 2011 @ 17:27:35 Povera donna, vittima delle maldicenze ma più d’ogni cosa vittima dell’ignoranza e dell’invidia degli uomini, di quegli uomini che non tolleravano che una donna potesse avere autorità e cultura e potesse insegnare. Assolutamente non conoscevo questa storia finita così drammaticamente. Mi chiedo se hanno già fatto il film. --------------------------------------------------------------------------------------------------- donatellarighi feb 05, 2011 @ 23:54:09 “Come muoiono le maestre”, come intitolava la Serao, sarebbe un articolo attualissimo! E mi ha pure fatto sorridere. Cito dal post: “Sovente si tendeva a risparmiare sulle spese scolastiche ed il lavoro di una maestra, specie nei comuni rurali, non era certo facile: malpagata, doveva, con scarsissimi sussidi didattici, insegnare a pluriclassi miste, sovente sovraffollate, in locali d’affitto spesso angusti, bui, non riscaldati e malsani. ” Oddio, direi che nel 1800 la situazione non si discostava molto da quella attuale. Le maestre di oggi versano nelle medesime condizioni: malpagate, costrette ad acquistare di tasca propria i sussidi didattici o a fabbricarseli con materiale di recupero, obbligate a essere “uniche” in classi che arrivano a sfiorare i 30 alunni, pluriclassi nel senso della eterogeneità estrema degli individui che le affollano e i locali, be’, lasciamo perdere, spesso collocati in edifici di epoca ancora precedenti la maestrina toscana… Anche la storia personale di Italia Donati fa rabbrividire, perché altro non è che un’ennesima e datata vicenda di stalking. Niente di nuovo sotto il sole, le donne sono ormai avvezze a tali trattamenti. Fa male sapere che per quasi due secoli poco o nulla è cambiato nella sostanza. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- margherita ealla feb 06, 2011 @ 14:57:48 W le maestre! che lavorano al meglio in un sistema che non supporta il loro lavoro. W le maestre che adddirittura, come da fatto recente, arrivano a saltare la mensa a rotazione (e vengono pure richiamate all’ordine !?) per fare usufruire il pasto ad una bambina (guarda caso extracomunitaria…) altrimenti esclusa. Ringrazio anch’io per questo post e, riallacciandomi al commento di Donatella che mi precede, mi viene da dire che sì, cambia il termine (adesso è stalking) ma questo “trattamento” alle donne, tanto più se “senza protettori” perché autonome, si ripete spesso. Poi se guardiamo alle cronache… --------------------------------------------------------------------------------------------------- massimo feb 09, 2011 @ 11:22:29 Nessuno mai nomina la responsabilità delle donne sulle donne. Ho perso l’amore della mia vita a causa di una donna malvagia che ha “sputtanato” in un piccolo paese di montagna il mio delicato amore. Le ha tolto l’anima, e ora rischia molto, nomina la storia tragica di Italia Donati. Che poi la donna malvagia fosse la mia ex moglie, poco importa, lo riferisco solo per correttezza. Nessuno mai denuncia questo? E se viene da un uomo tale denuncia possibile che il pregiudizio delle donne renda meno grave tali atti? Una sequela di molestie è una molestia, da qualunque parte arrivi. Scusate lo sfogo, con le lacrime agli occhi. Un’anima, di uomo, persa --------------------------------------------------------------------------------------------------- carlo o. gori feb 09, 2011 @ 21:22:06 Ringrazio la bravissima Paola Lovisolo per aver nuovamente e gentilmente voluto pubblicare anche questo post dal mio blog “principale” //historiablogori.splinder.com (ho in “costruzione” su blogspot.com un blog dal titolo provvisorio //goriblogstoria) Ringrazio anche le Signore che hanno così bene commentato: è una vicenda d’altri tempi, ma oggi purtroppo, al di là di quel contesto, sembrano riproporsi certi aspetti essenziali qui sopra dalle commentatrici ben sottolineati. Ho scritto questo articolo su Italia per la rivista toscana “Microstoria” prima che si fosse di nuovo costretti ad assistesse nelle cronache attuali alle miserie della “nostra” ricca classe “dirigente (?)”, ma avevo purtroppo già ben presenti l’odierno riproporsi di tematiche come la difficoltà di giovani e donne “per” e “nel” lavoro, la ricattabilità, le violenze antifemminili, l’ignoranza da “Bar sport” con i conseguenti “abusi della credulità popolare”, ecc. ecc. Leggevo prima, da appassionato di storia, su it.paperblog.com un bel post di Maria Gisella Catuogno su Pietro Gori che così si conclude: “Pietro Gori continua a vivere nel cuore di chi, pur vivendo nell’epoca della globalizzazione e quindi in condizioni storico-economiche e politico-culturali completamente diverse da quelle di un secolo fa, continua a credere nei valori della libertà e della giustizia sociale.Per questo la sua figura merita di essere conosciuta e apprezzata anche dalle giovani generazioni.” Io credo che, proprio perché viviamo sopportando gli effetti di questa globalizzazione che sembrano spazzar via luminose conquiste di dignità umana ottenute dai migliori dei nostri nonni e dei nostri padri, (e qualcuna… anche da noi…ahimè non sono più giovane!), occorra non stancarsi di riproporre oggi i “valori della libertà e della giustizia sociale”. Ringrazio di nuovo tutti! Carlo Onofrio Gori --------------------------------------------------------------------------------------------------- paolalovisolo feb 10, 2011 @ 15:56:55 Vi ringrazio per la lettura e la partecipazione espressa negli interessanti commenti. ringrazio ancora Carlo Onofrio Gori per essere intervenuto personalmente e per la citazione dell’ articolo di Maria Gisella: http://viadellebelledonne.wordpress.com/2011/01/08/omaggio-a-pietro-gori-di-maria-gisella-catuogno/ caro saluto paola
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#6 16 Febbraio 2011 - 21:57
post molto interessante e stimolante, come il precedente.
Gianna B.
utente anonimo  (IP: 7778e8f00c918cf)

#7 17 Febbraio 2011 - 21:11
Bell'articolo.
La mia homepage: http://spazioliberato.wordpress.comutente anonimo  (IP: 203d415a5b66755)

#8 27 Febbraio 2011 - 09:30
A proposito di Risorgimento....
Ringrazio chi torna sul  mio "vecchio" articolo di martedì, 04 novembre 2008 sui nostri, grandi, risorgimentali, Macchiaioli. Oltre alla gentilissima Paola Lovisolo, una sapiente curatrice, insieme ad altri del blog di viadellebelledonne, sul quale quel post è stato ripubblicato, ringrazio la prof.ssa arch. Concetta Sidoti Abate che così  in questi giorni mi ha scritto:   "Gentile Professore, sono architetto e insegnante di arte e immagine. Potrei adoperare il suo articolo Storia. Il Risorgimento dei Macchiaioli  per uno studio sul Risorgimento nell' arte che stiamo svolgendo con i miei allievi? Penso che ne trarremo alcune parti per una presentazione multimediale, nella quale sarebbe citato in forma adeguata. Cordiali saluti. Concetta Sidoti Abate" ed io così ho risposto: "Gentilissima Arch. Concetta, La ringrazio per la Sua cortese attenzione e sono onorato della Sua richiesta. Utilizzi pure, citando, ovviamente, la fonte. Sono a Sua disposizione per qualsivoglia altra Sua richiesta in merito agli argomenti in oggetto. Buon lavoro e cordiali saluti.  Carlo O. Gori"
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#9 27 Febbraio 2011 - 10:55
Ringrazio anche su chi è voluto tornare sul mio articolo sui toscani "Giusti fra la nazioni" domenica, 14 settembre 2008.
Innanzitutto Alessandro Antichi che gentilmente l'ha voluto inserire sul suo sito 
http://www.alessandroantichi.org
martedì 26 gennaio 2010

I Toscani nella lista dei Giusti fra le nazioni PDF Stampa E-mail martedì 26 gennaio 2010 Anche molti Toscani figurano nella lista dei Giusti fra le nazioni dello Yad VaShem. Rilanciamo una rielaborazione di uno scritto in proposito di Carlo Onofrio Gori.

e ringrazio anche Carmela La Salandra per la  richiesta qui sotto riportata, ovviamente e volentieri, concessa:

 
--Messaggio originale-----
Da: "asscult.giocore@tiscali.it" <asscult.giocore@tiscali.it>
Inviato il: 13 Gen 2011 - 02:23
A: cog@interfree.ita 


Buongiorno, sono Carmela La Salandra dell'Ass. Gio.CO.RE. della
provincia di Milano.
Stiamo allestendo una mostra "I Fili della
memoria" per il Giorno della Memoria .
Sto facendo ricerche sulle donne
che hanno salvato ebrei.
Ho trovato sul suo blog alcune informazioni
utili e chiedo il permesso di pubblicare alcuni nomi presenti, sempre
citando la fonte.
Rimando in attesa.
Cordiali saluti
Carmela La
Salandra x Gio.CO.RE.
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#10 27 Febbraio 2011 - 11:04
Ringrazio anche l'amico Leandro Piantini, noto critico letterario fiorentino, che così si è voluto complimentare con me per questi miei post:

-----Messaggio originale-----
Da: "Leandro Piantini" <leandropiantini@virgilio.it>
Inviato il: 23 Feb 2011 - 23:20
A: "Carlo Gori Pistoia" <cog@interfree.it>

Caro Carlo ho letto il tuo articolo su Pisanò e i repubblichini pistoiesi, molto interessante. Tu scrivi bene, in modo sciolto e brillante. E dall'indice vedo che hai molti interessi. Interessante anche l'artcolo sul monumento a Garibaldi realizzato a Pistoia. Ti mando la recensione che ho dedicato ad un libro di Lorenzo Pavolini sulla fugura del nonno, il famigerato Alessandro. Continuiamo a tenerci in contatto saluti a te agli "altri due" amici del salotto di Gianna Bigozzi. Leandro
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#11 27 Febbraio 2011 - 11:11
Visto che sto facendo una lista dei più recenti ringraziamenti (...scrivete commenti anche qui sul blog!...) voglio ringraziare l'amico Paolo Ciampi, fiorentino, autore del recente bellissimo libro "Miss Uragano" su Jessie White Mario, che così mi ha scritto:

-----Messaggio originale-----
Da: paolo ciampi <paciampi@tiscali.it>
Inviato il: 12 Feb 2011 - 14:28
A: cog@interfree.it


caro carlo, che piacere sentirti. Ti ringrazio per l'attenzione, nei
miei confronti e nei confronti della nostra Jessie. Ho girellato su i tuoi siti, complimenti per tutto il lavoro, le pubblicazioni, gli interessi. Mi piacerebbe rivederci e chiacchierare su tante cose. E per inciso, sono molto intrigato dalla figura di Leda Rafanelli, c'è qualche libro che potrei trovare su di lei? Grazie di tutto e a presto paolo
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#12 04 Marzo 2011 - 07:46
Il giorno 18 marzo alle ore 15, all'auditorium Terzani dellla Biblioteca San Giorgio, via S. Pertini, snc – Pistoia,  verrà presentato il libro Memorie d’una chiromante di Leda Rafanelli (Djali), a cura di Milva Maria Cappellini, ed. Nerosubianco

Interventi della curatrice, Laura Billi e Fiamma Chessa 


Per arrivare alla biblioteca in auto dall'autostrada A11
dall'uscita Pistoia dell'autostrada A11 andare  in direzione Pistoia Ovest, seguire lo svincolo che immette nel Raccordo di Pistoia e uscire  all'uscita Pistoia Sud. Raggiunto lo stop, girare a sinistra su via Ciliegiole, costeggiando a sinistra i capannoni della Ansaldo Breda. Proseguendo su via Ciliegiole, superare due passaggi a livello e all'incrocio con via Pertini, voltare a destra. Dopo pochi metri, sulla sinistra il grande edificio della Biblioteca San Giorgio.

per parcheggiare
davanti alla biblioteca c'è uno spazio adibito a parcheggio (sosta gratuita). Se non si trova posto, utilizzare i due vicini parcheggi a pagamento:
- Parcheggio Pertini (accesso da via Pacinotti);
- Parcheggio San Giorgio (accesso da via Ciliegiole)


per arrivare alla biblioteca con l'autobus
utilizzare la linea 10 COPIT, che ferma davanti alla biblioteca (alla fermata macchinetta automatica per i biglietti). Il costo della corsa è di 2,00 €. 
utente anonimo  (IP: 6b98dfe5c1c4cce)

#13 04 Marzo 2011 - 11:45
Vedo con interesse che il tuo precedenjte articolo storico sulla povera Italia Donati, postato a gennaio, è oggi tornato di "attualità" per molti versi. La precarità e ricattabilità del lavoro giovanile e femminile, poi il ruolo della donna (vedi "bunga-bunga") e da ultimo le dichiarazioni di Berlusconi contro la scuola pubblica. Piano piano ritorniamo a quei tempi...e forse anche peggio!
Comunque il tuo articolo oltre che bello è illuminante e fa riflettere sull'ieri e sull'oggi. Bene! Ciao e continua. Luigi
utente anonimo  (IP: 0da4d3a117cf095)

#14 05 Marzo 2011 - 10:21
Ricordo che:

Sabato 5 marzo 2011
 - ore 15
Palazzo dei Vescovi (Piazza Duomo) PISTOIA
   ASSEMBLEA PUBBLICA su:PISTOIA DEPOSITO DI SCORIE RADIOATTIVE ?
ENERGIA SENZA FUTURO
RAGIONI SANITARIE, AMBIENTALI ED ECONOMICHE PER DIRE
 NO ALL’ENERGIA NUCLEARE   PRESENTAZIONE
del Coordinamento pistoiese per il NO al nucleare
 ANGELO BARACCA, Ordinario di Fisica
Il declino e la pesante eredità  del nucleare
   MARIELLA GAVARINI, Responsabile energia e clima del WWF Toscana
E invece del nucleare?
   GIORGIO FERRARI, Coordinamento antinucleare ambiente, salute, energia
Rifiuti nucleari: come, dove, quanto.
   COMITATO NO SCORIE RADIOATTIVE A SALUGGIA E TRINO
La mia homepage: http://dasdfautente anonimo  (IP: 4f040782c6bc761)

#15 05 Marzo 2011 - 10:22
  ... CECILIA ARMELLINI, Responsabile Commissione Energia Legambiente Toscana
Risparmio energetico: una sfida da vincere
   Domande e dibattitoCOORDINAMENTO PISTOIESE
PER IL NO AL NUCLEARE




Giuliano
utente anonimo  (IP: 4f040782c6bc761)

#16 17 Marzo 2011 - 11:00
Ringrazio per questi apprezzamenti su Fb:

  Carlo Onofrio Gori http://historiablogori.splinder.com/post/23997908/storia-pistoia-e-garibaldi-storia-di-un-monumento Storia. Pistoia e Garibaldi: storia di un monumento | historiablogori historiablogori.splinder.com Pistoia e Garibaldi: storia di un "tormentato" monumento equestre Il 17 luglio 1904 in Pistoia veniva (finalmente!) inaugurato il monumento a Garibaldi. L' atmosfera era di fe, Questo e' il mio blog su Splinder. Blog: un web log. Un Sito web a meta strada tra un diario e un personal magazine. Crea 19 febbraio alle ore 7.50 · Mi piace ·  · Condividi
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#17 19 Marzo 2011 - 12:01
Visto che ora gran parte del dibattito si è spostato su Facebook, riporto per gli amici e gli appassionati di storia che mi seguono qui sul blog qualcosa relativo alle mie attività:

    Carlo Onofrio Gori Convegni, conferenze, congressi, cerimonie Conferenza Risaliti, Risorgimento, Monsummano T. 19.02.2011 di: Carlo Onofrio Gori 28 febbraio alle ore 16.03 · Mi piace ·  · Condividi

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#18 19 Marzo 2011 - 12:03
  Carlo Onofrio Gori Convegni, conferenze, congressi, cerimonie Conf. Mostra "L'Illustration", 1859 Risorgimento, Lamporecchio 27.02.2011 di: Carlo Onofrio Gori 28 febbraio alle ore 16.04 · Mi piace ·  · Condividi
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#19 30 Marzo 2011 - 18:37
  Carlo Onofrio Gori Carissimo Fabio, il tuo blog è veramente interessante e stimolante ed ogni post invita veramente a riflettere (cosa che ahimè oggi pochi fanno)!
Mi ci dovrò soffermare un po' più a lungo e ...riflettere!
Ti consiglio di individuare delle immagini appropriate da inserire all'inizio di ogni post.
Dà ogni tanto un'occhiata anche a http://historiablogori.splinder.com....lasciando/"traccia".
Ti saluto e ti auguro buon lavoro!
Carlo O. Gori

P.S.
purtroppo non ti ho potuto inviare il commento direttamente sul blog perchè mi è apparsa la scritta: "I commenti su questo blog sono limitati ai membri del team."
  19 gennaio alle ore 21.02 · Mi piace ·  · Vedi dettagli amicizia
  •  
    • Fabio Gandolfi Ciao Carlo ! Mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto il mio blog! Ho aggiunto all'inizio di ogni post una immagine attinente al suo contenuto.Credo che tra poco aggiungerò altro materiale...A presto e fammi sapere ! Ciao! 23 gennaio alle ore 21.32 · Mi piace
    • Carlo Onofrio Gori ‎....tornerò presto...Ciao!!! 23 gennaio alle ore 23.15 · Mi piace
    • Fabio Gandolfi  Ciao Carlo!L'intento del sito è proprio quellodi riflettere sulle tematiche "esistenzialiste" … quando vuoi puoi riprovare a commentare sul blog.se ancora non funziona allora è il blogger google che fa le bizze …e allora dovrò pensare di appoggiarmi a un altro blogger.Ciao e a presto …!
      ____________________
      Per vedere bene questo messaggio clicca qui:http://www.facebook.com/bandoowinks [e69247,69248.gif,yes yes,0] [e36612,42281.gif,sad,0] [e23473,64028.gif,hello,0]
       24 gennaio alle ore 11.11 · Mi piace
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