giovedì 19 gennaio 2012

Come un governo dei “ricchi” partorisce…miserie! (giovedì, 27 novembre 2008)


giovedì, 27 novembre 2008

Come un governo dei “ricchi” partorisce…miserie!

  


Attualità. Miserie del governo Berlusconi-Tremonti: Social Card, ovvero torna la vecchia Tessera di Povertà!

Social card = Tessera di povertà.
Come il saltuario, ma  furbesco, immancabile  e taumaturgico richiamo all’"Europa", beninteso quando questa “impone” qualcosa di dannoso alla gente e di utile ai “lorsignori”, sovente anche l’abuso della lingua inglese serve ai potenti del nostro Paese per nascondere le più sordide nefandezze sociali tramate ai danni dei cittadini più deboli.
Ma, per rimanere in ambito anglosassone, mentre negli ultra indebitati USA si vara un piano straordinario per creare 2,5 milioni di posti di lavoro ed  in Inghilterra si abbatte l’Iva di 3,5 punti (per tacere le misure che si stanno approntando ad esempio  in Francia e Germania) nell’italietta berlusconiana non si ha il coraggio fronteggiare la gravissima  crisi ponendo le basi per una ripresa ed una rinascita, ma si guarda indietro:  la lussureggiante montagna delle promesse berlusconiane cosa ha partorito finora? I vecchi famigerati elenchi dei poveri dell’ECA (Ente Comunale di assistenza) e la “social card” (leggi: “tessera del pane”)?
Questa, come notano oggi molti commentatori,  fu sì introdotta sotto il fascismo, ma, noto io, durò in altre forme, anche molto tempo dopo, perché torna chiaramente alla mia memoria di scolaro  degli anni Cinquanta (col fiocchino azzurro  ed grembiulino nero “gelminiani”) tutto l’armamentario assistenzialista di stampo clerical-governativo apparecchiato per i miei compagni di scuola “bisognosi”: il pacco viveri, il “soccorso invernale”, la “befana del povero”, la “refezione scolastica”, il dispensario antitubercolare, ecc. ecc.
In sostanza la solidarietà dei  ricchi,  ben consapevoli di non voler rinunciare al “tutto e subito”, cioè  a fette un po’ più rilevanti dei loro introiti e privilegi, per permettere con lungimiranza e nel rispetto dei contenuti costituzionali (art. 38) la costruzione di un sistema socio-economico più equo e più solido, finiva per elargire ai poveri….le solite briciole!!!
Tutto ciò, anche grazie alle lotte degli studenti e dei lavoratori degli anni Settanta (vedi che in qualche modo parlo anche del Sessantotto, caro Luigi?), era stato superato in lungo percorso che aveva cominciato a ridare dignità alle persone, ai loro bisogni, ai loro diritti.
Poi, nel corso degli ultimi vent’anni, la società ha subito forti mutamenti ed anche involuzioni mascherate sotto il nome di “nuovo”: alle sempre più ampie “povertà classiche” si sono affiancate “nuove povertà” che concernono aspetti sociali, relazionali e affettivi e non meno vitali e importanti: lo stesso concetto di bisogno, (e lo sanno benissimo gran parte dei giovani, degli anziani e ora anche della “ex” classe media)  non è oggi  più inteso solamente come mancanza di beni primari, ma come assenza di opportunità, come isolamento e solitudine, come necessità di riconoscimento e di piena realizzazione.
Queste aspettative alla costruzione di un sistema di coesione e protezione sociale che accompagni l’intero arco della vita delle persone (non è… “la luna”: ad es. le (social)democrazie scandinave ci sono da tempo riuscite!) sono state nella sostanza vanificate da parte dei diversi governucoli italiani che si sono succeduti in questi ultimi anni  e vengono oggi definitivamente affossate dall’introduzione di una tessera che risolve poco o niente e ghettizza ulteriormente le fasce sociali più deboli.
Per questo come non essere d’accordo ad esempio, e tra gli altri (sindacati, forze politiche di opposizione, ecc.), con  Federconsumatori e Adusbef , che pur valutando il modesto aiuto offerto ad alcune famiglie più povere ed indigenti, invitano in un loro comunicato “…ancora una volta il Governo ad avere il coraggio di affrontare la crisi con provvedimenti economici straordinari, quali la detassazione delle tredicesime, un bonus fiscale di 1.500 euro sui redditi sotto i 25.000 euro, un abbattimento dell’Iva di 3,5 punti per un biennio, gli investimenti nelle infrastrutture e nella ricerca, il finanziamento di un piano casa, perché è da miopi elargire 20miliardi di euro ai banchieri, e stanziare meno di 4 miliardi alle famiglie (che hanno perso 1.800 euro di potere di acquisto solo nel 2008) ed alle imprese”.
Già me li vedo i possessori della Social Card, con un bonus di circa 40 euro al mese (poco più di un
euro al giorno), insieme a tutti quei fighetti del noto spot elettorale che hanno al polso un bel Rolex d’oro, cantare contenti: “Meno male che Silvio c’è!”

                                                                                                    COG








































 




postato da: gorca49 alle ore 10:25 | link | commenti (16)
categorie: politica occidente

Commenti:
 
#1 29 Novembre 2008 - 07:11
 
Associazione Culturale Italo Tedesca
Pistoia un Club per l’Europa

Cultura tedesca a Pistoia

Venerdì 28 novembre, ore 18,00
Lo spazio di via dell’ospizio
Libreria, galleria d’arte, sala da tè
Via dell’ospizio 26/28
Pistoia

Franz Kafka
e le sue ossessioni


Relatori

Nino Campagna,
Presidente ACIT Pescia

Alfio Pellegrini,
Arci Pistoia

Lettura testi a cura di Bianca Fedi

La S.V. è cortesemente invitata 
utente anonimo  (IP: be71305055a0045)
#2 29 Novembre 2008 - 18:17
 
Sono pienamente d'accordo con te, Carlo. C'è oggi in Italia disagio, sfiducia, rinuncia ed hai fatto bene a chiamare "governucoli" i governi di tutte e due le tendenze avverse che si sono succeduti in questi ultimi anni e che gli italiani, me compreso, hanno votato, in questo senso ha ragione la signora Filli del precedente commento, ma bisogna dire a proposito degli ex sessantottini imborghesiti, che sono stati votati anche perchè non c'era altra scelta, se non l'astensionismo. Ti ringrazio per la citazione dal mio precedente commento.
Coraggio e in gamba!
Luigi
utente anonimo  (IP: a4e6a32044b2390)
#3 01 Dicembre 2008 - 17:29
 
Leda Rafanelli tra letteratura e anarchia

Queste pagine presentano da un lato la riflessione che ha visto nella giornata di studio su Leda Rafanelli.Una vita anarchica, svoltasi a Reggio Emilia il 27gennaio 2007, un’occasione importante di dibattito e di aggiornamento critico e proponendo dall’altro un suggestivo percorso iconografico che costituisce una vera e propria biografia per immagini


Leda Rafanelli tra letteratura e anarchia
A cura di Fiamma Chessa
Reggio Emilia, 2008, 24 cm., pp. 287, ill, € 16.00

Info
Biblioteca Panizzi tel. 0522 456055
Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa
Via Tavolata, 6 Reggio Emilia
tel. 0522 439323
mail: archivioberneri@virgilio.it
utente anonimo  (IP: 013268946ec5ee4)
#4 02 Dicembre 2008 - 07:14
 
Su berlusconi ha ragione Di Pietro.
Ciao ALE
utente anonimo  (IP: 815b257c88a60dd)
#5 02 Dicembre 2008 - 07:20
 
Sì Ale, …mal s'affida a PUTRIDI NEPOTI L'onor d'egregie menti… (Leopardi).
Luigi
utente anonimo  (IP: 815b257c88a60dd)
#6 03 Dicembre 2008 - 10:19
 
siete tutti na' maniga de comunistidemmerda che state a riemppivve a' bocca de cazzate infame.
de SILVIO 'lGRANDE ce ne sta uno solo.
so fascista e me ne vanto.
Uncinero
utente anonimo  (IP: a46bbc586c7901b)
#7 03 Dicembre 2008 - 11:46
 
Ringrazio tutti coloro che stanno intervenendo su questo blog, ma non mi posso esimere da rispondere al gentile e cortese (sa fa per dire!) sig. “Uncinero” (il Suo nome è tutto un programma), la cui breve, ma significativa “incursione” qui ci conferma, ancora una volta (ma non c’era bisogno…),che anche di “maestri venerabili” in questo Paese ne abbiamo avuti uno solo e che, come lui stesso ha recentemente dichiarato in una tv locale, è oggi riuscito finalmente a mandare, grazie al suo allievo, a buon fine la bocciata che da .tanto tempo, senza successo, aveva provato.
Questo anche in virtù di una “sinistra” di ragionieri che ha dimostrato di stare al governo quasi solo (le eccezioni, hanno, come al solito…confermato la regola!) per raccogliere cariche istituzionali e far bene i conti della serva senza ad es. riuscire a levare la spazzatura da Napoli o risolvere i problemi di chi non arriva alla terza settimana, e che oggi dall’opposizione non sembra saper far di meglio che passare “pizzini” in tv7 a Suoi (di Lei, Uncinero) (ex?)camerati, condurre in porto (si fa ancora per dire…) imprese come quella di Castello a Firenze, difendere le televisioni del “compagno” Rupert Murdoch, ecc. ecc.
E pensare che Mussolini buonanima mise a suo tempo fuorilegge la Massoneria (“quella” Massoneria).
Non capisce signor Uncinero? Si vada a rileggere le dichiarazioni che a più riprese ha rilasciato “MastroLicio”, buon mentore del Suo attuale Idolo.
Ma non è, caro Uncinero, colpa (o merito, a secondo dei punti di vista) Sua o di “MastroLicio” o del Suo “Grande”: è in gran parte colpa delle “teste d’uovo” che hanno guidato e stanno “dirigendo” la sinistra in questi ultimi anni.
Mi stia bene e sia dia pace ché, a meno che non cambi il vento da Oltreoceano, la vittoria, sic stantibus rebus, l’avrà in tasca ancora per molti anni.
COG 
La mia homepage: http://historiablogori.splinder.com Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utentegorca49
#8 03 Dicembre 2008 - 13:15
 
Io sono Guglielmino
(L'attore, Saverio Tommasi, recita alternando assonanze napoletane e "cadute" tostaneggianti)
Il pezzo risponde ad alcune caratteristiche non trasmissibili via email. E' scritto per essere recitato, non letto sullo schermo di un computer. Così sono costruite le pause, le frasi e in genere le assonanza che non rispondono, è evidente, alla grammatica del Devoto-Oli ma a gusto recitativo e a una tipologia di scrittura(quale?!). In particolare, possiamo dirlo, è scritto per essere recitato "da me", cioè poggia su alcune delle mie caratteristiche migliori tralasciando quelle in cui sono palesemente scarso.
Ciò detto, e al fine di non fare una premessa più lunga del pezzo... salvo il diritto del lettore a saltare pezzi e leggersi il finale prima del "corpo", secondo il buon Pennac, vi invito a leggerlo tutto(o a non leggerlo per niente, sono valide entrambe le opzioni). Saverio Tommasi

Guglielmino sono io e vi racconto la storia mia, volevo raccontarvi la storia di un altro ma conosco solo la mia.
Mi chiamo Guglielmino e la mia storia è breve perché ho nove anni e ho vissuto poco, per fortuna, così mi sbrigo e torno a guardare i cartoni alla tv.
Mi chiamo Guglielmino e faccio le elementari alla scuola elementare "Bossi", quella che sta in via… vabbè, dove sta lo sapete. Lo sapete? Se non lo sapete voi non potete pensare lo sappia io che ho nove anni. "Bossi" è la scuola dove hanno trovato l’amianto.
Io sono Guglielmino e ho nove anni e sono nato a Napoli.
Sono venuto al nord perché “il nord è meglio”, ha detto il papà che qui chiamate “babbo”, e l’ha detto pure il nonno che chiamate “nonno” anche qui (quello lo chiamiamo uguale fotocopiato).
“E’ meglio il nord”, ha detto il nonno “perché qui hanno l’amianto, quello fresco”, e io ho riso perché vi giuro c'era da cadere in terra dal ridere, infatti sono caduto e mi sono fatto male al culo; ho riso perché pensavo fosse una battuta ma si vede che mi sbagliavo perché il babbo mio non ha riso.
Io sono Guglielmino, ho nove anni e non sempre capisco le battute.
Che nella scuola c’era l’amianto l'aveva sentito un bambino che gli avevano detto di non dirlo perché era un segreto, ma i bambini i segreti non li sanno tenere, altrimenti non sarebbero bambini, sarebbero assessori, e allora qualcuno l’ha detto e hanno arrestato trenta persone che non avevo mai visto prima e non ho visto mai neanche dopo, solo al TG, in tv, mezzo secondo poi pubblicità o forse era pubblicità anche quella, di quella camuffata bene perché nessuno se ne accorgesse e infatti se ne accorgono in pochi, ha detto il nonno mio.
Trenta persone arrestate sono parecchie assai, non entrano in una cella, anzi non basta una casa per tenerle, soprattutto di quelle case come la mia, con il soffitto che è due metri e la mamma la chiama "cantina" e il babbo s'incazza.
“S’incazza” lo dite voi qua ma lo diciamo anche noi giù che ora stiamo qua. Si vede che a questo mondo l’incazzatura è una cosa generale.
Trenta persone tutte insieme se vanno allo stadio S. Paolo non trovano neanche i posti accanto da tante quante sono, e il S. Paolo è grande non vi dico quanto, ha più di 80.000 posti, è andata a finire che ve l’ho detto.Tutte arrestate. Questi trenta arrestati che a scuola non avevo mai visto.
Il nonno ha detto che secondo lui, infatti, non avevano arrestato nessuno e ci avevano fatto vedere delle facce che non esistevano.
Ma io gli ho risposto che non capiva nulla perché invece era vero, l’avevano detto in tv, al cartone animato.
Mi chiamo Guglielmino e la maestra mia non l'hanno arrestata, anche il preside è lo stesso che c'era prima ma ora è più vecchio, il sindaco anche lui non l'hanno cambiato e neanche arrestato per un pò, anzi gli hanno dato la libertà incondizionata, da dieci anni è sempre lo stesso. E il babbo mio ha detto: "Finalmente: qui al nord un pò di stabilità". E il nonno allora si è alzato e ha detto una frase piccolina piccolina, ha detto: "Già". E’ stato allora che il babbo si è incazzato come se il nonno avesse fatto un discorso lungo lungo che non fosse finito più e gli avesse dato torto, e invece aveva detto una parolina piccina picciò che era finita subito, ma forse un po’ torto gli aveva dato ed è per questo che il babbo mio si è incazzato.
Io sono Guglielmino, ho nove anni e fra il torto e la ragione preferisco i cartoni animati.
Ci sono certe cose che non capisco e certe sere che certe cose le capisco ancora meno perché secondo me qualcuno ha piacere che io non le capisca proprio del tutto proprio. Chiaro?

Io sono Guglielmino e sono figlio di un papà strano e nipote di un nonno più strano ancora, in camera ha la bandiera con la falce e lo scalpello. Mio babbo invece non tiene bandiere, dice gli basta la tv. Però a colori.

Io sono Guglielmino, e la maestra mia della quale vi ho parlato prima, quella della scuola "Bossi" che è piena di “amianto fresco”, come lo chiama il nonno, è di Napoli, il nonno ma anche la maestra e anch’io sono di Napoli, sicché qualche volta mi capita di pensare che bastava mettersi d’accordo e nessuno cambiava casa.
Ma al nord, dice il nonno, "c’è l’amianto, quello fresco"!
Questa dell'amianto fresco mi sa che ve l'avevo già detta cinque o sei volte, ma sapeste quante volte la dice il nonno a noi! E ride. Il nonno è vecchio rimbambito proprio, lui non guarda i cartoni, è così rimbambito che legge il giornale.
Ieri mi guarda e dice “fra un po’ smetto di leggere”, e io penso: allora muore, perché il nonno io l’ho visto leggere sempre, da quando sono piccino non ha smesso mai e penso che leggeva anche prima, e se smette vuol dire che è morto. O è morto lui, o è morto il giornale.
Ma un giornale non può morire, vero?
Mica è una persona viva e pensante e pimpante, un giornale mica muore quando ancora deve raccontare le cose che ci sono. Dico bene?
Ma io questi discorsi li faccio ora a voi ma a lui non ho detto niente perché era tardi, stavano per iniziare i cartoni e a lui i cartoni quelli animati non piacciono e non li capisce, anzi non capisce proprio la tv, e ci si arrabbia con la tv, ma tanto quella mica lo sente, e lui grida. E la tv non sente. Che cazzo grida a fare.
Mi chiamo Guglielmino, dico le parolacce e ho un nonno che la tv non l'ha capita e se non la inventavano era meglio, dice lui. Rimbambito!
Ecco, mi ha sentito, si è girato. E' vecchio. A guardarlo bene ci ha le rughe così grandi che sembra che ci passava l’acqua e poi l’acqua si è ritirata e gli sono rimaste solo le rughe; il nonno mio è quasi morto ma ci sente che sembra quasi vivo e vegeto e vegetale, e m’ha parlato con una voce che sembrava uscire da una fessura di una bara chiusa. Il nonno con quella voce lì m'ha detto:
“Se non lo scriveva il manifesto, che nella scuola tua c’era l’amianto…”

E poi ha detto una cosa ancora, che però non lo so e non ho capito perché il babbo mi ha chiamato che erano iniziati i cartoni animati e sono corso via, una cosa che non ho capito ma forse era importante e non so perché ma spero che voi abbiate capito.

Avete capito?
Saverio Tommasi
utente anonimo  (IP: a46bbc586c7901b)
#9 03 Dicembre 2008 - 16:56
 
Il mio commento è una riflessione su ciò che ha scritto Uncinero.
"UNCINERO, sei un grande.....!!!" come il tuo amato SILVIO. C'è soltanto una differenza infinita tra te e il tuo caro SILVIO "che lui è un grande venditore di fumo e Uncinero un grandissimo ignorante e
"bischero" e tra i due l'unica persona
"GRANDE, autentica, umile, intelligente, colta e che sa anche scrivere bene è il Dottor Carlo O.GORI"autore di questo blog e di tanti altri scritti.
Ho imparato tante cose belle sulla storia grazie a lui e con riconoscenza lo saluto caramente mentre dalle persone come "UNCINERO" ho imparato che sono le zavorre della nostra società.
Con la speranza che in futuro ci siano in giro più persone come il Dottor Gori e meno come Uncinero.
Un saluto a tutti da Filly Pavese

N.B= Uncinero tu ti senti un fascista
mentre io mi sento me stessa e basta. AUGURI!!!!!
utente anonimo  (IP: 4fb7091f7ce668b)
#10 03 Dicembre 2008 - 17:38
 
Caro Professore,
sono tornata a casa ed accendendo il computer ho dato un'occhiata al suo blog che con pochissimi altri seguo spesso con grande attenzione perché molto istruttivi e interessanti. Le dirò che sulle prime sono rimasta sconcertata dall'odierno intervento del rozzo fascista che si è firmato in quel modo, volendo forse ricordare la croce uncinata di nazista memoria, ma poi mi sono meravigliata della mia meraviglia. Ha infatti ragione Filly Pavese che è intervenuta dopo e concordo con i suoi i giudizi, però bisogna ricordarsi che è questa la gente che va a votare e determina maggioranze e minoranze, ma non è colpa loro, è colpa di chi li sfrutta e rimbecillisce con ore e ore di televisioni Mediaset e non solo, di Marie de Filippi, di Isole dei Famosi, e così via e dopo fa leva sulle loro emozioni per portarli a votare puntando non sulla intelligenza, ma sulla grande ignoranza che loro con grande cura hanno programmato e costruito.
Ha ragione professore: di fronte a questi filibustieri la dirigenza di sinistra è inadeguata e senza alcun serio progetto, vivacchia per mantenere posti e prebende. I DS non esistono: Veltroni è una salma, basti solo vedere la tragicomica vicenda Villari, e D'Alema è un furbetto inconcludente che approfitta delle disgrazie altrui. Non mi piace Di Pietro perché è in fondo l'immagine speculare del fascio-populismo berlusconiano, tuttavia fra i due preferisco il male minore.
A questo siamo ridotti oggi in Italia!
Concordo in pieno con Filly Pavese e anche da parte mia le faccio comunque i miei più sentiti complimenti per la sua efficace e esemplare risposta al fascista berlusconiano: lei meriterebbe perlomeno di scrivere sul Corriere o Repubblica.
Prosegua così e metta adesso qualche nuovo suo articolo di storia che essendo appassionata seguo sempre con molto interesse.
Con stima.
Maria Betti 
utente anonimo  (IP: 10749641f4e7212)
#11 05 Dicembre 2008 - 17:41
 
Anch'io sono d'accordo con Maria Betti
che alcuni programmi in TV sono diseducativi e danno un pessimo esempio (specialmente per le persone
che non ragionano con la propria testa). Il mio sdegno verso l'operato ed il comportamento dei nostri attuali
governanti mi sconvolge soprattutto
per il pessimo esempio che offrono alle più giovani generazioni, cioè al
nostro futuro. Manca preparazione, saggezza,lungimiranza e le persone
come te se ne accorgono, eccome!
ma restano ininfluenti alle loro parole mentre gli ignoranti, rozzi e
stupidi sono e resteranno tali.
C'è una bellissima canzone di F.BATTIATO che inizia così:"Povera
PATRIA! schiacciata dagli abusi di potere, di gente infame che non sa cos'è il pudore, si credono POTENTI
e gli va bene quello che fanno e tutto gli appartiene......ecc.ecc." e poi c'è nè ancora un'altra altrettando bella di VENDITTI che dice: " Me ne voglio andare da stò PAESE MARCIO CHE C'IA I BUCHI AL
POSTO DEL CERVELLO!.............ecc.
Che te ne pare! non sono bellissime... e poi c'è ne sono ancora altre che noi tutti conosciamo ed abbiamo imparato grazie hai mezzi di comunicazione che nel bene e nel male tutti utiliziamo ed è molto importante invece saperli usare bene con discernimento.
Cari saluti e visto che le festività Natalizie sono imminenti sinceramente porgo i migliori Auguri!
Filly PAVESE
utente anonimo  (IP: 49352ea70ad8ce5)
#12 05 Dicembre 2008 - 20:44
 
Sia pure con ritardo rispondo al commendo nr.10 del 12/11/2008.
Ho la sensazione che il signor pisano
abbia sbagliato il blog e forse voleva
dire "sognatore "anzichè"osservatore",
sicuramente voleva visitare il sito di
"Alice nel Paese delle Meraviglie" anzichè quello a indirizzo storico del
Dr. Carlo O. Gori. Comunque sia è un "BEATO"......continua pure a sognare le sue favole e raccontare ad altri le sue storielle e lasci"star la storia a chi sa fare storia!!!" ma questa è un'altra storia...............
Saluti a tutti da
Filly PAVESE

utente anonimo  (IP: 49352ea70ad8ce5)
#13 06 Dicembre 2008 - 15:25
 
Ringrazio Filly Pavese per il sensato, cortese e condivisibilissimo commento e concordo pienamente con lei contraccambiando di cuore gli auguri per le prossime festività.
Mi farò sentire con più calma, durante le vacanze: oggi, qui in Italia, o sei vecchio decrepito ed allora ti puoi riposare (e far la fame, nella maggior parte dei casi) oppure corri sempre, senza mai poter far niente di buono ed aver tempo per te stessa!!
Saluti ed auguri.
Maria Betti
utente anonimo  (IP: 3589f931ef53935)
#14 10 Dicembre 2008 - 11:00
 
My name is Elena, I have 32 year and I live in Russia. I work in library and after my work I allowed to use computer when it possible.
I finded your email and I decide to write you this letter.
I have 7 year daughter, her father abandoned us and we live with my mother.
Due to crisis recently my mother lost job and our situation became very difficult.
Price for heating our home is very high and we cannot afford it anymore.
The winter is coming and we weather become colder each day. We need portable stove which give heat from burning wood. We have many wood in our region, but we cannot buy this stove in local market because it cost equivalent of 192 Euro and very expensive for us.
Therefore I decided to appeal to you for help. If you have any old warm sleeping bags, I will be very grateful to you if
you can donate it for us and send to our address.
We will be sleep in the sleeping bags during the nights and we will be in warm.
May be it is dangerous to put pictures to internet, but I downloaded our picture to free website and you can see it at:
http://elenadda.nextmail.ru/ourpicture.jpg
This picture is about two years old, but it will show you who we are.
I hope to hear from you soon and I thank you for your help.

Elena Galitsyna,
Ulica Kirova 25-54,
Kaluga, 248000
Russia.
utente anonimo  (IP: da338daacf7b75e)
#15 10 Dicembre 2008 - 17:53
 
Venerdì 12 dicembre c'è lo Sciopero Generale proclamato dalla Cgil a livello nazionale con manifestazioni in tutte le città per sostenere rivendicazioni e ragioni di grandissima importanza.
Avendo lavorato per tanti anni in fabbriche diverse, immagino quante discussioni si svolgono nei luoghi di lavoro e quante preoccupazioni agitano i pensieri di molti lavoratori e lavoratrici:
- perdere una giornata di stipendio, in una situazione così difficile, servirà a qualcosa ?
- troverò il coraggio di respingere i condizionamenti (talvolta pesanti e persino violenti) che esercitano molti padroni e molti dei loro capi, capetti e ruffiani ?
- è meglio che trovo un pretesto per non partecipare, tipo "se scioperano tutti sciopero anch'io... altrimenti rimango a lavorare", oppure "tanto non serve e a niente... questo governo fa quello che vuole" ?
Se ogni persona, nelle proprie riflessioni, farà prevalere la sincerità, a mio parere, dovrà riconoscere che questo governo (come qualsiasi governo) teme gli scioperi e le manifestazioni quando ottengono una grande partecipazione popolare... a partire dai lavoratori: ne è stata una dimostrazione anche il movimento in difesa della scuola pubblica e del diritto allo studio(tutt'ora in corso e che ha una nuova occasione per esprimere le proprie ragioni proprio in occasione di questo sciopero generale) che ha visto una grande partecipazione di insegnanti, ricercatori, personale della scuola, studenti, genitori e cittadini che non vogliono che siano cancellati quei "beni comuni" e quei diritti fondamentali che hanno fatto prevalere, nel corso di un secolo, quella che viene definita "la civiltà europea", cioè l'Welfare(lo "Stato sociale").
Di pretesti per non partecipare se ne possono inventare molti... ma in realtà, chi non partecipa è perchè non trova il coraggio di scioperare, oppure perchè è così menefreghista da preoccuparsi solo di qualche decine di euro... delegando ad altri la lotta che è necessaria per difendere le ragioni dei lavoratori e diritti di fondamentale importanza per dare un futuro degno a se stessi, ai propri figli e alla società italiana.
Insomma, a mio parere, chi non partecipa si assume una responsabilità individuale che contribuisce proprio a far perdere efficacia allo sciopero e persino al sacrificio economico fatto da chi parteciperà(per dirla in due parole, se nel corso delle vicende storiche... nessuno avesse mai scioperato e lottato, si sarebbe ancora al tempo degli schiavi).
Per questo, partecipare allo sciopero generale e alle manifestazioni, è importante... anche per la propria DIGNITÀ sul lavoro e nella società italiana.
Anche a Pistoia ci sarà un CORTEO, che partirà alle ore 9,30 da Via Puccini/Porta Lucchese).


Giuliano
utente anonimo  (IP: 31af1b5028bf9d4)
#16 17 Dicembre 2008 - 17:48
 
Si cercano testimonianze riguardo alla Social Card per la trasmissione Report della Gabanelli.
Saluti
Sergio

Buongiorno ,

Gentili telespettatori,
stiamo cercando persone che hanno fatto richiesta per la Social Card e sono disposte ad offrirci la loro testimonianza.
Scriveteci a report@rai.it.

Cordiali saluti, Redazione Report.
utente anonimo  (IP: ccdde596c94dfae)
Commenti:
 

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