Politica estera. Il 2009 comincia con guerra e stragi di civili a Gaza.
Nell’attesa dell’insediamento di Obama a Presidente degli USA e nell’incognite circa la portata del suo atteggiamento sull’annoso e conflittuale contenzioso Palestina-Israele (sarà ovviamente pro-Israele dato che fra Usa e stato ebraico c’è una lunga e consolidata intesa, ma fino a che punto? Con quali mezzi? ecc. ecc.) è evidente che da parte israeliana si è voluto approfittare della fase di “interregno”, con il sicuro amico Bush ancora per poco in carica, per “chiudere” col “problema Hamas” bombardando ed invadendo la Striscia di Gaza dove Hamas comanda col consenso popolare, visto che ha vinto le ultime elezioni del 2006 nei due territori amministrati dall’Autorità Nazionale Palestinese: Striscia di Gaza e Cisgiordania.
Innanzitutto occorre rilevare che e, come al solito accade in tutte le guerre, i primi a farne le spese sono i civili, soprattutto la povera gente che non ha i mezzi per fuggire dalle distruzioni.
Ma intanto vediamo chi è Hamas. Acronimo di Harakat al-Muqāwwama al-Islāmiyya (Movimento di Resistenza Islamico", ovvero "entusiasmo, zelo") Hamas è un'organizzazione religiosa islamica palestinese di carattere paramilitare e politico fondata nel 1987da Ahmad Yasin, Abdel Aziz al-Rantissi e Mohammad Taha come appendice dell’organizzazione integralista dei Fratelli Musulmani. Il suo dichiarato obiettivo è di abbattere lo Stato di Israele ed istituire una repubblica islamica in Palestina, per questo fin dalla sua creazione effettuava attentati suicidi contro civili ed esercito israeliano.
Godendo evidentemente di consistenti sostegni finanziari provenienti da alcuni stati ed organizzazioni arabe e/o musulmane ha attivato col tempo nell’ambito della società palestinese ampi programmi sociali con l'istituzione di ospedali, sistemi di istruzione, biblioteche e altri servizi il che gli ha consentito di ottenere una notevole popolarità a scapito dell’attualmente più “morbida” Fatah, l’organizzazione “storica” del movimento palestinese, fino a conseguire la vittoria elettorale del 2006.
In seguito alla Battaglia di Gaza del 2007 fra palestinesi di Fatah e Hamas, quest’ultima otteneva il controllo della “Striscia” mentre Fatah risultava predominante in Cisgiorania.
Questo, in breve sintesi, il dato storico, ma perché questa attuale sanguinosa crisi?
Le fonti israeliane, ampliate dai mass media occidentali, ci dicono che Hamas ha interrotto la tregua con gli israeliani iniziando a colpire con i missili kassam il sud dello stato ebraico. Ma, al di là del giudizio che possiamo dare su Hamas, elencata come “organizzazione terroristica” da vari stati e organizzazioni (inclusi, ad es. e fra gli altri, da Giordania ed Unione Europea), al di là dello storicamente acquisto diritto all’esistenza dello Stato di Israele, è esattamente questa la verità “vera”?
Infatti quasi nessuno ci ha detto niente del perché Hamas avrebbe “violato la tregua” andando a sfidare uno degli stati meglio armati al mondo? Volontà suicide?
A questo proposito citiamo, perché ci appare illuminante, un “comunicato straordinario” emesso già il 28 dicembre 2008 da Pax Christi, Movimento Cattolico Internazionale per la Pace.
COG
“Quello in corso a Gaza è un massacro, non un bombardamento, è uncrimine di guerra e ancora una volta nessuno lo dice”.(di P. Manauel Musallam parroco a Gaza)
“Un inferno di orrore, morte e distruzione, di lutti, dolore e odio si sta abbattendo in queste ore sulla Striscia di Gaza e sul territorio israeliano adiacente. A voi, capi politici e militari israeliani, chiediamo di considerare che insieme ai ‘miliziani’ di Hamas state colpendo, uccidendo e ferendo centinaia di civili palestinesi. Non potete non averlo calcolato. Non potete non sapere che a Gaza non esistono obiettivi da mirare chirurgicamente. Non potete non aver messo in conto che da troppo tempo è la popolazione di Gaza a vivere sotto embargo, senza corrente elettrica, senza cibo, senza medicine, senza possibilità di fuga. Le vostre crudeli operazioni di guerra compiono opera di morte su donne, bambini e uomini che non possono scappare né curarsi e sopravvivere, essendo strapieni gli ospedali e vuoti i forni del pane. Ascoltate i vostri stessi concittadini che operano nelle organizzazioni israeliane per la pace: “Siamo responsabili della disperazione di un popolo sotto assedio. Hamas da settimane aveva dichiarato che sarebbe stato possibile ripristinare la tregua a condizione che Israele riaprisse le frontiere e permettesse agli aiuti umanitari di entrare. Il governo d’Israele ha scelto consapevolmente di ignorare le dichiarazioni di Hamas e ha cinicamente scelto, per fini elettorali, la strada della guerra”.
FERMATEVI SUBITO!
A voi, capi di Hamas, chiediamo di considerare che i vostri razzi artigianali lanciati verso le cittadine israeliane poste sul confine, sono strumenti ulteriori di distruzione e, per fortuna raramente, di morte, e creano inutilmente paura e tensione tra i civili. Sono una assurda e folle reazione all’oppressione subita, che si presta come alibi per un’aggressione illegale. Se foste più potenti, capi di Hamas, vorreste forse raggiungere i livelli di distruzione dei vostri nemici? E non essendolo, a che scopo creare panico, odio e desiderio di vendetta nei civili israeliani che vivono a fianco alla vostra terra? Quali strategie di desolazione, disumane e inefficaci, state perseguendo?
FERMATEVI SUBITO!E noi donne e uomini che apparteniamo alla ’società civile’,FERMIAMOCI TUTTI!
Sostiamo almeno un minuto accanto a tutti i civili che soffrono. Alle centinaia di ammazzati palestinesi, che per noi non avranno mai nome e volto, come alla vittima israeliana. Alle centinaia di feriti palestinesi e ai fortunatamente pochi feriti israeliani. A chi ha perso la casa. A chi non può curarsi. E poi, tutti insieme, alziamo la voce: non è questa la strada che porterà Israele a vivere in pace e sicurezza. Non è questa la strada che porterà i palestinesi a vivere con dignità in uno Stato senza più occupazione militare, libero e sovrano. I media italiani in questi giorni hanno purtroppo mascherato una folle e premeditata aggressione -e soprattutto l’insopportabile contesto di un assedio da parte di Israele che per mesi ha ridotto alla fame un milione e mezzo di persone- scegliendo accuratamente alcuni termini ed evitandone altri.
La maggior parte dei quotidiani e telegiornali hanno affermato che “è stato Hamas a rompere la tregua”. Invece il 19 dicembre è semplicemente scaduta una tregua della durata concordata di sei mesi. L’accordo comprendeva: Il cessate-il-fuoco, la sua estensione nel giro di qualche mese alla Cisgiordania e la fine del blocco di Gaza.
Questi impegni non sono stati rispettati da Israele (25 palestinesi uccisi solo dalla firma dell’accordo) e quindi Hamas non l’ha rinnovato. Ancor più precisamente, già ai primi di novembre, Israele aveva rotto la tregua con una serie di attacchi a Gaza uccidendo altri 6 palestinesi. Aiutiamoci allora a valutare criticamente le analisi spesso falsate dei media per dare maggior forza ad altre voci diventate grida: Solo poche ore fa, proprio a Gaza, il Patriarca di Gerusalemme celebrava la Messa di Natale riprendendo il suo Messaggio natalizio: “Siamo stanchi. La pace è un diritto per tutti. Siamo in apprensione per l’ingiusta chiusura imposta a Gaza e a centinaia di migliaia di innocenti. Siamo riconoscenti a tutti gli uomini di buona volontà che non risparmiano sforzi per spezzare questo blocco.” La strada intrapresa invece, lastricata di sangue e macerie, condurrà la gente qualsiasi al macello. E i suoi capi alla sconfitta. In primo luogo alla sconfitta umana.
Pax Christi Italia 28 dicembre 2008 (Comunicato da Pax Christi Movimento Cattolico Internazionale per la Pace)
postato da: gorca49 alle ore 09:46 | link | commenti (19)
categorie: palestina, israele, politica estera, hamas, pax christi movimento cattolico, فلسطين, حماس, غزة
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