giovedì 19 gennaio 2012

Politica. Perché in Italia la “sinistra” non vince? Due modesti, ma significativi, esempi (martedì, 12 maggio 2009)


martedì, 12 maggio 2009

Politica. Perché in Italia la “sinistra” non vince? Due modesti, ma significativi, esempi

  



Perché in Italia vince Berlusconi e la “sinistra” non vince?

Due modesti, ma significativi, esempi

Non sono solito, in questo historiablogori, riprodurre articoli di altri, questo non certo per supponenza intellettuale, ma per una regola che mi sono dato all’inizio, tuttavia, di quando in quando, penso occorra fare alcune doverose eccezioni.
Cito qui, pertanto, due articoli, apparsi sull’ultimo numero (1103) de “Il Venerdì di Repubblica” dell’8 maggio 2009, che mi sembra, “nel loro piccolo”, aiutino a capire perché la sinistra, questa “nostra” attuale “sinistra-Tafazzi” italiana, non abbia vinto, non vinca oggi, né per un pezzo, indipendentemente dall’esito di queste “europee” ed a meno di un improbabile ravvedimento, vincerà. Unica residua speranza: che il “Cavaliere” venga direttamente colpito da un naturale e ferale evento…..
Un posto a Strasburgo per i precari del call center [di Curzio Maltese]
«Pronto, in che cosa posso esserle utile?». Ogni volta che ascolto questa frase al telefono penso alla vicenda dell’ Atesia. L'Atesia e il più grande call center d'Italia, anzi d'Europa. Soltanto nella gigantesca sede.di Cinecittà lavorano ogni giorno quattromila persone e con gli anni ci sono passate due generazioni di romani.
Dietro quelle voci ci sono le vite di ragazzi, vicini, parenti, gente che magari ha cominciato per pagarsi gli studi, poi e rimasta lì per anni e ora deve far quadrare il bilancio di famiglia con poche centinaia di euro. Senza diritti né tutela né rispetto. Quattro anni fa un gruppo di lavoratori dell'Atesia, con un coraggio incredibile, si è rivolto all'ispettorato del lavoro. Dall'ispezione è "emerso un piccolo lunapark degli orrori nell'universo del precariato, fatto di sfruttamento brutale, ogni giorno della settimana, senza feste, senza un giorno di maternità o di malattia garantiti, per un lavoro «a progetto» che e in realtà lavoro dipendente a tutti gli effetti, ma non riconosciuto da nessuno.
Il collettivo dei precari Atesia non contesta ideologicamente la legge 30, detta legge Biagi, come si fa nei salotti radical chic. Al contrario, la considera una buona legge, solo mal applicata. Ma nella battaglia civile per farla applicare si sono ritrovati disperatamente soli. Mollati in fretta dal sindacato, che ha subito trattato al ribasso.
Ignorati dalle forze politiche, anche di estrema sinistra. Fausto Bertinotti, mi racconta Maurizio, uno del collettivo, s'era fatto vedere ai cancelli dell'Atesia solo alIa viigilia delle primarie, per il suo comizio. Quando sono tornati a trovarlo, li ha liquidati con un «fatemi sapere». «Fatemi sapere me lo dice mia madre, lei deve fare qualcosa», gli ha risposto Maurizio.
L'unico che ha sostenuto e raccontato questa straordinaria lotta di lavoratori e stato un attore, Ascanio Celestini. Nonostante l'isolamento, il collettivo è riuscito a vincere e a far assumere con contratto a tempo indeterminato migliaia di precari. Ovvero, ha fatto molto di più di quanto stiano facendo i grandi sindacati nazionali. I suoi membri però hanno perso il lavoro e ora sono sotto processo per aver organizzato uno sciopero non autorizzato.
E non ci sarà nessun Di Pietro o Ferrero o Franceschini a candidarli al Parlamento europeo, dove certo avrebbero molte cose da fare e dire, per salvarli da una condanna ingiusta. La loro storia non ha fatto abbastanza notizia.
Come la sinistra bocciò le liste civiche. pagandola cara. Anzi, carissima [di Paolo Casicci]

Alle Politiche del 2006, l'Unione, che aveva vinto le regionali dell'anno prima anche grazie al contributo dei movimenti locali, cambiò strategia. Il risultato? Lo racconta in un libro un protagonista di quell'occasione mancata

Roma. Corteggiatissima dai partiti quando c' é da riempire le piazze, la «società civile» piace di meno se alza la mano e chiede la parola. Ma quando si organizza in liste civiche alleate del centrosinistra, il contributo e quasi sempre decisivo; è successo nell'era post-Tangentopoli, con la Primavera dei sindaci, e, più tardi, con la vittoria di govematori come Bresso in Piemonte o Marrazzo nel Lazio.
Poi, nel 2006, la grande occasione mancata delle Politiche. La racconta, in un bel libro pieno di retroscena, il coordinatore della Rete nazionale delle liste civiche, Roberto Alagna.
Tra i fondatori nel 2001 della Lista Roma per Veltroni e nel 2005 della Lista civica Piero Marrazzo, determinante per la vittoria alle Regionali contro Storace, Alagna affida a La politica è una cosa troppo seria per lasciarla ai partiti, in uscita per Castelvecchi il16 maggio, la sua verità; se nel 2006 l'Unione avesse accettato la richiesta di apparentamento della rete delle liste civiche, il governo Prodi avrebbe avuto una maggioranza più ampia di quella, risicatissima, ottenuta al Senato. Invece, nonostante quelle liste avessero contribuito nel 2005 alla vittoria nel Lazio, in Piemonte e in Puglia, prevalse la diffidenza verso un fenomeno che non si lascia imbrigliare dalle logiche di partito. Il no all'apparentamento fu motivato da Fioroni della Margherita con il rischio di trasmettere un'immagine troppo frammentata della coalizione. In realtà, dice Alagna, ciò che molti pensavano «era quello che mi disse, convinto, l'ex portavoce di Veltroni, oggi deputato pd, WaIter Verini: "Le liste civiche devono occuparsi di tram e parcheggi. Mica di politica"».

postato da: gorca49 alle ore 19:12 | link | commenti (10)
categorie: politicasinistra miope

Commenti:
 

#1 13 Maggio 2009 - 08:28
Eh, amico mio, gli esempi sarebbero purtroppo tantissimi.....si ravvederanno ascoltando, come faceva il "vecchio" PCI, di più i bisogni concreti della gente "normale" che lavora e fatica o, malgrado qualche comparsata mediatica, continueranno invece a chiudersi sempre più nelle loro ormai inaccessibili (al "volgo") e oggi remuneratissime stanze di "politici"?
Mah?
Alex
utente anonimo  (IP: f5d7ecaf392f45a)

#2 13 Maggio 2009 - 18:15
Certo che gli esempi da fare sarebbero tanti. Questi due sono abbastanza esplicativi. Ma, preso atto di tutto ciò, mi domando, noi poi che facciamo? O non andiamo a votare oppure votiamo Berlusca?...
Ci tocca a scegliere a sinistra, come ormai facciamo da troppo tempo, i meno peggio....
Mauro
utente anonimo  (IP: 2f910216318be30)

#3 15 Maggio 2009 - 19:33
Andrea Ottanelli
Presidente di Pistoia Un club per l’Europa
Ivano Paci
Presidente della Fondazione Cassa
di Risparmio di Pistoia e Pescia
sono lieti di invitarLa
alla presentazione del volume
PISTOIESI
SUL CAMMINO DI SANTIAGO
venerdì 22 maggio 2009, ore 17
Sala Sinodale del Palazzo dei Vescovi (g.c.)
Piazza Duomo - Pistoia
interverranno:
Mons. Mansueto Bianchi, Vescovo di Pistoia
Prof. Giovanni Cherubini, Università di Firenze
utente anonimo  (IP: e1419964704e56a)

#4 20 Maggio 2009 - 19:48
COMUNICATO FONDAZIONE CEFALONIA

Si è costituita presso il notaio in Milano il 13 maggio 2009 la “Fondazione Europea Memoria e Futuro Cefalonia-Corfù settembre 1943” O.N.L.U.S. – Fondazione di partecipazione, al cui Comitato promotore il nostro Istituto ha aderito con delibera del C.d.A. Ne è Presidente l’avv. Costantino Ruscigno, figlio di Nicola, barese, ufficiale della Divisione “Acqui” combattente a Cefalonia, autore del memoriale I ragazzi del ’21 tra sangue e vita. Per notizie si acceda al sito della Fondazione www.cefaloniacorfu1943.net, dove è consultabile lo Statuto con le finalità, mentre l’indirizzi di posta elettronica è fondazioneuropea@cefaloniacorfù1943.net.
I soci “possono essere Istituzioni pubbliche a tutti i livelli territoriali, Istituzioni scolastiche ed Universitarie, enti pubblici e/o privati, associazioni, fondazioni, soggetti economici pubblici e privati, soggetti profit e no profit, singoli cittadini” anche non italiani. L’adesione non comporta l’obbligo di contribuzioni. Il primo nucleo di adesioni al Comitato promotore vede la Provincia di Cefalonia, l’Associazione Italo-Greca Mediterraneo, il Museo di Stia Contemporanea di Milano, il nostro Istituto, il Centro Studi ALSPES di Milano, la Provincia di Milano, il Comune di Milano, il Comune di Sesto San Giovanni, il Comune di Verbania, il Comune di Ghemme, il Comune di Rezzato, l’Istituto scolastico Benini di Melegnano, il Liceo Carlo Alberto di Novara, l’Associazione Divisione Acqui sezioni di Milano e Novara con tutti i propri associati.

Invitiamo caldamente ad aderire.
utente anonimo  (IP: e7f52cc826b61ca)

#5 21 Maggio 2009 - 06:56
Se vuoi un CENTRO SINISTRA NUOVO nella Provincia di Pistoia,
per attuare un cambiamento etico e programmatico.

Se vuoi un'EUROPA dove non decidono le banche, i poteri economici forti ed i governi, ma un Parlamento con persone che rappresentano i lavoratori, i beni comuni, la sostenibilità ecologica, la pace.

Partecipa,
domenica 24 maggio, ore 17,30
sul Globo a Pistoia
La primavera della Sinistra

Musica di Nick Becattini ed Emiblues

Interventi di:
Sergio Frosini, candidato alla Presidenza della Provincia di Pistoia
Giuliana Sgrena e Umberto Guidoni,
candidati al Parlamento europeo
utente anonimo  (IP: da338daacf7b75e)

#6 21 Maggio 2009 - 06:59
Sei per la CONTINUITÀ ?
Stai rilassato/a, c'è poco da fare, basta delegare chi è gia nei posti...
dove viene esercitato il potere politico e istituzionale.

Al contrario, il CAMBIAMENTO non l'ha mai regalato nessun potere: è sempre stato raggiunto con la volontà, la determinazione, l'impegno, l'intelligenza, la partecipazione delle persone che sentivano questa necessità.

E' a queste persone che rivolgiamo l'appello di aiutarci, per conquistare insieme il cambiamento etico e programmatico che è necessario anche nella Provincia di Pistoia.
COMITATO ELETTORALE
DI SERGIO FROSINI E COALIZIONE la SINISTRA/VERDI
c/o VIALE PETROCCHI 174 - PISTOIA -
ORARI APERTURA: 10/12 - 17/19 - 21/22
Chi vuole i DEPLIANT per aiutarci a diffonderli CASA X CASA... si rivolga quì.
http://www.sergiofrosini.it

Giuliano
utente anonimo  (IP: da338daacf7b75e)

#7 21 Maggio 2009 - 18:48
In effetti sembra che tutti si aspetti il fatale evento, non vedendo altre possibilità. Il problema sarà che fra 20 anni(?), se il tempo non sarà signore, ci sarà una lotta fra Fini, la destra laica, e Casini, la destra cattolica (i due si stanno già allenando, non sanno ancora se sarà una gara di mezzofondo o più lunga), e basta. Intanto ci sono alcuni milioni di precari, altri milioni di disoccupati, altri milioni di migranti, ancora qualche milione di lavoratori dipendenti, ma sembra che al PD, e non solo, interessino solo i salotti televisivi e poco altro.
Come se Gramsci non fosse mai esistito, vedo moltissimo pessimismo della volontà.
La mia homepage: http://slec.splinder.com Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utenteSLec

#8 23 Maggio 2009 - 13:53
Sono d'accordo con te che gran parte della sinistra si è staccata dai problemi reali della gente! Ma cosa volevi significare con l'accostamento della foto di "Tafazzi" (facciamoci del male) a quelle del Berlusca trionfante e "noemizzato"?
Scrivi di più!!!!
Luigi
utente anonimo  (IP: 31af1b5028bf9d4)

#9 25 Maggio 2009 - 09:43
Luisa Morgantini, Vice Presidente del Parlamento europeo,
ha proposto di votare per Giuliana Sgrena (candidata al Parlamento europeo nella lista Sinistra e Libertà).
Per le elezioni europee, nell'Italia centrale(quindi anche in Toscana)
è possibile esprimere 3 preferenze(scrivendo i cognomi accanto al simbolo votato).
Sicuramente Giuliana Sgrena sarà una delle mie tre preferenze.
Come sarebbe bello avere persone di Sinistra,
elette ed impegnate nelle Istituzioni Democratiche(locali, regionali, nazionali ed europee),
con la stessa passione etica ed ideale di Luisa Morgantini(Mi sento onorato di aver fatto parte di quel Comitato di compagni/e pistoiesi che, nel 2004, si impegnò per sostenere la sua elezione).
Luisa Morgantini,
da sola ha dimostrato di avere la forza e la ragione nonviolenta di un gigante.
(ovviamente dicendo questo non dimentico che in politica i numeri,
cioè il consenso democratico effettivo... sono determinanti).
Giuliano, di sinistra e pacifista
utente anonimo  (IP: d8966e80bba388a)

#10 27 Maggio 2009 - 15:30
Un anno senza sinistra in Parlamento: proviamo ad immaginare quello che avremmo potuto fare
Le proposte di Sinistra e Libertà che non sono mai risuonate nelle aule del Parlamento perché nessuno le ha mai fatte con chiarezza

image Molti ci chiedono cosa avremmo fatto e quali proposte avremmo sostenuto se invece che fuori fossimo dentro il Parlamento…
Di seguito le proposte di Sinistra e Libertà, quelle che non sono mai risuonate nelle aule del parlamento perché nessuno le ha fatte con chiarezza, quelle che portiamo nella nostra campagna elettorale in Italia e in Europa:
1. la moratoria dei licenziamenti e l'aumento dei fondi per gli ammortizzatori sociali;
2. l'adeguamento di salari, stipendi e pensioni che sono i più bassi d'Europa;
3. il rispetto delle norme per la sicurezza nei luoghi di lavoro, contro le morti sul lavoro e perché le sanzioni per chi non le attua siano certe e severe;
4. la modifica strutturale della legge 30 sul precariato abolendo tutti i contratti atipici che rubano il futuro ai giovani;
5. la patrimoniale sui redditi alti e sulle rendite milionarie, la lotta alla inaccettabile evasione fiscale;
6. una tassa (questa si giusta) su tutte le intermediazioni finanziarie;
7. la sospensione immediata del progetto Ponte sullo Stretto di Messina e dell'acquisto di nuovi aerei da guerra stornando quei fondi (oltre 14 miliardi di Euro) per la ricostruzione dell'Abruzzo e per la messa in sicurezza di 5000 scuole, 500 ospedali e delle case in tutte le aree sismiche e a rischio idrogeologico e vulcanico d'Italia (la più grande opera pubblica di cui ha bisogno il Paese);
8. l'abolizione gli appalti al massimo ribasso il cancro vero di una edilizia di carta pesta;
9. la tutela dell'acqua come bene comune, del territorio agricolo da altre cementificazioni, delle città e delle coste dalla speculazione e dall'abusivismo edilizio;
10. la diminuzione delle emissioni contro il riscaldamento del Pianeta così come previsto dalle direttive europee;
11. un forte iniziativa parlamentare contro il ritorno al nucleare e un Piano nazionale triennale per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
12. la diminuzione delle spese militari e un No al raddoppio della base di Vicenza come hanno chiesto i cittadini nel loro referendum autogestito;
13. il riconoscimento dei diritti alle coppie di fatto, della libertà di ricerca scientifica, di una scelta libera e responsabile sul fine vita, la riscrittura della legge 40 sulla procreazione assistita;
14. una televisione pubblica non lottizzata, una informazione libera e obiettiva che non soffra di alcuna censura;
15. una scuola pubblica finanziata adeguatamente, un ruolo degli insegnati riconosciuto, il ripristino del tempo pieno e il finanziamento della ricerca universitaria;
16. il dimezzamento del numero dei parlamentari e la diminuzione dei loro stipendi; un tetto proporzionato e motivato agli stipendi di manager , dirigenti d'azienda e di banca;
17. una riforma elettorale che tolga il premio di maggioranza ( mentre il referendum proposto lo aumenterebbe ancora e a vantaggio di una sola lista e non della coalizione),che ripristini la scelta dei candidati da parte degli elettori, che sia fatta sul modello tedesco uscendo da un falso e forzato bipartitismo;
18. l'estensione del microcredito e del commercio equo e solidale, dando un taglio ai fondi per la povertà che altro non sono che misure caritatevoli e inefficaci;
19. una cultura politica e dunque un confronto di idee che sveli la mistificazione delle destre che sulla paura dello straniero e dei diversi hanno costruito consenso, tacendo sul fatto che il futuro ce lo stanno portando via le banche, il fondamentalismo del mercato, le speculazioni, le multinazionali, i titoli tossici, e tutte le insopportabili disuguaglianze che caratterizzano il liberismo.
Per queste proposte ci saremmo battuti e su queste proposte crediamo possa ripartire una Sinistra nuova, popolare, radicata socialmente.
Come vuole essere Sinistra e Libertà.
Hai un modo per sostenere queste proposte:
VOTA SINISTRA E LIBERTÀ
utente anonimo  (IP: 52dd9b2d0814ca6)
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