giovedì 19 gennaio 2012

Attualità politica (venerdì, 24 ottobre 2008)


venerdì, 24 ottobre 2008

Attualità. L'Ottobre degli studenti...e quello di Berlusconi. Qualcosa di nuovo?

  



Berlusconi: 22.10.2008 "...manderò la polizia!" 

Berlusconi: 3.10.2008 "...mai pensato di mandare la polizia!"


Quarant’anni fa…gli studenti del Sessantotto…


Pistoia-Pontelungo 1975
Sul ’68 riporto “a posteriori” questo brano  interessante di Gad Lerner, espunto dai tratti più specifici della sua esperienza personale. Nelle sue interessanti valutazioni mi ci riconosco in gran parte anch’io.
                                                                                                                                                                                                                         COG

"Sull’ultimo numero di “Micromega” ho scritto questa memoria del ‘68 con cui considero chiuse, da parte mia, le celebrazioni del quarantesimo. Gad Lerner"



Confessione di un reduce del ‘68

Lunedì, 28 Gennaio 2008
“….io voglio esprimere tutta la mia gratitudine nei confronti della stagione più deformata, diffamata, irrisa, manipolata da un’intellighenzia (sia conservatrice, sia comunista) che subì il ’68 come un affronto. Non si tratta solo di riconoscenza personale: è nell’impegno con e per gli altri di allora che ho appreso il senso del comunicare, l’emancipazione da codici linguistici paludati e ossequiosi, la passione per l’inchiesta sociale, l’aspirazione a trasformare la realtà, la ricerca di un bene comune…. A quelli che lamentano l’eccessiva presenza di ex sessantottini ai vertici del giornalismo italiano (a parte il fatto che non è vero; a parte che mi ricorda la medesima “denuncia” riferita agli ebrei) rispondo: se ci avete corteggiati, se avete scopiazzato le novità presenti nelle nostre testate, vuol dire che perfino voi siete debitori dell’odiato Sessantotto…La verità è che stiamo parlando di un movimento e di una stagione di cambiamento che hanno migliorato la vita delle persone dovunque, in Italia e nel mondo. E’ stato un passaggio di redistribuzione più equa dei redditi, di riforme strutturali importanti, di apertura nelle relazioni familiari e sessuali, di acculturazione senza precedenti. Quando gli storici potranno lavorare prescindendo dal rancore provocato da quel sommovimento –e la sofferenza delle vittime, tutte le vittime di una lunga scia di sangue, si attenuerà- allora i dati oggettivi avranno ragione dell’ideologia antisessantottina. Vale la pena di riflettere sul perché –quarant’anni dopo!- sopravviva un tale bisogno di riscossa, un’ansia demolitoria, nei confronti di un movimento talmente lontano nel tempo. Ma prima voglio ricordare, di quella mia esperienza precoce, solo un paio di aspetti. Anzitutto l’immediatezza naturale con cui ti sentivi destinato a partecipare di un’esperienza collettiva. Non avevo dubbi sul fatto che avrei frequentato collettivi, assemblee, cortei, e possibilmente feste… la musica nuova …lasciava intravedere la possibilità di una condizione esistenziale altra …dal conformismo adulto. Il tutto in un mondo in subbuglio che reclamava la tua attenzione ovunque tu volgessi la testa. …leggevo avidamente i volantini, trovavo invitanti i manifesti scritti a pennarello per convocarci nelle riunioni pomeridiane, ero curioso di discutere le ragioni gridate nel megafono…. era facile passare all’incontro con figure adulte così diverse dal circuito familiare: intellettuali e operai portatori di saperi affascinanti. Ho avuto la fortuna sfacciata d’incontrare allora dei maestri non dogmatici ma severi nel pretendere lo studio accanto all’azione. …ho proseguito nel mio destino di nuovo venuto… cui si proponevano letture e nuove conoscenze insieme alla gratificante sensazione (illusione) di essere pervenuto precocemente alla maturità.… dopo la strage di piazza Fontana… chiamato alla consapevolezza che in Italia la morte poteva essere comminata per vie illegali da settori oscuri, interni agli apparati dello Stato. Poi ci si chiede perché la cultura riformista abbia penato tanto a farsi strada nel nostro paese, e invece sentissimo il dovere di presentarci come rivoluzionari.
In conclusione vorrei dire la mia sul perché il Sessantotto dà ancora tanto fastidio. Credo c’entri parecchio il forte insediamento del partito comunista nel nostro paese, e la sua indiscutibile egemonia sull’intero schieramento di sinistra. Aggiungiamo il prestigio derivante a una parte cospicua dei suoi gruppi dirigenti dall’essersi formati poco più di vent’anni prima nel fuoco della Resistenza antifascista, e gli ingredienti ci sono tutti. Ma come si permettono questi giovinastri di venire a darci delle lezioni di coerenza e di rivoluzione? Che si trattasse della nuova classe operaia immigrata alle catene di montaggio, o degli studenti provenienti dal ceto medio e dalla borghesia, esplodeva il dramma dell’incomunicabilità. Per dialogare con chi guidava la sinistra italiana, molti leader del Sessantotto intrapresero a loro volta una competizione ideologica, cioè imperniata sul falso terreno della legittimità e dell’ortodossia. Chi è il più marxista, chi il più leninista? Chi davvero rappresenta gli interessi della classe operaia? Chi è il degno successore dei partigiani, e chi invece ne ha tradito il sacrificio? Eccetera.
Così si è verificato il paradosso di un’insorgenza dirompente nei confronti dei codici culturali preesistenti che in Italia si sarebbe cronicizzata (abbiamo avuto il Sessantotto più lungo del mondo, protrattosi per una buona metà del decennio successivo) e per giunta burocratizzata. Ricondotta nelle gabbie dell’ideologia dominante sulla tradizione novecentesca del movimento operaio (e delle sue eresie). Merito anche della duttilità e dello sforzo di adattamento del Pci alla nuova composizione sociale e alle nuove dinamiche culturali del Sessantotto. Ma sempre col retropensiero di avere a che fare con dei disturbatori della Politica togliattiana con la P maiuscola; e sempre col fastidio, tuttora persistente nei confronti di una società bollata di arretratezza, sovversivismo, ignoranza. La stessa diffidenza mostrata nel Sessantotto nei confronti dei movimenti estranei alla sinistra ufficiale (nelle fabbriche, nelle scuole, nel dissenso cattolico, sul fronte della liberazione sessuale), la ritroviamo lungo gli anni Novanta fino a oggi nei confronti della cosiddetta “società civile”.
Più facile spiegare l’insofferenza antisessantottina di una destra italiana che a quel tempo non aveva fatto i conti col fascismo (per la verità neppure oggi), e restava impregnata di conformismo, clericalismo, sarcasmo qualunquistico. Non a caso l’intellettuale benpensante che più di ogni altro –e con maggior successo di pubblico- prende di punta il movimento di rivolta giovanile è Indro Montanelli. Lui che ha attraversato furbescamente il fascismo per poi continuare a distinguersi dagli antifascisti –dotato di una penna magnifica che gli consentiva di presentarsi anticonformista pur restando sempre ben insediato nell’establishment del momento- catalizzò da par suo una reazione ironica dei benpensanti. La caricatura di un Sessantotto opera di figli di papà un po’ tonti e un po’ fanatici furoreggia ancora. Mario Capanna e Giulia Maria Crespi, i “cinesi”, i “katanga”: la solita solfa.
E’ per fare rabbia agli ultimi epigoni di questo insulso luogocomunismo che dobbiamo proclamarci tutti, orgogliosamente, reduci del Sessantotto.”

www.gadlerner.it/2008/01/28/


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Ricordo che a suo tempo ho scritto molto sul '68, ad es.:

"Il Tirreno"



Pubblicato il catalogo "Politica e movimenti: 1966-1996" curato da Carlo Gori. Trent'anni di periodici passati ai raggi x 

PISTOIA - E stato pubblicato in questi giorni, per le edizioni del Comune, il catalogo dei periodicidella biblioteca del Centrodi documentazione di Pistoia. "Politica e movimenti:1966-1996" è il titolo dell'opera curata da Carlo Onofrio Gori, che racchiude e sintetizza un lungo itinerario di ricerca e di elaborazione catalografica tra i più complessi e originali. Il volume si propone come necessario sviluppo e compimento delle premesse che ispirarono la prima edizione del catalogo edito nel 1986, che ebbe unanimi riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale, tanto da essereannoverato anche nella recente e autorevole "Guida alla bibliografia internazionale" di Andrea Martinucci. Il nuovo lavoro di Carlo Onofrio Gori, prendendo naturalmentele mosse dalla precedente pubblicazione, si proponequale repertorio di rara ricchezza catalografica con la descrizione di un corpo di 3261 schede di periodici disposti in ordine alfabetico di titolo. Ogni variazione nella vita della pubblicazione è registrata:dalla periodicità al sottotitolo,dalla responsabilità politica all'avvicendarsi dei direttori,dalle eventuali interruzioni della pubblicazione al cambiamento di formato, eccetera. L'opera di aggiornamento e attualizzazione del materiale catalografico è completata, altrielementi di novità rispetto all'edizione 1983, sia dal corredo di un corposo ed altrimenti introvabile elenco di sigle di associazioni, gruppi, partiti,movimenti nazionali ed esteri, sia da una ampia e approfondita bibliografia tematica, completamente inedita, che rende conto delle maggiori presenze monografiche. Scorrendo l'indice per soggetto dei titoli del repertorio,che comprende tutte le testate presenti nella biblioteca del Centro di documentazione di Pistoia, comprese quelle già descritte nel primo catalogo, si ha la percezione dell'ampiezza e articolazione del lavoro che per certi aspetti si può definire monumentale. Con la pubblicazione dell'opera di Carlo Onofrio Gori, aggiornata al giugno 1996, giunge a compimento, con particolare efficacia e rigore biblioteconomico, l'impegno di rendere pubblico l'ingente patrimonio del Centro di documentazionec he, con le sue oltre cinquemila testate dell'emeroteca, le circa ventimila monografie ed il vasto e originale materiale documentario conservato nell'archivio, evidenzia il proprio ruolo di struttura bibliotecaria e culturale diassoluta rilevanza. E da segnalare, tra l'altro, che dall'autunno 1996 la biblioteca del Centro di documentazione di Pistoia, in seguito ad una nuova convenzione con il Comune,è aperta in maniera stabile e definita all'uso pubblico. Due decenni ormai ci separanodagli eventi che si condensarono nel '68. Il prossimo anno non mancheranno occasioni per rivisitare, sotto molti aspetti, un momento emblematico della nostra storia recente. Ed è proprio in quell'anno che a Pistoia vede la luce il Centro di documentazione che sin da allora, come ha detto Attilio Mangano, "ha caratterizzatola sua attività di raccolta e documentazione sociale in modo originale: dalla stampa della nuova sinistra al fumetto, dalla stampa undergroundal rock, dalla poesia alla produzione musicale autogestita,dall'ecologia alla sanità,dalla psichiatria alla critica delle istituzioni globali ". Un anniversario nell'anniversario che merita di essere riconsideratoa partire dal lavorocurato da Carlo Onofrio Gori che ne ripercorre idee,progetti, speranze e che in questaedizione, ampiamente rinnovatanella veste e nel contenuto, non solo si conferma,ma si propone ex novo come repertorio indispensabile per i ricercatori che non possono prescindere dal riconsiderareil nostro presente anche alla luce di quella eccezionale stagione di impegno civile. (f.c.)


Presentato il catalogo del Centro di documentazione Le stagioni del Movimento in trent'anni di pubblicazioni
PISTOIA - Scritto da Carlo O. Gori e pubblicato dal Comune e dal Centro di documentazione di Pistoia, è uscito un vasto repertorio bibliografico dal titolo "Politica e movimenti:1966-1996". Il volume completa il censimento ragionato delle pubblicazioni conservate nella bibliotecadel Centro di documentazione di Pistoia (collegata alla biblioteca Forteguerriana), al cui patrimonio era stato dedicato un primo volume uscito nel 1986 - sempre a cura di Carlo Gori - e subito catalogato in prestigiosi repertori come la "Guida alla bibliografia internazionale" di Martinucci. "Un impegno monumentale",lo definisce l'assessore Andrea Fusari nella prefazione. Il titolo "Politica e movimenti" rende fin dalla copertina l'idea del contenuto. I periodici accuratamente schedati sono la testimonianza di trent'anni di fermento intellettuale e politico a ridosso o nel cuore della contestazione studentesca, della controculturae della critica radicale,delle dissidenze di sinistra, dell'operaismo,del dissenso all'interno della Chiesa, del movimento sindacale, del femminismo,dell'ambientalismo, della novità radicale. Vi è oggi un rinnovato interesse di ricerca per questi fenomeni d'ampio spettro, in cui tante idee e situazioni sonoconfluite: sociali, culturali, dicostume, politiche. "Proprio nel corso di quest'ultimo anno - spiega lo storico Mangano all'inizio del volume- si è riacceso il dibattito storiografico e metodologico sulle fonti e sulla memoria dei movimenti. Ed è evidente che il bilancio storico e politico di cinquant'anni di democrazia e di repubblica, l'interpretazione stessa del caso italiano,non può prescindere dall'interpretazione del '68 e della stagione dei movimenti nella società italiana". Il volume - 416 pagine, prezzo di copertina 50.000 lire - si apre con una estesa bibliografia ben suddivisa in classi e sottoclassi. Segue la parte delle schede e il catalogo per soggetti. La sezione dedicata alle sigle orienta utilmente il lettore nella selva delle sintetiche rappresentazioni di innumerevoli movimenti e gruppi.

Un libro di Carlo Gori nel sito web della Rai

PISTOIA. C'è un libro stampato dal comune di Pistoia nel web della Rai. E' "Politica e movimenti:1966-1996" in cui Carlo Onofrio Gori, bibliotecario alla Forteguerriana, ha riunito le schede bibliografiche da lui curate delle diverse riviste di quel trentennio conservate nel Centro di documentazione di Pistoia. Il Centro ha sede in via degli Orafi ed opera come sezione specializzata della biblioteca comunale. Il volume di Gori è citato con altri sette nellabibliografia dell'Enciclopedia multimedialeattiva, alla voce "Maggio '68". Per vederla e leggerla basta andare nel sito Rai digitando http://railibro.lacab.it e seguireil percorso enciclopedia-storia-maggio '68.Comparirà una pagina con il generale DeGaulle che gareggia in effetto d'immagine con il contestatore Daniel Cohn Bendit. Segue la storia del maggio 68, delle barricate nel quartiere latino, delle assemblee nella vicinaSorbona con cui gli studenti chiedevanoil governo dell'immaginazione e qualcuno,sul muro di fronte, scriveva "Viva De Gaulle" firmandosi "un francese masochista". Il maggio francese è restato nella storia recente dei movimenti europei anche per le scritte murali. Tra gli otto libro consigliati dall'enciclopedia Rai figura "Gli slogan del maggio francese", pubblicato da Marsilio. Il libro di Gori citato a corredo della "voce" è del 1997. Ma il percorso bibliografico seguito dall'autore è molto più esteso. Il volume si completa, infatti, con un analogo repertoriodel 1983 ("Catalogo dei periodici della bibliotecadel Centro di documentazione") e con la ricerca "Le riviste del Sessantotto",pubblicata nel 1990.                         


Appuntamento col '68


PISTOIA - Appuntamento con il '68 trent'anni dopo. Se ne parlerà domani alle 21 a palazzo Baly in via Cavour. Interverranno Carlo Onofrio Gori, Attilio Mangano, Roberto Massari e Marco Scavino. I temi trattati saranno la politica e i monumenti dal 1966 al 1996, le culture del '68. La serata è promossa dall'associazione Centro di documentazione.

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Commenti:
 

#1 24 Ottobre 2008 - 08:32
Eèèh! quanto sarà sempre più duro regredire.......
Noi con i nostri padri ricostruivamo l'Italia, col duro lavoro e le privazioni quotidiane creavamo ricchezza...
Per noi l'università con le sue aule fredde d'inverno e afose l'estate era una cosa splendida. Allora si e no esistevano 10 corsi di laurea nelle più grandi....
Poi a forza di botte inventive, di nuove generazioni creative, con la benedizione ecclesiastica il debito nazionale cresceva, cresceva e chi poteva si infagottava all'inverosimile.......
Mò la festa è finita, una parte del nostro pil se lo spendono le famiglie degli immigrati all'estero e si deve indietreggiare.... nun c'è più trippa per gatti.
Per i meno portati allo studio, futuro esercito di disoccupati o frequentatori di call center, si dovrà tornare all'apprendimento di tutti quei mestieri oggi riservati ai nostri bistrattati immigrati.
Non è poi così dura, visto che ci abbiamo campato e ci campano in tanti, magari sarà dura per quei genitori che vogliono assolutamente un figlio laureato anche se con laurea di serie B o C.
Ma a tutto ciò la classe delle giovani generazioni e dei baroni non è preparata, per questo sarà molto ma molto dura......
Patetici poi coloro che insistono su una diminuzione delle prebende di lorsignori o dei militari, non hanno capito niente della vita, nè chi siano i padroni ed i servi
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#2 25 Ottobre 2008 - 20:32
sei grande GORI! continua sempre così
un abbraccio
Meny90
utente anonimo  (IP: 31404809d4e5c47)

#3 25 Ottobre 2008 - 21:14
Ivano Paci
Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Giorgio Petracchi
Presidente dell’Associazione Storia e Città
Andrea Ottanelli
Direttore editoriale di «Storialocale»
sono lieti di invitare la S. V.
alla presentazione di
storialocale 11
Il palazzo dei Rossi.
Architettura e decorazione d’interni
a Pistoia fra Sette e Ottocento
di Lucia Gai
venerdì 31 ottobre 2008 ore 17,00
Saloncino De’ Rossi
Via De’ Rossi 26, Pistoia
INTERVERRANNO
Giuseppina Carla Romby
Lucia Gai
utente anonimo  (IP: 31404809d4e5c47)

#4 27 Ottobre 2008 - 14:53
bravo! sei tornato a "parlare" (l'immagini a volte valgono più delle parole) di politica, e ce n'è bisogno...
saluti Gianfranco
utente anonimo  (IP: ae299f094cb05ab)

#5 01 Novembre 2008 - 05:07
Ringrazio, sperando poi di poterlo fare indivudualmente, tutti gli amici che mi hanno scritto in questi ultimi tempi sia con commenti "ad hoc", sia con "lettere circolari".
Colgo l'occasione per segnalare un blog molto interessante che mi è capitato di visitare:

http://vendicari.blogspot.com/

così ho scritto al suo autore:

Ho casualmente (ormai ce ne sono tanti in giro!) letto il suo blog e lo ritengo molto interessante soprattutto per il "sostegno" storico ai suoi commenti (che praticamente condivido in toto) all'attualità politica, cosa oltremodo benemerita in un periodo in cui la storia non sembra insegnare più niente a nessuno.
Mah, sarà perchè siamo vecchi...
Ho anch'io un blog (www.historiablogori.splinder.com) e sarei onorato se ogni tanto potesse dargli uno sguardo.
Buon lavoro.
Carlo O. Gori
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Leggetelo (http://vendicari.blogspot.com/)
e commentatelo!

Saluti a tutti!

COG
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#6 31 Ottobre 2011 - 13:25
Mangano , Attilio - OPAC Polo BVE - Biblioteca nazionale centrale ...   193.206.215.17/BVE/result.php?dove=breve&useq=1... 6, [M] Le *riviste del Sessantotto : schede 1967-1969 / descrizione bibliografica a cura diCarlo O.Gori ; presentazione di Attilio Mangano ; note di Carlo ...
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#7 31 Ottobre 2011 - 13:26


  • Politica e movimenti 1966-1996 . Catalogo dei periodici della ...  www.amazon.it › ... › Enciclopedie e opere di consultazione Politica e movimenti (1966-1996). Catalogo dei periodici della biblioteca del Centro di documentazione di Pistoia [Brossura]. Carlo O. Gori (Autore) ...



  • La Toscana e le sue Città - Firenze Pisa Siena Arezzo Grosseto ...   www.adamoli.org/libri/toscana/PAGE1268.HTM Politica e movimenti- 1966-1996 - catalogo dei periodici della biblioteca del Centro di documentazione di Pistoia / a cura di Carlo O. Gori ...

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    #8 31 Ottobre 2011 - 13:29


  • Ricordando il 68   www.youblisher.com/p/29525-Ricordando-il-68/... periodici della biblioteca del centro di documentazione di pistoia a cura di carlo o gori edizioni del comune di pistoia e del centro di documentazione di pistoia ...



  • Politica e movimenti, 1966-1996 : catalogo dei periodici della ...   www.worldcat.org/title/.../39485533 - Traduci questa pagina Politica e movimenti, 1966-1996 : catalogo dei periodici della Biblioteca del Centro di documentazione di Pistoia. [Carlo O Gori; Centro di documentazione ...



  • Catalogo dei periodici della ... - Google Books   books.google.com/.../Catalogo_dei_periodici_della_Biblioteca.html?i... Title, Catalogo dei periodici della Biblioteca del Centro di documentazione. Author, Carlo O. Gori. Publisher, Centro Documentazione Pistoia, 1986 ...

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    #9 31 Ottobre 2011 - 13:43
    www.zoooom.it - Maggio 68
    ... Joacopo Fo; S. Parini, 68, c'era una volta la rivoluzione, Feltrinelli,
    Lire 12.000. CO Gori, Politica e movimenti: 1966-1996. Catalogo ...
    railibro.lacab.it/emma/zoom.phtml?ns=2096 - 19k - Copia cache - Pagine simili
    Unilibro Italia | Autore Gori Carlo O. |
    ... Accedi al tuo pozzo dei desideri... Autore Gori Carlo O. 1997. Gori
    Carlo O. Titolo Libro: Politica e movimenti (1966-1996). ...
    www.unilibro.it/ find_buy/result_scrittori.asp?scrittore=Gori+Carlo+O.&idaff=0 - 11k - Risultati supplementari - Copia cache - Pagine simili
    Pubblicazioni
    ... Politica e movimenti (1966-1996). Catalogo dei periodici della biblioteca
    del Centro di documentazione di Pistoia, Gori Carlo O.; Ass. ...
    www.alpiapuane.com/pubblicazioni.htm - 101k - Copia cache - Pagine simili
    libri
    ... GIANNOTTI D. CATANIA. GIARRIZZO G. POLITICA E MOVIMENTI: 1966 - 1996.GORI Carlo
    O. LE OPERE. GRAMSCI. PIOVE GOVERNO LADRO. GRAMSCI. LA TEORIA DEI BISOGNI IN MARX. ...
    www.nievski.it/libri.htm - 101k - Risultati supplementari - Copia cache - Pagine simili
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