Storia della Fôrça Expedicionária Brasileira
Carlo Onofrio Gori
Originale dell'articolo ... C.O. Gori, E il serpente brasiliano fumò. Storia della Fôrça Expedicionária Brasileira e del suo cimitero pistoiese, in "Microstoria",a. 2, n. 8 (feb. 2000)
Da "Il Tirreno"
Brasiliani amici di guerra
PISTOIA. Oggi l'ambasciata del Brasile a Roma ricorda l'intervento della forza di spedizione brasiliana in Italia, durante la seconda guerra mondiale, che ebbe a Pistoia il suo quartier generale di retrovia. Quei soldati della "Fôrça Brasileira" ebbero un ruolo di prima importanza nella campagnadi liberazione. Combatteronoda Massarosa a Barga e successivamente sull'Appennino modenese in scontri sanguinosi e vittoriosia Monte Castello, Castelnuovo, Montese, Zocca ed infine a Fornovo dove costrinsero alla resa una divisione tedesca. I brasiliani avevano a Pistoia un grande ospedale da campo, in piazza d'Armi, l'attuale piazza Resistenza, nel quale furono curati anche numerosi cittadini pistoiesi.In via dei Baroni avevano dislocato il magazzino, il parco auto e il servizio postale,mentre in via monteSabotino c'era una potente stazione radio in collegamentodiretto col comando del Brasile. L'intendenza di finanza l'avevano stabilita in piazza San Lorenzo. In città si fecero benvolere."I pistoiesi oltre che ammirati per le cure che ricevevano nell'ospedale militare di piazza d'Armi, furono incuriositi dal fatto che i reparti brasiliani, a differenza degli statunitensi ancora"segregati", fossero mistidi bianchi e neri". Lo testimonia Carlo Onofrio Gori, studioso di quelle vicende, invitato in tale veste all'incontro romano. Fra i soldati della Feb (Fôrça expedicionária brasileira) e i pistoiesi nacque un clima diamicizia e affabilità; ancheper questo i brasiliani hanno lasciato alla nostra città il bel monumento del sacrario ai propri caduti che si trova sulla strada montalese presso il tabernacolo di Searcole. (p.g.)
Tre libri su "come eravamo" Presentati a Gello dagli Amici di Pupigliana
PISTOIA. "Per tenere sveglia la memoria": l'associazione "Amici di Pupigliana e della valle del Brandeglio", in collaborazione conla circoscrizione 5, ha fatto ascoltare, sabato scorso, nell'edificio delle ex scuole elementari di Gello, vecchie canzoni, poesie e brevi scenedi vita popolare. Nella stessa occasione sono stati presentati ufficialmente tre opuscoli di recente pubblicazione, tutti rivolti alla ricerca del come eravamo: "Un passato di sofferenze e miserie - è stato sottolineato - ma che sta alla radice del nostro attuale benessere". Primo testo, "Microstoria" presentato dal vicedirettore RobertoNiccolai. E' il "mensile di storia e storie" delle province di Firenze, Pistoia e Prato. La nostra città e il suo territorio sono rappresentati da ottimi servizi di vario argomento. Angela Bertini parla della manifattura serica pesciatina tra '700 e '88, mentre Carlo Onofrio Gori riporta alla memoria la divisione brasiliana che combatté sulla lineagotica nell'ultima guerra mondiale. "A Pistoia - osserva Carlo Onofrio Gori - i brasiliani hanno lasciato un bel monumento e un buon ricordo". Cinzia Beneforti ci offre, a sua volta, una pagina di letteratura discutendo di Gianna Manzini ed infine, a cura della cooperativa itinerari,si può leggere la storia dei ghiacciaioli del Reno, della riserva naturale di Pian degli Ontani e del museo d'arte sacra di Popiglio. Altro testo proposto è stato "Il metato", voce delle iniziative dell'associazione di Pupigliana e della valle del Brandeglio. Il breve opuscolo riporta le immagini di tutti i presepi che nell'ultimo Natale sono fioriti lungo la valle, ambientati in scenari naturalistici col saporedella fiaba. Infine, Andrea Ottanelli, direttore del centro pistoiese per l'emigrazione "Mario Olla" ha tenuto a battesimo la recente opera edita dalla Regione "Quaderni dell'emigrazione toscana". Pistoia, la sua montagna e la Valdinievole rivivono i tristi tempi degli emigranti negli scritti di Adriana Dadà, Gabriella Aschieri, Claudio Rosati,Andrea Ottanelli, Rossella Barni, Nicoletta Franchi, Roberto Niccolai, Barbara Beneforti, Giovanna Pierattini e David Rovai. Sono presenti anche Carlo Cassola e Francesco Guccini dei quali si riportanopagine rispettivamente da "Il taglio del bosco" e "Cronache epifaniche".
Paolo Gestri
postato da: gorca49 alle ore 08:14 | link | commenti (3)
categorie: brasile, novecento, storia contemporanea, pistoia, wwii, carlo o gori, carlo onofrio gori, 2a guerra mondiale, gori, gori carlo onofrio, gori carlo o, carlo gori, pereira mario, microstoria rivista, feb, resistenza e liberazione
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Commenti:
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Da: | Mario Pereira Administrador Monumento Brasileiro em Pistoia <mariopereira.italia@gmail.com> [Aggiungi alla rubrica] |
A: | <Undisclosed-Recipient:;> |
Data: | 17 Apr 2009 - 11:18 |
Oggetto: | commemorazione Monumento Votivo Militare Brasiliano |
Allegati: | presentazione_commemorazione_21_aprile_2009.doc |
in allegato un piccolo testo con la preghiera di divulgarlo alle persone che sapete interessate.
Grazie
Mario Pereira
Mario Pereira
Administrador
Monumento Votivo
Militar Brasileiro
Pistoia – Itália
C.P. 613
Cep 51100
Phone: +39 0573 452754
Cell: +39 3483828751 24hs
Mail: mariopereira@tiscali.it
Mail: monumento.brasileiro.pistoia@gmail.com
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Il giorno 21 Aprile alle ore 16 si svolgerà presso il Monumento Votivo Militare Brasiliano una semplice ma significativa commemorazione dei Caduti brasiliani.
Alla presenza dell’Addetto Militare presso l’Ambasciata di Roma, Colonnello Milton Sils de Andrade Junior, un gruppo di storici ed appassioniati di storia venuti appositamente dal Brasile con tanto di jeep originali dell’epoca per rendere omaggio al sacrificio dei 467 ragazzi che furono sepolti in questo luogo.
La presenza di Veterani della F.E.B. e di altri veicoli militari, anche questi originali dell’epoca provenienti da varie città della Lobardia e dell’Emilia Romagna, saranno motivo di richiamo alla manifestazione, soprattutto da parte delle persone che hanno avuto modo di conoscere ed apprezzare i soldati brasiliani.
Il gruppo realizzerà in questa occasione un filmato con la ricerca di testimonianze orali da cui verrà in seguito tratto un documentario per rimarcare la grande umanità che i Pracinhas brasiliani ebbero con le popolazioni, sia della nostra Città che delle altre zone interessate dal passaggio della Força Expedicionaria Brasileira in Italia, annichilite da anni di sofferenze cui i soldati del samba seppero dare sollievo in quei difficili giorni.
Verrà piantato un ulivo all’interno del Monumento come simbolo di Pace tra i popoli offerto dalla comitiva brasiliana, che lascerà anche una targa a ricordo del proprio passaggio presso il Sacrario