Politica. Cronache dal Bel Paese: come ci vedono oggi in Europa
Cronache dal Bel Paese: come ci vedono oggi in Europa
Rispondo indirettamente con questo post alla domanda posta dall’amico Luigi nel suo commento al mio post del 12 maggio titolato Perché in Italia vince Berlusconi e la “sinistra” non vince? Due modesti, ma significativi, esempi”.
Luigi mi chiedeva “cosa volevi significare con l'accostamento della foto di "Tafazzi" (facciamoci del male) a quelle del Berlusca trionfante e "noemizzato"?”
Il perché dell’accostamento di quelle immagini si può implicitamente capire dai commenti (che ho tratto dalle traduzioni di articoli comparse sul sito internet di “Repubblica” del 27 e 28 maggio) di alcuni giornali europei che hanno parlato in questi ultimi due giorni di Silvio Berlusconi alla luce delle vicende che lo hanno recentemente coinvolto.
Il “Financial Times”, quotidiano finanziario britannico considerato l'organo di informazione più autorevole d'Europa, ha affermato in un editoriale che la ragione per cui Silvio Berlusconi sia così dominante è “…in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio maligno per tutti”.
Il pericolo rappresentato da Berlusconi è per il “Financial Times” di: “…svuotare i media di serio contenuto politico, rimpiazzandolo con l'intrattenimento, di demonizzare i nemici e rifiutare di accettare la legittimazione di ogni critica indipendente…mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine di massa, composta da affermazioni di successi ininterrotti e sostegno di popolo”.
In altra parte dello stesso editoriale del “Financial Times” si legge che: “Mentre vengono poste pesanti domande sulla sua relazione con un'adolescente che sogna di diventare una star, domande che sua moglie è stata la prima a sollevare, Berlusconi si è rivolto contro il suo più ostinato interrogante, la “Repubblica”, ha lanciato velate minacce tramite un suo associato e ha cercato di invalidare le domande sostenendo che sono viziate da un pregiudizio politico. Egli ha mostrato simile belligeranza verso i magistrati che lo hanno giudicato corruttore dell'avvocato inglese David Mills, definendoli militanti di sinistra, sebbene il parlamento lo abbia reso immune dall'essere processato. E insoddisfatto anche di un così utile parlamento, ha detto che dovrebbe essere drasticamente ridotto a 100 deputati, mentre il potere del premier dovrebbe essere accresciuto".
Inoltre nel blog dello stesso quotidiano finanziario inglese, curato da Tony Barber, sempre a proposito di Berlusconi si è in seguito ironicamente notato come sia “sorprendente che non sia stato condannato per essere il peggior amministratore dell'economia italiana dal 1945”.
Un altro giornale britannico, l’ “Independent”, dopo aver puntualmente ricostruito in un lungo articolo su due intere pagine, firmato dall'ex corrispondente da Roma Peter Popham, tutti gli sviluppi della "Berlusconi's story" ha notato come il vivere in Italia oggi sia: “….come essere intrappolati in un campo di lava che sta lentamente ma inesorabilmente scivolando giù da un pendio”. Secondo l’“Independent” gli scandali di Mani Pulite, anziché portare alla nascita di una rivitalizzata "Seconda repubblica", hanno condotto a una “Età di Silvio e al lento ma costante degrado delle istituzioni democratiche della nazione”.
Anche il corrispondente dall'Italia del quotidiano conservatore tedesco “Die Welt, Paul Badde, ha scritto che “… tutta l'Italia segue tra sdegno e divertimento il presunto affair di Silvio Berlusconi con una diciottenne…Berlusconi incarna l'Italia reale, la speranza che non tutto deve essere sempre corretto e pulito pur di raggiungere l'obiettivo che ci si propone”; mentre il corrispondente dall'Italia del “Sueddeutsche Zeitung”, Stefan Ulrich, ha scritto: "Berlusconi ….ha cambiato la società italiana…ha imposto una vita-spettacolo ai limiti della volgarità. Consumismo rapace, opportunismo e sfrenatezza sono i nuovi valori”.
Anche in Spagna il quotidiano “El Paìs” ha dedicato alla vicenda Berlusconi un suo editoriale affermando che: “….la condotta politica e personale di Berlusconi mina la credibilità italiana”, e notando come l'esecutivo guidato dal Cavaliere sia "più populista che mai".
“La sua relazione con una aspirante vedette della tv – ha proseguito il quotidiano spagnolo - gli è costata il divorzio e ha rivelato un clima decadente che pure la Chiesa ha iniziato a criticare”.
Nota finale di colore: Richard Heuzé, corrispondente da Roma del quotidiano francese di orientamento moderato “Le Figaro” in un suo articolo ha tra l’altro notato come ieri sera l'arrivo di Berlusconi allo stadio Olimpico per la finale di Champions, sia stato “salutato dai presenti al grido di "papi, papi", il soprannome che Noemi Letizia ha dato al premier”.
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